La cerimonia del podio al GP d'Italia. (Foto: F1sport.it)

F1, GP Italia 2017: presentazione Week-end 01/03-09-17

Descrivere l’atmosfera che si respira lungo i 5.793 metri del GP d’Italia a chi non ha mai avuto la fortuna di respirarla in prima persona non è un esercizio banale. Non si tratta di uno slancio di patriottismo campanilistico ma di una semplice constatazione oggettiva. Monza ospita l’unico GP di Formula 1 sempre presente in calendario da quando ha visto la luce questo sport. Per chiunque ami la massima categoria automobilistica l’autodromo nazionale di Monza è a pieno titolo “Il Tempio della Velocità“, a maggior ragione da quando il tracciato tedesco di Hockenheim ha definitivamente cambiato il suo layout. L’occhio inesperto potrebbe pensare che il tracciato sia di semplice interpretazione ma questa visione non potrebbe essere più distante dalla realtà. Gli interminabili rettilinei uniti alle staccate micidiali e le varianti molto tecniche del circuito brianzolo sono un banco di prova spietato che ha spesso spinto oltre il limite più di un campione del mondo.

Le Ferrari attese protagoniste davanti al loro pubblico. (Foto: formulapassion.it)

F1, GP Italia 2017: Giro di pista

Il rettilineo dei box è la prima delle due zone DRS e termina nella prima variante con una staccata violentissima, una decelerazione dall’ottava alla seconda marcia nella quale è fondamentale non arrivare al bloccaggio delle ruote anteriori che potrebbero altrimenti uscire malconce da questa sezione. Celebri i due lunghi di Rosberg nel 2014 che consegnarono ad Hamilton il sorpasso che gli valse la vittoria e l’inizio della rimonta decisiva che lo portò al titolo mondiale. La prima chicane è inoltre un imbuto che mette i riflessi dei piloti a durissima prova durante le fasi dello start. Partire davanti e farlo bene e fondamentale per togliersi in fretta dai guai. La curva Biassono, con leggera pendenza a destra e da fare in pieno, porta alla variante della Roggia, altro punto focale della pista, teatro di numerosi sorpassi decisivi. In uscita dalla Roggia, lasciatosi alle spalle il primo rilievo cronometrico, ci si lancia nelle due curve di Lesmo, da quarta e quinta marcia, nelle quali la ghiaia oltre la striscia di erba sintetica sull’esterno della curva costituisce una seria minaccia di concludere anzitempo il giro buono in qualifica o, ancora peggio, la propria gara. Il rettifilo del Serraglio dopo le due Lesmo è insieme il secondo rilievo cronometrico e la zona DRS numero 2. Sia arriva quindi in leggera discesa alla variante Ascari, vietato sbagliare a prendere il punto di corda in entrata pena un lungo oltre l’asfalto e/o un consistente rallentamento in uscita sul penultimo rettilineo. L’ultima sterzata, una delle curve storiche dell’intero mondiale, è la parabolica, da quarta o quinta marcia, fondamentale per avere un perfetto slancio ed immettersi al meglio sul rettilineo dei box a conclusione del giro.

I pretendenti al titolo Vettel e Hamilton (Foto: F1fanatic.co.uk)

F1, GP Italia 2017: Mercedes favorita ma la Ferrari promette battaglia

La conformazione della pista italiana ben si addice al passo lungo delle Frecce d’Argento e le velocità da capogiro, che si raggiungono nei rettilinei, rappresentano un pro per i motorizzati Mercedes. Hamilton poi, è apparso concentrato come raramente è accaduto prima in questa stagione e non mostra punti deboli tanto in qualifica quanto in gara. Sembrerebbe un pronostico abbastanza scontato ma dopo il gap ridotto mantenuto dalla Ferrari in Belgio, sembra esserci margine perché le Rosse possano tentare il colpaccio davanti al proprio pubblico. Nel recente passato, mai come quest’anno, si intravede una chance per le monoposto di Maranello che non salgono sul gradino più alto del podio del GP d’Italia dall’ormai lontano 2010 (Alonso vinse su Button nell’occasione). Le Red Bull partono fortemente penalizzate dalle carenze del propulsore Renault così come le Mc Laren, spinte dalle power unit Honda, mai forti di potenze degne di nota e perennemente incerottate alle prese con componenti dall’affidabilità a tratti imbarazzante. Qualche chance per le Force India, quasi sempre tra le vetture più veloci della griglia e per le Williams, chiamate a riscattare la deludente uscita del Belgio. Con 7 punti a dividere i due principali pretendenti al titolo, Monza rappresenta un crocevia fondamentale per definire i rapporti di forza alla soglia dell’ultima parte del campionato. Il meteo sembra voler gettare ulteriore suspense sul weekend con piogge di medio-elevata intensità attese Venerdì e Sabato, mentre Domenica sembra che ci si possa attendere sereno o poco nuvoloso, anche se la non confortante probabilità di qualche scroscio d’acqua si assesta al momento intorno ad un significativo 60%. Appuntamento in pista alle ore 14.00 di Domenica per far spazio ai fatti e far parlare (o meglio cantare) i motori!

Il layout del circuito di Monza (Immagine: formula1.com)

A proposito di s. jockeys

Laureato in Comunicazione Media e Pubblicità, innamorato da sempre dell'adrenalina del Motorsport, Formula 1 in testa, dell'eleganza del tennis e del bel calcio...

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