Dopo la vittoria per 4-1 all’andata cintro l’Appeal Haifa, l’Atalanta di Gianpiero Gasperini é pronta per mettere fine al discorso quantificazione. Il match é in programma il 16 agosto alle ore 20.00, al Mapei Stadium.
COME ARRIVA L’HAPOEL – Sesta partecipazione ad una competizione UEFA, la seconda in Europa League. Gli israeliani hanno chiuso al quarto posto l’ultima Ligat ha’Al, ad appena cinque lunghezze dai campioni in carica del Beer-Sheva. Klinger e soci hanno nel mirino i gironi, servirà però un’impresa contro una compagine tecnicamente più attrezzata. Verrà verosimilmente confermato l’undici che ha eliminato l’Hafnatfjordur nel turno precedente: Ginsari dovrebbe chiudere il tridente con Papazoglou e Vermouth. Sjostedt vertice basso, spalleggiato da Arel e Plakuschenko. Toccherà a Kapiloto e Tamas blindare lo specchio difeso da Sektus, nella retroguardia sigillata da Malul e Dilmoni.
COME ARRIVA L’ATALANTA – Ilicic è ancora convalescente e verrà verosimilmente risparmiato. In rialzo le quote di Zapata: un suo impiego non escluderebbe Barrow, che potrebbe agire nel tridente insieme al Papu Gomez. Palomino guiderà la linea a tre, accanto ai soliti Toloi e Masiello. Hateboer e Gosens sui binari laterali. Prima chiamata per Pasalic, che partirà dalla panchina: altra chance per il baby Pessina, De Roon è avanti nel ballottaggio con Freuler. Uno sguardo anche al turno successivo: in caso di qualificazione, una tra Copenaghen e CSKA Sofia ad attendere oltre il guado.
Probabili Formazioni Atalanta-Apoel Haifa, Europa League 2018-2019
HAPOEL HAIFA (4-3-3): Setkus; Malul, Kapiloto, Tamas, Dilmoni; Arael, Sjostedt, Plakushchenko; Ginsari, Vermouth, Papazoglou. A disposizione: Kadoch, Fedida, Shukrani, Zamir, Elbaz, Mitrevski, Qashoa. Allenatore: Nir Klinger.
ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, de Roon, Pessina, Gosens; Barrow, Zapata, Gomez. A disposizione: Gollini, Freuler, Pasalic, Tumminello, Castagne, Melegoni, Ilicic. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
Le parole di Gian Piero Gasperini sul momento dell’Atalanta