Analizziamo insieme il caso Icardi, via la fascia di Capitano, lo spogliatoio si divide tra favorevoli e contrari
L’ufficialità arriva circa 15 minuti dopo la comunicazione dei dirigenti riuniti ad Appiano, ovvero l’a.d. Beppe Marotta, il d.s. Piero Ausilio e il cfoo Giovanni Gardini, e dell’allenatore Luciano Spalletti allo stesso Icardi, al termine della rifinitura prima della partenza per Vienna.
L’attaccante ha ascoltato, ha esposto le sue ragioni e poi ha maturato la decisione di non partire per Vienna. Icardi era infatti stato inserito regolarmente nella lista dei convocati per il match di Europa League. «Ha deciso lui di non venire», confermerà più tardi lo stesso Spalletti.
Mauro Icardi lascia il centro di Appiano
Così alle 14 Maurito ha lasciato il centro sportivo inveendo e sbattendo la porta della sua auto, a metà di una giornata che mai avrebbe pensato di vivere. Ma non si può certo dire che la decisione – per quanto clamorosa – sia stato un fulmine a ciel sereno.
Da due mesi i rapporti tra la dirigenza dell’Inter, il centravanti e la moglie agente Wanda erano diventati tesi, al netto del tampone mediatico messo con l’incontro «conoscitivo» in tema di rinnovo di fine gennaio.
Wanda Nara la figura centrale della spaccatura
La figura di Wanda è centrale, nella decisione dell’Inter. Wanda che Spalletti, nella conferenza stampa del pomeriggio, non ha mai citato. La moglie di Icardi è diventata un generico «delle cose intorno al ragazzo che andavano messe a posto, cose che mettono in imbarazzo la società e la squadra», per dirla nel linguaggio spallettiano.
Spalletti che a Parma aveva detto, tagliando male la frase e rendendo necessario un chiarimento con Marotta: «I direttori hanno accettato di discutere del contratto, ora devono definirlo». E una «definizione» c’è stata, in effetti. «È stata una scelta difficile e dolorosissima.
Il valore del Capitano, a rischio la convocazione con la Sampdoria
Tutti conosciamo il valore del nostro ex capitano (sottolineatura non banale, ndr), condivisa da tutte le componenti, fatta esclusivamente per il bene dell’Inter a 360 gradi. Io non mi occupo di contratti, penso che la trattativa per il rinnovo vada avanti. Mauro ci ha comunicato di non voler venire dopo pranzo.
Se ci saranno ulteriori provvedimenti lo vedremo con la società». Provvedimenti che sono probabili e che fanno parte del regolamento interno firmato dalla stessa squadra: club e tecnico decideranno dunque su una possibile multa e sull’eventualità di convocare o meno Icardi per la partita di domenica con la Sampdoria.