Stefano Ravaglia

Walter Winterbottom, un professore in panchina

L’Inghilterra di inizio ‘900 esce dalla FIFA e si rifiuta di giocare i primi campionati del Mondo. Poi, nel 1947 va in panchina un professore di ginnastica: e gli inglesi si degnano di andare. di Stefano Ravaglia Avrebbero di che vantarsi della loro spettacolarità, gli inglesi. Quattro squadre finaliste nelle coppe europee, stadi lindi e moderni, rispetto delle regole e, nel caso non accada, certezza della pena. Molti giornalisti inglesi condannano un po’ questo vezzo d’oltremanica di rimirare la propria bellezza, seppur giustificata. E se guardiamo al periodo tra le due guerre, ne hanno ben donde. Cosa accadde? L’Inghilterra spaccona, …

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5 luglio ’82: Paolo Rossi-Brasile 3-2

L’Italia, dopo tre pareggi con Polonia, Perù e Camerun, si qualifica al girone di semifinale del Mondiale ’82. Davanti due colossi: Argentina e Brasile. Il 5 luglio contro i verdeoro si scatena Paolo Rossi. di Stefano Ravaglia Non sappiamo quanto sia stato lungo il travaglio della signora Cassano e della signora Gilardino. Di sicuro, il 5 luglio del 1982, mentre le donne davano alla luce due attaccanti del futuro, ce n’era uno del presente che a svariati chilometri di distanza, a Barcellona, metteva fine al travaglio della nazionale italiana al Mondiale spagnolo. “Questi undici artisti del calcio sono proprio invincibili?” …

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3 luglio 1994: quando Hagi fece piangere l’Argentina

Ottavi del Mondiale americano: senza Maradona, fermato dal doping, l’Argentina saluta anzitempo e un po’ a sorpresa contro una grande Romania guidata dal “fotbalist de rasa” di Stefano Ravaglia Oggi, suo figlio è in pratica un suo allievo. Il Viitorul Costanta l’ha fondato lui, Gheorghe Hagi, nel 2009 e nel 2017 ha vinto il primo titolo della sua giovanissima storia. Ora che ne è l’allenatore (e Popescu il presidentte), l’erede è un suo giocatore: Ianis, classe 1998, ha più o meno lo stesso dna del padre anche da calciatore. La qualità mostrata nell’ultimo europeo Under 21 soprattutto nel 4-2 all’Inghilterra …

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Un’estate di vent’anni fa: il vento dell’est soffia su Milano

Andriy Shevchenko è il primo rinforzo di punta del Milan campione d’Italia in carica. E’ il luglio del 1999. Inizia una storia destinata a divenire leggenda   di Stefano Ravaglia   Si narra che in uno dei suoi primi giorni a Milanello, concluso l’allenamento, si guardava intorno un po’ stranito. “Ma, quindi? Tutto qui? Abbiamo finito?”. Uno come lui, abituato ad allenarsi fino a vomitare nelle terrificanti sessioni del colonnello Lobanovski, aveva ancora molto da dare. Nel centro sportivo rossonero c’era arrivato per quarantuno miliardi, dalla Dinamo Kiev e anche grazie a una relazione del fido Balestra, osservatore e preparatore …

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30 giugno 2002: Ronaldo sul tetto del mondo

Con un taglio di capelli un po’ così, Ronaldo recita una delle ultime sinfonie da Fenomeno, trascinando il Brasile pentacampione Si può essere concordi con Federico Buffa quando dice, in una delle sue famose storie Mondiali, che il calcio tedesco sia iniziato una domenica di luglio del 1954 a Berna, quando i tedeschi vinsero, seppur tra i sospetti di doping, il primo Mondiale della loro storia, contro la ben più quotata Ungheria, e sia finito il 30 giugno 2002 al Nissan Stadium di Yokohama. Quel giorno, al termine di un torneo segnato dalle furiose polemiche arbitrali che riguardarono soprattutto l’Italia, …

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Il destino di San Siro: contraddizioni alla milanese

Nel giorno del trionfo di Milano, che prende insieme a Cortina, le Olimpiadi invernali del 2026, Milan e Inter danno un colpo di mannaia al fiore all’occhiello degli impianti milanesi   di Stefano Ravaglia   “Il nuovo campo del Milan, situato a San Siro presso l’ippodromo delle corse del trotto, è pressoché ultimato. Ieri, una delegazione di giornalisti in visita ufficiale ha potuto ammirare la grandiosità del nuovo stadio. Verrà inaugurato il 19 corrente in un torneo nel quale, oltre al Milan, parteciperanno ottime squadre italiane e un undici spagnolo”. E’ il settembre del 1926 e così il Corriere della …

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25 giugno ’94: la prima vittoria dell’Arabia Saudita ai Mondiali

Alla sua prima partecipazione a un Mondiale, dopo la sconfitta all’esordio con l’Olanda, gli arabi raggiungono gli ottavi di finale. E segnano il gol più bello del torneo   di Stefano Ravaglia   “Non qualificata”, “Non partecipante”. Questo era il vero deserto arabico, peggio di quello che si estende sulla penisola per più di due milioni di chilometri quadrati. Era la casella delle presenze a un Mondiale di calcio: nessuna. Almeno fino al 1994, anno dei Mondiali americani e della prima volta dell’Arabia Saudita che azzerò così quella infausta casella. Il 18 maggio 1993 la nazionale di Jorge Solari, soprannominato …

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La Screen Sport Super Cup: il trofeo ai tempi dell’esilio inglese

La squalifica delle squadre inglesi dalle coppe europee per i fatti dell’Heysel, partorì una temporanea manifestazione “di riserva”: fu un autentico fallimento. Di Stefano Ravaglia Cinque anni di squalifica dalle competizioni internazionali per i club inglesi, uno in più per il Liverpool, resosi protagonista per riflesso dalle nefandezze dei suoi tifosi. Il verdetto impietoso emesso dopo la tragica finale di Coppa dei Campioni all’Heysel di Bruxelles il 29 maggio 1985, disegnò una linea di confine tra il vecchio e il nuovo calcio, seppur serviranno altri 96 morti nel 1989, a Hillsborough, per certificare un vero cambiamento. I fatti sono noti: …

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24 maggio 1989: a Barcellona il Milan riscrive la storia

Doppiette di Gullit e Van Basten: al termine di un cammino europeo turbolento ma esaltante, trent’anni fa il Milan di Sacchi piega con quattro reti la Steaua Bucarest e trionfa in Coppa dei Campioni di Stefano Ravaglia Arrigo Sacchi, prima di entrare in campo, guardò Franco Baresi seduto davanti a lui nello spogliatoio. “Franco, come ti senti?”: il capitano già di mille battaglie, alzò gli occhi: “Me la sto facendo addosso”. Novantamila persone là fuori, sulle gradinate di cemento del Camp Nou. Quando poche ore prima il pullman del Milan era arrivato, il pullman con a bordo la carovana rossonera dovette …

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Bayern Monaco-Valencia, 2001: undici metri di noia

A San Siro il 23 maggio di diciotto anni fa scendevano in campo tedeschi e spagnoli: il Bayern di Hitzfeld vince in una gara con reti solo dal dischetto di Stefano Ravaglia Parlare di Champions League in casa Bayern era come parlare di corda in casa dell’impiccato. Nel 1999 il presidente Uefa Johansson era sceso dal suo palco al Camp Nou di Barcellona per andare a premiare i tedeschi e uscì sul campo con il tabellone che diceva 2-1 per il Manchester United. Nei tre minuti di recupero il Bayern aveva subito la più grande batosta della sua vita sportiva …

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