«Se non la ami quando perde non amarla quando vince, giusto Mauro?». I social non hanno pietà e tutto quello che ha scritto nel tempo in un secondo può ritornarti indietro, con gli interessi.
Basta un attimo, anzi un clic. Nel giorno più nero della vita interista di Mauro Icardi in rete si trova di tutto e la frase sopra appartiene a un tifoso che scimmiotta il tweet dell’ex capitano all’indomani della sconfitta interna contro il Bologna. Icardi è improvvisamente un uomo solo, non solo nello spogliatoio nerazzurro.
Da re osannato a primo imputato dell’ultima tempesta in casa Inter. E il sondaggio lanciato ieri dalla Gazzetta non lascia dubbi sull’umore del popolo nerazzurro: su un campione di 30 votanti, per l’85 per cento dei nostri utenti è stata giusta la scelta di togliere la fascia a Mauro. Insomma, un plebiscito a favore della società, che per molti «finalmente ha mostrato i muscoli».
Questione di disciplina
Per alcuni è questione di disciplina: «Il calciatore non si discute assolutamente, il fatto che il rispetto delle regole, soprattutto quelle non scritte sia alla base di tutto è altrettanto sacrosanto…» ha twittato ad esempio Diego.
Altri invece sono molto più duri e sembrano già aver salutato il loro numero 9: «A prescindere da come andrà a finire la vicenda Icardi: i giocatori vanno e vengono, l’Inter resta ed è dei tifosi. Abbiamo visto andare via Matthaeus, Ronaldo, Vieri, Milito, Ibra ed Eto’o. Ce ne faremo una ragione».
Oppure: «Un giocatore che reagisce rifiutando una convocazione, non solo non merita la fascia ma non la avrebbe mai dovuta meritare. Adesso fuori rosa per qualche settimana. Pugno duro».
Altri invece preferiscono l’ironia. D’altronde un sorriso allunga la vitaedi questi tempi ci sono tanti altri tipi di problemi. «La conferenza di Spalletti di ora farà più ascolti del discorso del presidente della repubblica la fine dell’anno» twitta Costantino.
Gobba84, chiaramente di altra fede calcistica, pubblica la foto della squadra al completo con i rolex regalati da Mauro dopo aver vinto il titolo di capocannoniere: «Adesso restituiteglieli».
E dopo le polemiche di Sanremo, non poteva mancare la battuta finale: «il prossimo capitano col televoto…». Handanovic è avvisato.