Stefano Ravaglia

Archibald Hunter, il cacciatore di gol

Bocciato ad un provino con il Calthorpe, se lo prende l’Aston Villa. E diventa il capitano della prima Coppa d’Inghilterra dei “Villans”. Prima di sbattere nel suo tragico destino. di Stefano Ravaglia Un nome, una garanzia. Se ti chiami Archibald Hunter, stai sicuro che avrai successo. “Hunter”, cacciatore, nella traduzione dall’inglese. E “Archie”, cacciatore affamato lo era davvero. Ma prima di parlare di lui, occorre parlare di un altro Hunter, con lo stesso nome di battesimo, che si distinse tra le fila dell’esercito britannico. Il comandante del quarto reggimento del Lancashire, subito tuffatosi nella carriera militare alla caserma di Glasgow …

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Teofilo Cubillas, il Pelé peruviano

L’amore per la sua patria e per l’Alianza Lima, calcio insegnato ai bambini. Un numero dieci di classe che fece faville in due edizioni dei Mondiali. Il più grande calciatore peruviano di sempre di Stefano Ravaglia Se per il Grande Torino la data designata è il 4 maggio 1949, se per il Manchester United è il 6 febbraio 1958, per l’Alianza Lima il giorno più nero è l’8 dicembre 1987. Ventitré campionati, due volte semifinalista della Coppa Libertadores, l’Alianza è il club più vincente del Perù insieme all’Universitario de Deportes. Quel giorno d’inverno di trentadue anni fa, di ritorno da …

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Socialismo tra i pali: Volker Ippig, il portiere della gente di St.Pauli

Difese per tutta la carriera solo una porta: quella del St.Pauli. Ma più che un eroe del football, fu dalla parte dei più deboli. Si confuse nella società e nelle sue problematiche, in anni turbolenti. Leggendo Carlos Castaneda   di Stefano Ravaglia   Zazzera bionda, aspetto quasi trasandato. Fa il portiere, una cosa normale. Ci si aspetta di vederlo senza coscienza, senza un briciolo di morale, senza alcuna istruzione, come erano e sono la maggior parte dei calciatori. E forse, almeno all’inizio, era così anche per Volker Ippig, uno che non ha mai giocato nel Real Madrid, che non ha …

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Il rigore letale: il dramma sportivo del Deportivo La Coruna

I galiziani sono a un passo dal loro primo titolo: mentre il Barcellona, al Camp Nou, deve battere il Siviglia e sperare, al “Riazor” la palla non ne vuole sapere di entrare. E all’ultimo minuto…   di Stefano Ravaglia   Miroslav Dukic, come tutti coloro che sognano un giorno di giocare a calcio, lo avrà fatto almeno una volta. In un campetto, o in un cortile, con il suo pallone, avrà sistemato la sfera sull’asfalto immaginando di avere davanti una vera porta e intorno uno stadio effervescente in attesa della sua prodezza. “Questo è il calcio di rigore che può …

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Lassù a Belfast: Crusaders FC, i figli delle crociate

Rossoneri come il Milan, con elmetto e scudo sullo stemma. E quell’incrocio in Coppa dei Campioni con il grande Liverpool. di Stefano Ravaglia Belfast, Nord Irlanda. La visitai in una domenica d’estate di qualche anno fa. Pareva spettrale, forse perché il giorno della settimana non era proprio propizio. Nessuno in giro, e quei pochi, avevano lo sguardo torvo, all’ingresso di un pub. Non esattamente un posto dove far baldoria. Il Titanic fu creato qui, George Best è impresso su molti dei murales che decorano la città, e per i quali si organizzano anche dei tour guidati in taxi. Al 182 …

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Quando un gol costa una vita: il disastro di Ibrox del 1971

Il 2 gennaio un altro capitolo dell’Old Firm: finisce 1-1 con due gol negli ultimi due minuti. All’esterno, la calca e la morte di 66 persone sulla scalinata 13. di Stefano Ravaglia Colin Stein trascorse quattro anni al Rangers Glasgow. Vinse un campionato, una coppa di Scozia, due coppe di Lega, giocò in nazionale e nel 1969 segnò ben quattro reti a Cipro, unico scozzese a fare hat-trick sino al 2015, quando Fletcher segnò una tripletta a Gibilterra. Ma non avrebbe mai pensato che un suo gol, segnato in extremis al Celtic, nella partita delle partite, potesse costare la vita …

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Gunter Netzer, il piedone di ‘Gladbach

A metà tra ribelle e edonista, calciatore ma soprattutto imprenditore dall’occhio lungo. Rivaleggia col Bayern, pennella passaggi sui piedi dei compagni. Che corrono per lui. di Stefano Ravaglia “Prima che la squadra arrivasse al successo, la gente non sapeva neppure dove fosse Moenchengladbach: eravamo la provincia, un po’ come da voi il Cagliari di Riva”. I plebei che diventano nobili, il pallone che stravolge le gerarchie. Un tempo accadeva più spesso. Non solo Ajax, Bayern, Leeds o Milan, ma negli anni Settanta anche tanto Borussia Moenchengladbach, e soprattutto Gunter Netzer, che pensa a Cagliari quando parla del suo periodo in Germania, …

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I ragazzi del 2000: la Coppa Uefa del Galatasaray

Una vittoria decisiva con il Milan in Champions League “retrocede” i turchi in Uefa. Che procedono spediti fino alla finale di Copenhagen, vincendola. di Stefano Ravaglia Il calcio odierno fatto di indigestione di partite, competizioni sempre più ricche e costante scorporazione tra nobili e plebei, era iniziato in qualche modo giusto una ventina d’anni fa. Dopo cinquant’anni in cui la Coppa dei Campioni era appannaggio esclusivo delle squadre campioni dei rispettivi paesi, la Uefa cambia tutto: addio alla Coppa delle Coppe, prime quattro squadre ammesse in Champions League (per le due stagioni precedenti erano due) dove la terza classificata di ogni …

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League Cup 1988: il volo verso la gloria del Luton Town

A Wembley l’Arsenal è favorito. Ma accade l’incredibile, e il Luton alza il primo e unico trofeo della sua lunga storia. di Stefano Ravaglia Heathrow, Gatwick, Stansted. Ma c’è un’altra porta di accesso al mondo dorato di Londra, e sta a 51 km di distanza a Nord. E’ Luton, aeroporto meno gettonato ma strategico anche per chi deve dirigersi verso il nord dell’Inghilterra. Città di 216 mila anime,  casa della General Motors dal 1905, tra stabilimenti e quartier generale, Kenilworth Road è il piccolo impianto da circa diecimila posti che nel 2018 ha festeggiato la promozione degli Hatters in League …

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Vent’anni fa la griffe di Youri Djorkaeff sul derby d’Italia

Il 4 gennaio 1998 l’Inter batte la Juventus 1-0. La firma è di un francese di Lione che lascerà buone tracce in nerazzurro Youri Djorkaeff si è dato al canto. Nel 2009 ha inciso un singolo in francese dal titolo “Vivere nella tua luce”. Ma negli anni Novanta, se andiamo a sfogliare l’album delle figurine di un calcio nostalgico che conservava ancora una aurea di bontà, in molti si sono abbeverati alla fonte della sua luce. Poliglotta, Youri. Un po’ polacco, un po’ cosacco, un po’ armeno, con il padre e il fratello anche loro calciatori professionisti. Dribbling, visione di …

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