Borussia contro Borussia: quel giorno che finì in goleada

1978: una valanga neroverde si abbatte sul Dortmund. Ma non basta al Monchengladbach per vincere il titolo

 

di Stefano Ravaglia

 

Real Madrid, Milan, Liverpool o Barcellona. Sì, ma anche Borussia Monchengladbach. Maglia neroverde, origine provinciale, e una data per la svolta: il 1 maggio 1964, quando sulla panca si siede Hennes Weisweiler, l’uomo che lancerà il club nel firmamento dei grandi. Approdato nella giovane Bundesliga nel 1965, nel club si mettono in luce nomi di grande spessore negli anni a venire anche come allenatori: Berti Vogts e Jupp Heynckes, oltre al “piedone” Gunter Netzer, che nel 1983 sarà dirigente dell’Amburgo che batte la Juventus in Coppa dei Campioni.

Nel 1970 arriva il primo titolo, bissato l’anno successivo, mentre in Coppa dei Campioni resta celebre la “partita della lattina” con l’Inter: sul 7-1 per i tedeschi una lattina colpisce Boninsegna e la partita viene ripetuta. Forte del 4-2 dell’andata, i nerazzurri resistono e lo 0-0 finale li qualifica. L’anno successivo il Borussia arriva fino alla finale di Uefa con il Liverpool, che la spunta, e anche in Coppa dei Campioni nel 1977 a Roma gli inglesi vincono 3-1 alzando il primo dei 6 allori di cui l’ultimo vinto a Madrid lo scorso anno. Ma un trofeo europeo nel frattempo era arrivato: la Uefa il club l’aveva vinta nel 1975, nella doppia finale con gli olandesi del Twente.

Il ‘Gladbach è esperto di goleade: 7-0 allo Schalke, 7-1 al Dortmund, nel 1967 addirittura un 11-0 ancora allo Schalke. Un ciclo d’oro con il Bokelbergstadion a fare da teatro, lo storico impianto sostituito oggi dall’avveniristico Borussia Park. Il 29 aprile del 1978 però non si giocava lì, bensì a Dusseldorf, e i neroverdi erano chiamati a una impresa. Con una differenza reti di -10 rispetto al Colonia, diretto rivale per il titolo, il ‘Gladbach sfida l’altro Borussia, il Dortmund, in una sfida dove conterà segnare molto. Le precedenti goleade del club nulla sono rispetto a quanto succede quel pomeriggio: il Borussia Monchengladbach, passato nel frattempo al grande Udo Lattek, segna 12 reti, di cui cinque di Jupp Heynckes. Aggiornati mano a mano sul risultato del Colonia, impegnato sul campo del St.Pauli, i padroni di casa vanno a riposo sul 6-0.

Nella ripresa saranno altre 6 le marcature (oltre ad Heynckes vanno a segno Niels, Wimmer, Nielsen, Del’Haye, Lienen e Kulik), ma il Colonia riuscirà a imporsi per 5-0 vincendo il titolo. Per il Borussia Dortmund, allenato da Otto Rehhagel, colui che vinse l’Europeo con la Grecia, fu un inferno: multa di duemila marchi, cacciata dell’inedito portiere Endrulat e molti sospetti di combine come nel più classico dei romanzi calcistici. Questo week-end ecco una nuova puntata della sfida, con entrambe le squadre in lotta per il titolo. Si giocherà a soli 30 km di autostrada da uno dei centri colpiti dal coronavirus, Heinsberg, e il virologo Christian Drosten non è certo del parere che sia giusto giocare. Ma le due squadra saranno in campo. Nemmeno un virus ferma la storia di Borussia contro Borussia.

 

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