Il calcio italiano si riscopre ancora alle prese con un gravissimo problema: quello del razzismo. Gli ultimi cori dei quali è stato vittima Mario Balotelli, ma anche più in generale i tanti episodi che si sono verificati da inizio stagione, sono il chiaro sintomo del fatto che c’è ancora una piaga che nel 2019 non si è riusciti ad estirpare.
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Maurizio Sarri, parlando alla vigilia della sfida di Champions League che vedrà la Juventus impegnata sul campo della Lokomotiv Mosca, ha spiegato come in realtà non si possa parlare solo di un problema che appartiene al mondo del calcio.
“A me viene sinceramente da ridere quando si parla di razzismo nel calcio. Questa non sono persone che vengono da un mondo a parte, nel corso delle settimane vivono in un mondo civile. Le forme di razzismo ci sono nella nostra società e il fatto che entrino negli stadi sono solo una conseguenza. Non si può pensare che lo stadio sia un qualcosa di diverso dalla società”.
Il tecnico della Juventus ha ricordato come ci sono i mezzi per isolare certi individui.
“Abbiamo la tecnologia per arrestare queste persone in poche ore, non so se ci siano le leggi adatte, se non ci sono le si facciano. E’ inaccettabile parlare di razzismo nel 2020, è una cosa che fa ridere. La razza è una ed è quella umana. Gli strumenti tecnologici ci sono, vorrei che si smettesse di squalificare stadi e curve e che a pagare siano i responsabili a livello individuale”.