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Con la finale di ritorno tra le due squadre più blasonate d’Argentina si è chiusa un’era in Libertadores, dalla prossima edizione la finale sarà secca.
Al fischio finale di River Plate-Boca Juniors molti appassionati di futbol sudamericano si saranno per un momento guardati indietro.
Per ben 57 edizioni le due finaliste si sono affrontate in un doppio confronto che dalla prossima edizione del torneo non ci sarà più.
Dall’anno prossimo si è deciso che la finale verrà disputata in una gara secca come da anni avviene nei tornei del vecchio continente.
Certamente però quest’ultima sfida, disputata su due gare, rimarrà per molti motivi nella memoria di tutti, addetti ai lavori e non…
Gli scontri che si sono verificati a Buenos Aires fuori dal Monumental, dopo il 2-2 della Bombonera nella gara d’andata, hanno fatto sì che il ritorno si disputasse a Madrid.
Tra mille polemiche e peripezie alla fine si è deciso di giocare al Santiago Bernabeu, nella terra dei “conquistadores”, il che fa sorridere già così. Si è pensato che questa decisione togliesse interesse all’evento, non fosse altro per il fatto che è stata la prima volta che si è disputata una finale di ritorno su un campo neutro.
Invece, quantomeno per me che ho assistito alla gara comodamente da casa, ho visto una gara intensa in un’atmosfera che ha presto smentito gli scettici. Le squadre, sostenute dal solito tifo tipicamente argentino, hanno dato vita ad un incontro giocato a viso aperto e ben condotto dall’arbitro uruguaiano Cunha.
Il primo tempo è stato per lo più di marca xeneize con il vantaggio siglato dal Pipa Benedetto su una classica azione di contropiede poco prima dell’intervallo.
La ripresa ha invece visto la reazione dei millionarios che hanno trovato il pareggio grazie ad una rete di Pratto, colui che fu mattatore alla Bombonera.
Giunti ai tempi supplementari sul punteggio di 1-1 il colombiano Barrios si è fatto cacciare per doppia ammonizione lasciando in dieci la squadra.
Questo episodio ha sicuramente indirizzato la partita a favore della truppa di Gallardo che ha preso il sopravvento nella zona nevralgica del campo.
Il gol di Quintero, eroe eterno, è stata solo la naturale conseguenza del dominio dei biancorossi dopo esser rimasti in superiorità numerica.
L’unico rimpianto del Boca è stato il palo colpito da Jara al 120° minuto quando, per l’infortunio di Gago, i gialloblu erano rimasti addirittura in nove.
Nemmeno il cuore del portiere Andrada, spintosi a giocare in supporto ai compagni, ha potuto evitare il terzo gol del Pity Martinez realizzato a porta sguarnita.
Il River ha così conquistato la sua quarta Libertadores a distanza di tre anni e sono convinto che nemmeno Osvaldo Soriano avrebbe potuto immaginare un finale migliore.
