Fc Inter' forward Mauro Icardi jubilates after scoring the goal of 2-0 during the Italian Serie A soccer match between FC Inter and AC Chievo at Giuseppe Meazza Stadium in Milan, 3 december 2017. ANSA/ MATTEO BAZZI

Mauro Icardi il grande assente di Inter-Sassuolo

L’ultima volta che Icardi aveva toccato solo sedici palloni in una gara, era finita con un gol nel recupero nel derby, con un movimento che i bambini che studiano da centravanti riguardano per imparare, con il solito «presente» urlato all’appuntamento con il gol.

Con il Sassuolo no, per Mauro Icardi in comune con il derby ci sono solo quei sedici tocchi. Il resto è tutto diverso, compreso il movimento sull’ultimo cross che poteva essere buono: stavolta nei minuti finali, su cross di Politano, il capitano nerazzurro cade, cercando la giusta posizione e coordinazione.

I bimbi della Nord, i più vicini, non lo vedranno portare le mani alle orecchie. Alla fine i passaggi buoni saranno quattro, quelli sbagliati quattro, i tiri verso la porta uno, di testa, sempre su un cross da destra: di solito basta, stasera non trova la porta.

Icardi in campo si muove davvero poco

Spalletti, alla fine, riassume così: «Mauro non ha trovato molti spazi perché loro si sono abbassati molto bene, in un paio di circostanze è stato sfortunato scivolando in occasione di opportunità importanti. Icardi è stato assecondato poco ma si è mosso anche poco, perché qualche occasione l’abbiamo portata».

Fosse una pagella, non sarebbe sufficiente, ma si sa che il tecnico è «cintura nera» nella stimolazione dei propri centravanti (chiedere referenze a Dzeko). Lo scorso anno, il 2018, si era chiuso in modo diverso, con il numero nove che aveva finalmente trovato anche una presenza costante nella manovra, con servizi per i compagni e appoggio al gioco.

Quello che a San Siro è riuscito a Boateng, l’altro centravanti, decisamente atipico, stagionato, ma apprezzabile ed apprezzato. Il 2019 era partito alla vecchia maniera, con un gol al primo tiro, su rigore. Continuerà con l’inseguimento a Vieri, lontano due reti fra i marcatori alltime. Continuerà, ovviamente, con la questione rinnovo.

Icardi e il rinnovo con l’Inter, una storia infinita

Se essere circondato da bambini per Mauro non è certo una novità (ne ha cinque solo in casa), essere sotto i riflettori è ormai condizione naturale e ricercata. Le prime settimane di gennaio non sono state tranquille, sotto questo punto di vista, dalla multa alle dichiarazioni via social, dalla tensione alla ritrovata sintonia con la società. Manca la firma, quella che chiuderà i discorsi e scolpirà nella pietra il futuro nerazzurro di Icardi.

Le parti ormai fanno arrivare solo messaggi positivi. A quelli di Wanda seguono quelli dell’amministratore delegato Marotta, che prima del match ha rassicurato i tifosi: «Il rinnovo è stato definito discusso, ma non lo è. Queste cose sono nelle dinamiche del calcio. Non c’è alcun dubbio che lui rimanga qui, noi siamo contenti di lui e Mauro è felice qui. Resta solo da vedere quando mettere le firme sul contratto».

I due milioni che ballavano (7 offerti dall’Inter, 9 chiesti dall’agente del giocatore), si sono ridotti: fra aumento di fisso e bonus, con cancellazione della clausola, l’accordo si troverà. E sarà come un gol. Lo festeggeranno anche i bambini, almeno quelli interisti. Anche se ognuno a casa sua.

 

Fonte La Gazzetta dello Sport

A proposito di Valentina Mastrogiacomo

Vivo la mia vita 90 minuti a settimana, nelle mie vene scorre sangue nerazzurro.

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