Lautaro gioisce e guarda avanti: «Testa al Rapid, dimostriamo di essere degni della maglia dell’Inter»

Altro che la meteora Gabigol, la risposta di Lautaro Martinez arriva quando i nerazzurri hanno una fame tremenda di rivedere tre punti tutti in una volta, di rimettersi a correre e allontanare per un’altra settimana le inseguitrici Champions.

Un pallone e bum, un gol da festival, ecco quello che serviva per scacciare le voci di chi gli ricorda più gli errori sotto porta e la confusione.

Adesso, però, Lautaro è arrivato a quattro reti in Serie A: non sono tantissime, è vero, ma questo di Parma è il primo centro in trasferta, il secondo pesantissimo dopo quello firmato contro il Napoli a Santo Stefano nel 2018. Allora si era in pieno recupero, stavolta le lancette erano comunque molto avanti. È la zona Lautaro, quella in cui l’Inter, se deve aggredire al collo gli avversari, può permettersi il lusso di avere in campo il Toro e capitan Icardi. E se Maurito latita davanti, ci pensa l’amico più giovane.

Lautaro Martinez porta l’Inter alla vittoria

Se Batman Icardi non fa la voce grossa, ecco che Lautaro in versione Robin rimette le cose a posto per l’Inter. Niente stecca stavolta come nell’assalto alla Lazio in Coppa Italia e al Bologna in campionato. È la serata finale del Festival di Sanremo, Lautaro si adegua con un assolo dentro l’area che vale l’esultanza con le corna. «Sono molto felice per la vittoria in un campo molto difficile.

Ora torniamo a lavorare per continuare su questa strada. È stata una partita tosta, volevamo i tre punti. Ci siamo concentrati in settimana per riuscire a ottenere questo risultato importante e siamo riusciti a tornare al successo. Il mio gol? Era una delle poche soluzioni possibili, Nainggolan mi ha dato la palla in quella maniera perfetta. Mi sono trovato davanti alla porta e per fortuna quel pallone è entrato».

La grinta del Toro

Faccia da ragazzino (l’argentino ha soltanto 21 anni) ma spirito da leone in campo, Lautaro sta riuscendo a ritagliarsi uno spazio importante in questa Inter. Non è stato facile, non sono mancati i momenti giù e le incomprensioni con Spalletti (ora tutto è a posto, per fortuna dell’Inter…), e in questo lungo sprint Champions potrà essere fondamentale.

«L’allenatore ci dice sempre che dobbiamo migliorare dal punto di vista mentale e ha ragione. Nel calcio contano ovviamente il fisico e la tecnica, ma la testa è fondamentale perché senza di quella non riesci a esprimerti. Anche stavolta con il Parma abbiamo sbagliato diversi gol, non riuscivamo a segnare. Però dobbiamo continuare così. Vogliamo mantenere la distanza con le avversarie che vogliono la Champions e lavorare bene sulla testa per continuare a vincere».

Anche in Europa League, il prossimo appuntamento del calendario di Lautaro: «Adesso testa alla prossima partita, quella contro il Rapid Vienna, perché vogliamo dimostrare di essere degni di questa maglia. Abbiamo pochi giorni per preparare la sfida in Austria, ma non importa. Tutto quello che facciamo lo facciamo per vincere e dare una gioia ai tifosi che ci sono sempre vicini».

A proposito di Valentina Mastrogiacomo

Vivo la mia vita 90 minuti a settimana, nelle mie vene scorre sangue nerazzurro.

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