Roma, non dar retta a chiacchiere e fandonie. La ricerca della modernizzazione tecnico-tattica a cui tutti aspirano, passa necessariamente dalla fase in cui i rischi sono diametralmente proporzionati alle giocate riuscite.
ROMA – Roma, sponda giallorossa, è, per detta di cose, uno di quegli ambienti in cui è difficile sopravvivere (lavorativamente parlando) ed è altrettanto difficile sopravvivere senza. Le pressioni, in piazze come questa, sono anche qui direttamente proporzionali all’amore e alla devozione che la gente prova verso questo club.
Criticare e contestare una squadra che, ad ora, vanta il 6′ posto in Serie A (a soli 2 punti dalla zona Champions) e il passaggio ai quarti di finale di Europa League (dopo essersi sbarazzata, grazie ad una doppia vittoria, dello Shakhtar Donetsk), appare aberrante. Risultati inoppugnabili, in particolar modo dopo l’uscita di tutte le squadre italiane dalla competizione europee.
Certo, per i giallorossi ed in particolar modo per Paulo Fonseca, pesa ancora quel doppio 3-0 maturato tra il 15 e il 19 ottobre, risultato con cui Lazio e Spezia (ottavi di finale di Coppa Italia) si sbarazzarono della compagine capitolina. Ma gli incidenti di percorso, si sa, sono alla base di ogni organizzazione volta ad intraprendere una strada ben definita.
La rivoluzione tattica a cui ha dato il via Fonseca, porta inesorabilmente questa squadra a subire più del dovuto, pesano infatti i 40 gol subiti fin qui in campionato. Ma, sono questi passaggi fondamentali se si vuol finalmente dare il via alla modernizzazione tecnico-tattica a cui tutti aspirano in Italia, ma che nessuno ha il coraggio di avviare. Basti pensare che in Germania il Bayern Monaco, tra le eccellenze del calcio europeo, occupando la vetta è la 6′ miglior difesa della Bundesliga.
Sempre più frequenti sono le volontà della vecchia classe dirigenziale italiana di vedere in campo squadre europeiste e spregiudicate. Ma, problema di fondo, è che ancora alcun club italiano (o quasi), ha il coraggio di prendere i suddetti rischi.
A fronte dei tanti gol subiti, la Roma è il 5′ attacco con 54 gol in Serie A; la 3′ squadra per occasioni create (dietro alle sole Inter e Juventus); la 3′ squadra per occasioni da rete mancate; vanta una media di possesso palla pari al 52,6 % a partita e circa 427 passaggi precisi. Dati che, affiancati ai buoni risultati fin qui ottenuti nelle varie competizioni, eccezion fatta per la Coppa Italia, mostrano come questa squadra è tutt’altro che in crisi.
A cura di Oriolo Demetrio.