pronostico Ferencvaros-Slovan Bratislava e probabili formazioni
L'esultanza dei giocatori del Ferencváros (foto: fradi.hu)

Commento sulla Nemzeti Bajnokság I (Lega Nazionale I) ungherese

di Giuseppe Livraghi

Sabato 2 febbraio riprenderà, dopo la pausa invernale, la massima divisione del campionato ungherese, la cui denominazione ufficiale è “Nemzeti Bajnokság I”, cioè Lega Nazionale I. Tale competizione, composta da 12 compagini, ha la particolarità che ogni sodalizio affronta tutti gli altri in un girone all’italiana “sui generis”: non due volte (andata e ritorno), non quattro (come accade, ad esempio, in Croazia, ove le compagini si affrontano due volte in casa e due in trasferta), ma tre, per un totale di 33 giornate.

Essendo giunti alla diciottesima giornata (sabato si disputerà la diciannovesima), si è già superato il “giro di boa”, con in vetta il Ferencváros di Budapest, con 39 punti frutto di 12 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte: i “Fradi” (questo il soprannome del club bianco-verde) sono la compagine più titolata d’Ungheria, nonché l’unico club magiaro capace di conquistare una Coppa europea, per la precisione la Coppa delle Fiere 1964-’65.

In seconda posizione (a quota 34) ecco il MOL Vidi (campione in carica), cioè l’ex Videton Székesfehérvár, ultimo sodalizio ungherese capace di raggiungere una finale europea: la Coppa UEFA 1985-’86, nella quale, pur uscendo sconfitto nel confronto col Real Madrid, riuscì a togliersi la soddisfazione d’espugnare il “Santiago Bernabeu” per 1-0 nella gara di ritorno (dopo la sconfitta per 0-3 dell’andata in casa).

La corsa per la qualificazione in Europa League (l’Ungheria ha diritto ad un solo posto in Champions League e tre nell’ex Coppa UEFA) vede in lizza (oltre, ovviamente, al MOL Vidi) il Debrecen terzo a quota 30, la Honvéd Budapest quarta a 29, l’Újpest Budapest (già Újpesti Dózsa Budapest, nome col quale affrontò il Napoli nella Coppa dei Campioni 1990-’91) quinta a 28 e l’MTK Budapest sesta a 27.

Dietro a queste titolate (a livello nazionale) compagini, ecco la zona “senza infamia e senza lode”, appannaggio di Mezőkövesd (settimo a quota 24), Paks (ottavo a 22) e Puskás Akadémia Felcsút (nono a 21), che appaiono certamente non in grado di lottare per la qualificazione europea ma abbastanza forti per conquistare tranquillamente la permanenza.

Permanenza che sembra una chimera per l’Haladás di Szombathely: nonostante il nome (in magiaro Haladás significa “progresso”), i bianco-verdi, ultimi con soli 9 punti all’attivo, appaiono destinati alla discesa in seconda divisione (la “ Nemzeti Bajnokság II”, cioè Lega Nazionale II).

I bianco-verdi di Szombathely saranno accompagnati in cadetteria da una tra il Diósgyőr di Miskolc (terzultimo a 17) ed il Kisvárda (penultimo a 16): il campionato, infatti, prevede due sole retrocessioni.

Uno sguardo anche alla seconda divisione, nella quale la corsa per la conquista dei due posti in massima serie è ristretta a tre sole compagini: Gyirmót Győr (capolista con 43 punti), Zalaegerszeg e Kaposvár Rákóczi (appaiate al secondo posto, a quota 41).

Deludente, invece, la stagione delle “nobili decadute” Vasas Budapest (settimo), Győr (l’ex Rába ETO Győr, decimo) e Vác (tredicesimo). Quest’ultima compagine, campione d’Ungheria nella stagione 1993-’94 col nome Vác-Samsung, è quel Váci Izzó che affrontò il Pescara (nel girone eliminatorio) ed il Pisa (in finale) nella Mitropa Cup 1988.

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