Atalanta ad un passo dal sogno di conquistare i quarti di finale di Champions League: prima, però, bisognerà difendere il 4-1 maturato all’andata degli ottavi contro il Valencia, che al ritorno del prossimo 10 marzo al ‘Mestalla non potrà contare sul supporto dei propri tifosi.
L’UEFA ha emesso questo comunicato apparso sul sito ufficiale della ‘Dea’, una conferma alle parole del Ministro della Salute spagnolo che aveva annunciato le porte chiuse per questo match e quello di Europa League tra Getafe ed Inter.
“In considerazione della recente decisione emessa dalla Consellería de Sanidad de la Comunidad Valenciana (Ministero della Salute di Valencia) e del comunicato della Federazione Spagnola, la Uefa conferma che la partita Valencia-Atalanta, valida quale ritorno degli Ottavi di finale di Uefa Champions League, si potrà disputare come da programma (in termini di data, orario di inizio e sede), ma dovrà svolgersi a porte chiuse, vale a dire che nessun possessore di biglietto (acquistato sia dal club di casa, sia dal club in trasferta che tramite la UEFA) sarà autorizzato ad assistere alla partita”.
Decisione figlia della prevenzione che in questo particolare momento storico è quanto mai necessaria: Bergamo e provincia, infatti, è una delle zone colpite dal Coronavirus e un viaggio in terra spagnola dei tifosi atalantini avrebbe aumentato il rischio di contagio.
Al Valencia servirà dunque un’impresa ancora più grande per passare il turno: tre goal da recuperare senza la presenza sugli spalti di un pubblico notoriamente caldo, componente fondamentale di molti successi ottenuti nel corso degli anni.