SAKHIR, 5 APRILE 2018
F1, GP Bahrein 2018 – A dieci giorni di distanza dall’esordio in Australia la Formula 1 fa tappa in Bahrein. Si riparte dal successo a sorpresa di Vettel e dai tanti interrogativi lasciati dal weekend di Melbourne: Ferrari può giocarsela ad armi pari con Mercedes? Red Bull ha soltanto rinviato di una gara il suo inserimento nella lotta per il vertice? McLaren è pronta a lottare per il podio o è destinata a restare la “prima delle seconde”? Una risposta più concreta a tutte queste domande dovrebbe arrivare proprio Domenica sotto la bandiera a scacchi del circuito del Sahkir.
It's Virtual Hot Lap time! 🔥
Player one: @svandoorne
Car: @McLarenF1
Track: Bahrain International Circuit 🇧🇭Stoffel Vandoorne loads up @formula1game for a lap of the #BahrainGP 🎮 pic.twitter.com/VLhxc0Xnt8
— Formula 1 (@F1) April 4, 2018
CONFERENZA STAMPA PILOTI: Kimi mai banale, Fernando prudente, Bottas è chiamato al riscatto immediato
KIMI OTTIMISTA – E’ un Raikkonen che appare sereno e come sempre parco di emozioni. Iceman è la solita “sfinge”, sguardo impenetrabile, ma dopo qualche risposta “politically correct” un paio d’assi a dire il vero li cala: alla domanda se sia davvero più a suo agio con la SF71H replica “Le basi sono buone ma è presto per dire quanto. Non m’interessa di finire a due secondi dalla pole il sabato se poi alla domenica siamo così vicini”. E alla domanda “cosa faresti se avessi poteri decisionali per cambiare qualcosa in questa F1?” Kimi chiude poi con una delle sue risposte laconiche: “ho poteri decisionali? no, quindi non vedo perché ti dovrei rispondere. Io guido, non mi occupo di business, a quello ci pensa Liberty Media“.
GLI ALTRI – Alonso, dopo il promettente esordio australiano sembra finalmente aver smesso i panni del “cabarettista da team radio” per tornare a vestire quelli a lui più consoni del “mastino da gara“. Parla di una McLaren con potenziale, che entro 4 o 5 gare capirà quanto vicina potrà arrivare alle prime tre forze del circus. Fernando, come sempre non si risparmia quando gli viene chiesto cosa farebbe per migliorare questa F1: “non farei qualcosa in particolare ma oggi c’è troppa distanza tra i team. Se volessimo potremmo già scrivere la classifica del GP al giovedì”. Bottas non sembra invece preoccupato dall’anonimo esordio stagionale: “Credo che qui sarà diverso. L’Australia è stata un incidente di percorso. La monoposto è al top e non sento alcuna pressione“.
GP Bahrein 2018: Vettel primo della classe ma i numeri dicono Hamilton
LOTTA A DUE? – Non potrebbe essere altrimenti nel presentare il weekend del Sakhir. Vettel è leader dopo la prima gara ma riconosce che la vittoria all’esordio è arrivata attraverso un insieme di fattori, dei quali la velocità della sua SF71H non è stato certo il più determinante. Mercedes conserva 3/4 decimi sulle Rosse. D’altro canto l’Hamilton rilassato visto a Melbourne ha inevitabilmente dovuto digerire una sconfitta inattesa che presumibilmente dovrebbe averlo riportato con i piedi per terra. Bottas dovrebbe tornare della partita, ma se Kimi si manterrà sui livelli di due settimane fa il pilota Mercedes potrebbe non essere il primo finlandese al traguardo. Verstappen deve cancellare la prima, deludente, uscita stagionale (e con essa anche quella difficoltà nel comprendere che le gare non durano una manciata di giri). Ricciardo nonostante le alterne fortune in patria, è apparso in palla e senza penalizzazioni potrebbe non doversi limitare a vedere Ferrari e Mercedes dagli scarichi.
DENSITÀ‘ A CENTRO GRUPPO – Difficile prevedere chi sarà la quarta forza in campo in Bahrein. L’accoppiata McLaren-Renault riparte dal confortante risultato Australiano anche se il Bahrein, pista notoriamente “di motore” potrebbe riesumare contendenti come Force india e Williams, dati per dispersi alla prima stagionale. Renault può contare su una monoposto competitiva ma ancora pesantemente in fase di sviluppo. Hulkenberg sempre al traguardo al Sakhir fa da contraltare a Sainz, mai al traguardo tra le dune dell’ex-emirato. Toro Rosso, nonostante un inizio promettente, si presenta alla seconda gara stagionale in grande affanno, alle prese con cambi ai componenti della power-unit Honda (i giapponesi continuano, inspiegabilmente, a non trovare il bandolo della matassa). Incognita Alfa-Romeo Sauber. Il team di Hinwil procede incessantemente in uno sviluppo che sta facendo consistenti passi avanti. Il punto di partenza era però così lontano da rendere ogni miglioramento per ora quasi invisibile.