Tifare e soffrire. Niente coppe e scudetti, ma l’essenza del football in “Sunderland ‘till I die”. Su Netflix, la vita dietro le quinte del Sunderland in una annata sfortunata ma piena di significati. di Stefano Ravaglia Fino alla morte. Potrebbe essere uno scellerato motto da stadio, e in effetti è così, ma attenti, non prendetelo alla lettera. Nessun intento belligerante né guerrafondai in vista. “Sunderland till I die” è un canto d’amore. Disperato, in questo caso. La docu-fiction in otto puntate griffata Netflix (uscita sulla piattaforma il 14 dicembre e firmata dalla casa produttrice londinese Fulwell 73) fa entrare lo …
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