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Mercato Serie A, top e flop di questa stagione 2018/2019

Il mercato di gennaio ha regalato tanti sorrisi alla Serie A, ma anche le immancabili delusioni, ci sono giocatori che hanno cambiato la sorte delle proprie squadre e dei flop allucinanti, vediamo insieme.

MERET Il Napoli ha investito 25 milioni perlui e gli intoppi fisici iniziali lo avevano frenato. Ma d a quando è rientrato ha dimostrato di valere una grande. Promette battaglia a Donnarumma, in prospettiva il suo valoreèdestinato ad aumentare in maniera considerevole.

SKRINIAR Pagato 35 milioni nel 2017, già la scorsa estate aveva attirato offerte da 60 milioni e passa. E in questi mesi il suo rendimento è stato costante, se non è proprio migliorato. Inevitabile che dalla Premier arrivino nuove tentazioni, ma il club nerazzurro si sta attrezzando per respingerle.

NKOULOU La difesa granata fa perno su di lui (e su Sirigu…), inutile dividere troppo i meriti. Sorride Mazzarri, ma anche il presidente Cairo. Scovato per appena 3,5 milioni, ora sono nell’aria stime quintuplicate per lui. Come si può immaginare sono movimenti oltre frontiera. In assoluto è Koulibaly il big del ruolo, ma il granata sta bruciando molte tappe.

ROMERO Costato neanche 2 milioni, l’argentino ha stregato la Juve che lo ha bloccato con una valutazione da circa 30 milioni. Fatti, non parole. In sette mesi ha fatto un salto triplo.

MANCINI Con lui l’Atalanta ha fatto centro, come nelle migliori tradizioni. Arrivato in Nazionale, è destinato al grande salto. Con una plusvalenza significativa perla famiglia Percassi che, però, intende blindare i gioielli se va in Europa.

BERNARDESCHI La Champions lo laurea tra i titolari bianconeri ed è la prova che le sue qualità affascinano le platee più in vista. Quando Paratici ha speso 40 milioni pareva ci fossero pochi margini di guadagno. Invece, per ora, ne servono almeno 65: con la sensazione che presto l’asticella salirà ancora, sebbene la Juve lo consideri un punto fermo per il futuro.

BARELLA L’azzurro gli ha fatto fare il salto di qualità definitivo. Così il Caglirari non scende sotto quota 45. Del resto Nicola piace tanto alle grandi di casa nostra, ma è entrato anche nel mirino della Premier da alto bordo.

PAQUETÀ Leonardo ha speso per il suo talento (35 milioni), ma lui sta rispondendo come meglio non avrebbe potuto. Il Milan si tiene stretto l’ex Flamengo, ma è logico prevedere che il suo prezzo si attesti a quota 45 milioni.

ZANIOLO È l’emblema del successo, la sua favola ha conquistato Roma e le prodezze in serie, in breve, lo hanno eletto a protagonista con vista continentale… Si spiega così il salto dai 4,5 milioni estivi ai 60 milioni.

CHIESA La sua continuità, con i suoi strappi sulle fasce, ammalia tutti: non solo la Juve. Se i campioni d’Italia preparano l’assalto, i Della Valle fanno quadrato, Risultato? I viola fiutano quota 100, mentre la valutazione da 80 milioni è sempre più ricorrente.

PIATEK Il polacco è il fenomeno per eccellenza. La sua marcia trionfale sotto porta non ha eguali. Il Milan ha speso 40 milioni, ma l’ex Genoa ha dimostrato di valerne già 60. Ma può crescere ancora.

BERISHA Gollini gli ha tolto il posto da titolare. E se facesse le valigie a fine stagione?

HYSAJ Con Ancelotti ha perso lo smalto degli anni precedenti. Ora non è più un punto fermo, è finito sotto esame.

CALDARA Paga il lunghissimo stop. L’erede designato di Bonucci dovrà faticare per conquistarsi una maglia nel Milan.

RUGANI Dal no ai 40 milioni del Chelsea alle recenti titubanze dopo un lungo letargo in panchina.

DALBERT Spalletti gli ha dato nuove chance, ma il brasiliano non ha ancora trovato il passo.

NZONZI Scelto da Monchi, il Campione del Mondo ha deluso le aspettative. Se ne va?

MILINKOVIC Qualche sporadica luce, ma non è più quello di un anno fa. Svuotato il valore.

PASTORE Il simbolo degli errori giallorossi. Difficile fare il suo prezzo.

NAINGGOLAN Il pallino di Spalletti ha visto poco il pallone.

ICARDI Il braccio di ferro ne ha dimezzato la quotazione. In attesa di sviluppi…

SCHICK Promesse mai mantenute: che delusione quei singhiozzi di gol.

A proposito di Valentina Mastrogiacomo

Vivo la mia vita 90 minuti a settimana, nelle mie vene scorre sangue nerazzurro.

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