Serie A Lazio: siamo al giro di boa

Seria A Lazio- Il girone di andata della Serie A si è appena concluso, e ora è tempo di tirare bilanci: quella che abbiamo visto fin’ora, è stata una buona stagione?

Una squadra efficiente

Provate a chiedere a dieci laziali cosa pensano dell’attuale stagione: almeno sette, quindi la maggioranza, diranno che siamo messi peggio rispetto allo scorso anno. Eppure la classifica parla chiaro, la Lazio è quarta, a un punto di vantaggio sul Milan e a due dai “cugini” romanisti, il che dice chiaramente che la corsa Champions League, con questo ritmo è ancora aperta. E allora perchè la Lazio sta dando questa impressione? Perchè subisce meno, ma segna pochissimo, dettaglio che ci sta portando ad accumulare numerosi pareggi, cosa che nella passata stagione abbiamo evitato come la peste.

Entusiasmo

A dover trovare una nota negativa a queste diciannove partite (più le quattro di Europa League) si potrebbe dire che è mancato l’entusiasmo. Già, perchè la Lazio versione “2017-2018”, oltre a essere stata una vera e propria macchina da goal, giocava per divertirsi e soprattutto per divertire, caratteristica che sta adesso mancando e che sarà fondamentale per affrontare la seconda parte di stagione nel migliore dei modi, specialmente in vista del tour de force che ci aspetta: prima il Napoli, poi subito dopo la Juventus e come se non bastasse, abbiamo anche da pensare al Siviglia.

Il mercato

Un grosso aiuto potrebbe arrivare dal mercato di riparazione, visto che questi quattro mesi ci hanno mostrato ciò che alcuni esclamano a gran voce già da tempo: serve assolutamente un esterno in grado di sostituire Marusic e Patric, giocatori che per una lotta al quarto posto proprio non sono adatti, nonostante qualcosa di buono che nel corso dell’anno hanno fatto vedere (ricordiamo il goal a Milano contro l’Inter di Marusic ad esempio). Sicuramente Inzaghi si sarà fatto sentire ai piani alti, visto che da giorni è sempre più accostato alla società bianco celeste il nome di Davide Zappacosta, attualmente in forza al Chelsea, dove sta trovando pochissimo spazio. Sicuramente l’arrivo dell’ex esterno del Torino sarebbe un significativo passo in avanti verso quel sogno chiamato Champions League, che rimane per ora difficile, ma non irraggiungibile.