Chi devono temere Napoli e Inter oggi al sorteggio? Tutto è possibile possono arrivare i derby o sfide fra club in arrivo dallo stesso gruppo.
Ma non fra russa e ucraina, per motivi politici. Chi temere? Facile, spagnole e inglesi. Quest’ultime perché sono le più «nobili» del torneo; Chelsea e Arsenal, due da ottavi di Champions, non di Europa League.
Due club al 17° e al 10° posto del ranking Uefa. Due club con organici temibili, anche se i Blues sono in crisi di risultati, i Gunners più altalenanti.
Attenzione al Siviglia e alle Liga
Ma la prima del torneo nel ranking europeo è il Siviglia (n.7), che se in Liga, dov’è quarto comunque, ha vinto un match negli ultimi 8 incontri, nel continente è il club con più Europa League in bacheca, 3, come l’Atletico Madrid, 5 comprese le 2 coppe Uefa, ed è in assoluto il club che ne ha vinte di più, tutto compreso.
Ecco, la Spagna non è solo Siviglia, ma anche il Valencia, uno dei quattro reduci dai gironi di Champions League (quello con la Juve, come le italiane e il Benfica), e il Villarreal, il meno forte, come anche la Liga dimostra (è terzultimo).
La Spagna che dal 2009-10 di Europa League ne ha vinte 6 su 9; due l’Inghilterra e una il Portogallo. E in finale ha portato 7 squadre su 18; 4 inglesi e portoghesi (con un derby nel 2011), una a testa per Ucraina, Francia e Olanda. La Liga che inoltre ha portato 4 team agli ottavi (in più rispetto a ora c’era l’Athletic Bilbao, e 3 ai quarti) nel 2016.
E, prima, 3 nel 2012, con la finale-derby fra l’Atletico e l’Athletic di Bielsa. Insomma quando ai quarti arrivano 3 spagnole su 8… alla fine vincono loro la coppa. I giocatori del Valencia festeggiano il gol di Gameiro, al centro (AP)
Le italiane in Europa League
E l’Italia, che negli anni Novanta dominava? Il Napoli è n. 16 del ranking Uefa ed è l’ultimo club tricolore ad aver raggiunto la semifinale in questo torneo, come la Fiorentina, nel 2015. Ultimo anno d’oro, quello, perché portammo ben 5 squadre agli ottavi.
L’anno scorso invece c’erano soltanto la Lazio e il Milan (k.o. proprio con l’Arsenal) a questo punto. E i romani uscirono ai quarti col Salisburgo-rivelazione. L’Inter invece non tocca i quarti europei dalla Champions 2010-11, nel post Mourinho e Triplete, k.o. con lo Schalke.
E in Uefa EL non vede i quarti dal 2004; gli ottavi sì, nel 2015, battuto dal Wolfsburg, un’altra tedesca…
Le squadre inglesi e l’Europa League
Detto delle iberiche e inglesi, da seconda fascia di difficoltà c’è l’Eintracht: sin qui in Europa 7 vittorie e un pari (2-2), col vice dei bomber europei il 21enne serbo Luka Jovic (6 gol, 14 in campionato, da capocannoniere); con 23 reti il club di Francoforte è l’attacco n.1 del torneo davanti al Salisburgo (22) – col numero 1 dei goleador, l’israeliano Dabbur a 7 reti (e 14 tiri in porta) – e al Siviglia (a 21).
Proprio gli austriaci, che l’anno scorso hanno fatto fuori la Lazio ai quarti con la rimontona (4-1) al ritorno, sono il team che inquadra di più la porta, e seconda in assoluto nei tiri. Da evitare anche il Benfica,rinato col 42enne Bruno Lage in panchina.
I più deboli? Krasnodar, lo Slavia Praga e il giovane Rennes di Niang.