Gli eSports, in altri termini sport virtuali, diventeranno disciplina olimpica? Le prospettive sembrano essere ottimistiche. Stavolta si fa sul serio, si tratterebbe di un colpo di scena senza precedenti. Durante un evento streaming tenutosi a Roma Giovanni Malagò (in questi giorni riconfermato al vertice del Coni) ha fatto il punto della situazione riguardo al panorama eSports.
“Quando sono riuscito a comprendere che le cose stavano cambiando? Un giorno, ad una sessione del CIO. Ad un certo punto si parlava degli e-games, non mi sarei mai aspettato che si parlasse di questo nei confronti di un mondo che era prepotentemente sulla scena”, si è espresso così Giovanni Malagò.
“Questo fenomeno è in crescita esponenziale, sarebbe bene che sia controllato e vigilato con regolamentazioni e giustizia sportiva. E’ questo il ruolo del Comitato olimpico nei confronti di chi approccia a questa attività”, prosegue Malagò che cita la Federazione di servizio (un vero e proprio vantaggio per tutti) con l’arrivo degli eSports alle prossime Olimpiadi.
A quanto pare, stando a recenti stime, nel 2021 il giro d’affari degli eSports potrebbe abbattere la soglia dei 1,2 miliardi di dollari. Tra un anno i ricavi legati al settore potrebbero avere un forte incremento e salire addirittura a 4 miliari di dollari.
Gli fa eco Daniele Di Lorenzo, vice-presidente del Comitato degli esperti del Coni: “Quando tutto è iniziato, due anni fa, non avremmo mai pensato di arrivare fin qui. I giovani sono il nuovo presente, il nostro compito sarà quello di far rispettare i sani valori dello sport. Ed è per tale motivazione che stiamo portando avanti numerosi e interessanti progetti con gli oratori o istituti carcerari con un’attenzione particolare ai giovani”.
Ne vedremo delle belle.