Nell’ultima puntata de “A casa con la Juve“, format ideato dalla Signora ai tempi del coronavirus, tre ex bianconeri hanno preso la scena svelando aneddoti curiosi tra sorrisi e leggerezza: Mirko Vucinic, Marco Storari eSimone Pepe.
L’ex portiere, soffermandosi sull’arrivo del montenegrino a Torino, ricorda attimo per attimo:
“Era talmente forte che giocava sempre. La prima volta che l’ho visto in partitella mi impressionò. Conte ogni volta si girava e diceva: “Abbiamo preso un fenomeno“”.
Ricordi belli e soprattutto vincenti, con Vucinic a spiegare i segreti del successo:
“Eravamo un bel gruppo. Il momento più bello? Il primo scudetto, un ricordo stupendo“.
L’ex romanista, si sa, è sempre stato tacciato di essere un po’ troppo discontinuo:
“Come diceva la gente, giocavo quando avevo voglia, però giocavo sempre“.
Momenti indimenticabili vissuti anche da Storari, che spiega come sia legato particolarmente a una partita:
“La doppia parata nel 2015 contro l’Inter, su Pandev prima e Icardi poi. Sono stato fortunato perché Icardi non l’ha presa bene, mi sono rialzato subito, non volevo prendere goal e ci sono riuscito“.
L’anima scherzosa di quel gruppo? Pepe. Che, all’insegna dell’umiltà, conquistò rapidamente la fiducia di Conte
“Se avessi avuto voglia avrei vinto il Pallone d’Oro: facevo 20 chilometri a partita“.