Si è spenta la magia in casa Pordenone. Dal sogno di conquistare la massima categoria all’incredibile crollo in classifica. Per la formazione neroverde non è stato un avvio di 2020 favorevole. Tutt’altro. Settimane che hanno macchiato quanto di buono fatto nel girone d’andata. Perché i Ramarri erano partiti con l’ambizione di mantenere la cadetteria ma l’ottimo lavoro di Tesser li aveva portati al secondo posto in graduatoria. Prima della combo gennaio-febbraio. E un filotto assolutamente contrario che ha consentito alle inseguitrici di compiere il sorpasso e far scivolare ulteriormente i friulani. A completare momentaneamente la griglia dei playoff, Pobega e soci devono guardarsi le spalle.
Pordenone, un 2020 amaro e privo di vittorie
Squadre raccolte in poche lunghezze e zona playout a soli 6 punti dal Pordenone. Che hanno riscontrato numerose difficoltà nel nuovo anno solare e in questa prima fase del ritorno. Un bottino misero negli ultimi 6 incontri affrontati: 2 punti conseguiti, frutto di 2 pareggi e 4 sconfitte. Un rendimento negativo coronato dalla prestazione deludente nel match casalingo contro il Chievo.
I dati fatti registrare sottolineano il momento delicato che sta vivendo la squadra. Appena 5 reti messe a segno, 10 quelli incassati. Zero vittorie in questo 2020 e una situazione che potrebbe assumere forme critiche qualora il gruppo non riuscisse a rialzarsi. La posizione, d’altra parte, rispetta fedelmente la qualità dell’organico e le previsioni d’inizio stagione prefissate dalla proprietà.
Tuttavia, la seconda parte del 2019 aveva lasciato ottime sensazioni e l’idea di poter concretizzare la favola con la promozione. Sogni infranti dai recenti 540′ disputati. Il calendario, adesso, diventa determinante. Per non farsi trascinare nel baratro della Serie B dalle compagini più esperte.