Il MotoGP approda in Europa, a Jerez. La pista spagnola è di quelle che fanno la differenza: lo sa bene il leader del campionato, Andrea Dovizioso che qui non è mai salito sul podio
Dopo il Losail, Termas de Río Hondo e Austin, il campionato della classe regina delle due ruote, arriva in Europa, supera le colonne d’Ercole e si ferma a Jerez de la Frontera, nel sud della Spagna. Qui si trova uno dei circuiti più brevi della competizione, sotto i 4,5 km, che si snoda attraverso 13 curve e due brevi rettilinei. Il tracciato si caratterizza per due staccate che richiedono decelerazioni per veri top rider: la 1 (si passa da 278 km/h a 105 km/h) e la 6 (da 288 km/h a 87 km/h). L’ultima curva, intitolata a Jorge Lorenzo (che qui ha vinto tre volte e detiente il record di velocità), è quella che ha visto consumarsi storiche battaglie a pochi metri dalla bandiera a scacchi. Due sono rimaste nella letteratura: quella tra Valentino Rossi e Sete Gibernau, era il 2005, e più recentemente nel 2013 tra Jorge Lorenzo e Marc Márquez.
Libere con Márquez alla grande e Crutchlow… di più
Prime libere col miglior tempo della Panigale di Andrea Dovizioso, ma con il fiato sul collo dell’alata dello spagnolo ad appena 7 millesimi. Ottimo terzo tempo della KTM con Pol Espargarò, quarto Danilo Petrucci. Valentino Rossi conclude la prima sessione al sesto posto (e nono della seconda), preceduto da Jack Miller e davanti a Johann Zarco, fresco di accordo con la KTM per la prossima stagione. Ottavo Cal Crutchlow, nono Maverick Viñales. A chiudere la top ten è l’Aprilia di Scott Redding, seguita dalla Suzuki di Andrea Iannone. Jorge Lorenzo chiude solo quindicesimo, in attesa di tempi migliori. Che non arrivano, però, neanche della seconda sessione di Jerez dove le carte si mischiano un po’ ma non a vantagggio del secondo pilota della Ducati. Márquez detta legge e vola presto al comando con un ottimo 1:38.863, poi si fa vedere anche Dani Pedrosa (+0.380). E mentre Crutchlow, Iannone, Petrucci e Dovizioso si alternano tra loro rosicchiandosi millesimi l’uno con l’altro, Lorenzo riesce a conquistare il fondo della top ten, cosa che non riesce alle Yamaha ufficiali. Delle livree con il diapason, infatti, solo Zarco, con la M1 del team Tech3, riesce a conquistare un buon quinto tempo. Cambio di rotta a tre minuti dalla fine del secondo round con il campione del mondo incappato in una scivolata alla curva-6 del tracciato andaluso che non gli ha permesso di migliorare il crono. Ad approfittarne è Crutchlow che spinge il gas e piazza un tempo niente male, e precede di una manciata di millesimi Pedrosa (+0.028), Zarco (+0.091) e Iannone (+0.095).
Orari in TV MotoGP Jerez 2018
Tutti gli appuntamenti di Jerez saranno trasmessi in diretta tv su Sky Sport MotoGp Hd (canale 208 e Sky Sport 1)
- SABATO 5 MAGGIO
Ore 9.50: prove libere 3
Ore 13.30: prove libere 4
Ore 14.05: Qualifiche - DOMENICA 6 MAGGIO
Dalle ore 8.40: Warm Up
Ore 14: Gara