La Juventus, dopo il pareggio col Barcellona, ritorna al vecchio modulo coi 3 centrocampisti avanzati che la scorsa stagione ha portato a Cardiff.
Il tecnico Massimiliano Allegri con la sua Juventus, dopo le rivoluzioni tattiche in difesa e in attacco, con scarsi risultati, sta pensando al ritorno al “classico” 4-2-3-1 trovando, dopo tanta panchina e pochissimi minuti giocati, il centrocampista uruguaiano Rodrigo Bentancur.
Il gioiellino, ex stella del Boca Juniors, ha ritrovato nel giro di poche settimane sia i minuti nella Juventus che il posto da titolare inamovibile nella nazionale uruguaiana, ed è tornato a bussare idealmente alla porta del tecnico Allegri, visto il suo ritorno al centrocampo a 3 dove potrebbe trovare spazio sia Bentancur che il francese Matoudi.
L’uruguaiano racconta così il suo periodo di ambientamento nel calcio italiano e nella Juventus:
“Il mister Allegri mi chiede di passare la palla in verticale il più velocemente possibile creando, quindi, più occasioni da rete, ma soprattutto essere molto più aggressivo in marcatura.
In allenamento stiamo provando molto questo tipo di gioco per cercare di dare più palloni in avanti a Dybala e Higuain“.
Domenica, nel match interno contro il Crotone, potrebbe quindi scoccare l’ora di Bentancur, al posto di Pjanic insieme a Marchisio e Matuidi, altri due calciatori che scalpitano per recuperare fiducia e minuti e portare freschezza in un centrocampo apparso in affanno nelle ultime uscite.
Nel prossimo mese, Napoli, Olympiacos, Inter e Roma saranno i veri banchi di prova per comprendere le ambizioni in Italia e in Europa della Juventus.
Con questa rivoluzione a centrocampo resta fuori a sorpresa un certo Mandzukic, a causa sia dei problemi fisici di inizio stagione che dell’evoluzione tecnica tattica di Douglas Costa.
Il croato, a cui nella partita contro il Barcellona è stata dedicata la coreografia, resta così a disposizione del tecnico Allegri sia come vice Higuain, tornando quindi al suo vecchio ruolo di attaccante, che di centrocampista a tutto campo insieme a Cuadrado, a Douglas Costa, cercando anche spazio tra i tre dietro la punta ( tra cui Dybala resta l’unico inamovibile).