Mauro Icardi torna il gruppo, ora la gestione del calciatore torna a essere di natura tecnica, di spogliatoio, Spalletti insieme a Marotta valuteranno la situazione.
E nello spogliatoio il numero uno è l’allenatore. Passaggio fondamentale: Marotta ieri ha parlato con Spalletti, i due si sono aggiornati sulle ultime evoluzioni della vicenda, l’a.d. ha di fatto preparato il terreno e valutato con il tecnico tutti gli aspetti del rientro del giocatore.
E tra le spigolature c’è anche il ritorno tra i compagni – non tutti, mancano i nazionali, per esempio Brozovic e Perisic –, alcuni dei quali più «battaglieri» di altri nel non accettare il mese di assenza, il forfait contro l’Eintracht e la foto postata alla vigilia del derby.
Spalletti dovrà gestire uno spogliatoio davvero difficile
Ecco: starà anche a Spalletti gestire questo nuovo ingresso di Icardi nel gruppo, un gruppo del quale Mauro è stato capitano fino al 13 febbraio. E che oggi individua in Handanovic, lui sì presente oggi al centro sportivo, il riferimento. Eccoli, allora, gli step successivi, mentre Wanda decolla per l’Argentina: se è vero che Marotta ha preparato il terreno, è altrettanto vero che lo stesso Icardi vorrà/dovrà parlare con la squadra al completo.
Per poi tornare tra i convocati contro la Lazio dopo la sosta, il 31 marzo, al netto dei probabili fischi che gli riserverà San Siro.
Icardi in campo con la Lazio, al fianco di Lautaro
Magari, per il perdono dei tifosi servirà un gol. Ma è facile immaginare che Icardi non sarà titolare, perché le leggi del calcio impongono a Spalletti di rispettare le gerarchie che si sono delineati negli ultimi 36 giorni, dunque spazio a quel Lautaro che di Mauro aveva detto, prima di conoscere le ultime evoluzioni:
«È una situazione non bella, deve risolverla lui con il club». Punto secondo: c’è pure un discorso di condizione fisica di cui tener conto.
E terzo: l’Inter che aveva lasciato Icardi, il 9 febbraio, era terza con +5 sulla quinta in classifica. Oggi ha un’Europa League in meno, ma sempre il terzo posto in tasca e un +6 di margine sulla Champions. Come a dire: sta a Mauro «risalire» l’Inter. Con la telefonata di ieri ha iniziato a farlo.