Undici metri che possono far la differenza tra vincere un trofeo o perdere tutte le speranze. A chi si affideranno le 32 nazionali?
Undici passi, undici metri.. un dischetto, un pallone spesso maledettamente pesante ed un solo ostacolo – tolti errori personali – tra se e il fondo del sacco. Tirare un rigore sembra una cosa banale, ma non lo è.
Lo sappiamo tutti. Dai campetti di periferia per calcetti con gli amici, quando tocca a noi tirare e vediamo quella porta maledettamente piccola.. fino ai campioni di Serie A. Stanchezza, emotività del momento e mille altre cose concorrono a determinare l’esito di un singolo calcio da fermo e senza opposizione.
Se poi ci aggiungiamo l’onere di tirarlo ad una competizione internazionale, anzi LA competizione internazionale.. ci rendiamo conto di quanto la scelta del rigorista non sia cosa banale e semplice.
Finora nella storia soltanto due finali, entrambe con protagonisti gli azzurri (Brasile-Italia nel ’94, e Italia-Francia del 2006) si sono chiuse dal dischetto, ma le partite che si sono risolte dopo i 120′ o grazie ad un rigore sono numerosissime.
E non stiamo considerando una fetta importantissima di appassionati: i fanta-allenatori. Qui si che è fondamentale sapere chi si prenderà la responsabilità di calciare il rigore! A chi si affideranno dunque le 32 nazionali in caso di penalty?
I rigoristi delle 32 nazionali
Argentina: Messi (c’erano dubbi?)
Arabia Saudita: Al-Buraikan
Australia: Jamie Mclaren
Belgio: c’è l’imbarazzo della scelta, davvero. Lukaku dovrebbe essere il primo, in caso di forfait tocca a De Bruyne.
Brasile: Li tira Neymar. Se non c’è lui, non verranno dati rigori alla nazionale verdeoro. Si scherza.. potrebbe tirarli Telles.
Canada: L’incombenza dovrebbe toccare a Jhonatan David (Lille). Ma siamo sicuri che Davies non possa prendersi la responsabilità?
Camerun: Il rigorista è Aboubakar, ma Choupo Moting è in un momento di grazia che potrebbe essere sfruttato.
Corea del Sud: Se c’è Son, non ci sono dubbi. Kangin Lee tra i possibili sostituti.
Costa Rica: Borges
Croazia: Modric senza dubbio. Se il totem dovesse essere fuori, anche Kramaric è un’opzione papabile.
Danimarca: Pochi dubbi su Eriksen. In caso di assenza del centrocampista dello United, toccherà a Wind.
Ecuador: Estrada/Valencia a seconda di chi è in campo,
Francia: Mbappè. Sicuramente c’è una clausola a riguardo. Però non è che Benzema sia da meno.
Galles: Bale
Germania: Negli ultimi anni tranne uno di Muller, è sempre toccato a Gundogan.
Ghana: Ayew
Giappone: Minamino. Non dovesse esserci lui, andrà Kamada.
Inghilterra: Kane, tanto giocherà sempre. Nel remoto caso sia fuori, Rashford.
Iran: Taremi
Marocco: No, non li tirerà Hakimi. Il rigorista è Boufal.
Messico: Jimenez
Olanda: Depay. E se venisse scelto qualcun altro, Depay gli ruberebbe il pallone per calciare, sicuro.
Polonia: Lewandowski.
Portogallo: Uno dello United. Ronaldo su tutti, ma occhio a Bruno Fernandes.
Qatar: Al Moez
Senegal: Manè, se giocherà. Altrimenti può calciare Dia.
Serbia: Del trio Tadic-Mitrovic-Vlahovic a spuntarla è l’attaccante del Fulham. In seconda battuta Tadic.
Spagna: gli ultimi li ha triati Morata.
Stati Uniti: Pulisic
Svizzera: non precisi gli elvetici dagli undici metri. Poca fiducia in Seferovic, più facile Akanji.
Tunisia: un’altra selezione che coi penalty non va troppo d’accordo. L’ultimo realizzato è di Ben Romdhane, e finora in carriera ha fatto 9 su 9.
Uruguay: Suarez