4 sconfitte nelle prime 6 partite di Serie A al Milan non capitavano da 81 anni, dalla stagione 1938/39. Tanto basta per rendere l’idea di quanto i rossoneri e il loro tecnico Marco Giampaolo siano in difficoltà. La posizione del tecnico però è ancora solida: lo ha confermato anche Paolo Maldini. Intanto i nomi iniziano a girare.
Segui live e in esclusiva 3 partite della Serie A TIM a giornata su DAZN
Il direttore tecnico rossonero, dopo la pesante sconfitta interna subita dalla Fiorentina, ha ribadito che la società è in prima linea nella difesa dell’allenatore ex Sampdoria, che ha ancora la fiducia di tutti.
“Quella dell’allenatore è stata una scelta condivisa, noi lo difenderemo sempre perché è giusto dargli tempo. Sapevamo di poter andare incontro a dei problemi anche se ci aspettavamo qualcosa di meglio, è chiaro che i risultati non sono quelli sperati”.
Nemmeno Giampaolo ha intenzione di alzare bandiera bianca e arrendersi dopo soltanto 6 partite, ma di andare avanti e lavorare.
“Mai pensato alle dimissioni, vado avanti con le mie idee. Io devo tirar fuori il massimo dai miei, l’obiettivo è renderli il più squadra possibile”.
Come riporta la ‘Gazzetta dello Sport’, niente esonero in vista. Questo è ciò che sarebbe emerso dal summit notturno a San Siro tra Maldini, Boban e Massara. Oggi potrebbe arrivare anche Gordon Singer per un incontro con i dirigenti.
Tutto lascia presagire che, almeno nella prossima partita sul campo del Genoa, in panchina ci possa anche essere ancora Giampaolo. Con, magari, seduto dall’altra parte l’ex Gattuso, che lo scorso anno ha sfiorato la Champions League e ora che potrebbe sostituire Andreazzoli.
Sulla panchina del Milan si allungano però le prime ombre. Non soltanto quelle decisamente imponenti di Massimiliano Allegri e Luciano Spalletti, ma anche quelle più abbordabili di Rudi Garcia e Claudio Ranieri, entrambi senza panchina dopo aver lasciato rispettivamente Marsiglia e Roma.
Il tecnico del Testaccio, che ha lasciato la Roma dopo averla traghettata a fine stagione l’anno scorso, ha parlato a ‘Radio Anch’Io Sport’ su Radio 1 senza sbilanciarsi su un eventuale futuro.
“Prima di tutto vorrei che Giampaolo facesse vedere tutte le sue qualità. Mi auguro che riesca a trovare le soluzioni per il Milan. Non è una situazione semplice. Futuro in Italia o all’estero? L’importante ci sia un grande progetto”.
Tra i tecnici senza lavoro c’è anche Arsène Wenger, che con Gazidis ha già lavorato per molto tempo all’Arsenal. Al momento, però, l’allenatore del Milan è soltanto Marco Giampaolo. Lo ha ribadito per la seconda volta in pochi giorni anche la società rossonera. Tempo e fiducia, ma la trasferta con il Genoa sembra già poter essere decisiva.