Dal coraggio del PSG nel sacrificare un big al mercato faraonico dell’Arabia Saudita, passando per le scommesse dell’OM: un’estate di trasferimenti che sta già ridisegnando gli equilibri del calcio mondiale.
Un’estate che sembrava destinata a regalare poche sorprese si è trasformata invece in una delle sessioni di calciomercato più incandescenti degli ultimi anni. In Francia, chi pensava che una squadra reduce da un triplete potesse dormire sonni tranquilli si sbagliava di grosso: a Parigi hanno deciso di alzare ulteriormente l’asticella, partendo dal ruolo più delicato, quello tra i pali.
IL PSG CAMBIA ANCORA
Salutato un campione del calibro di Gigio Donnarumma, i parigini hanno scelto di affidarsi a Chevalier, pagato ben 40 milioni dopo giorni di trattative serrate e rumor impazziti. Un segnale chiaro: non esistono intoccabili, nemmeno dopo aver conquistato tutto. L’unico altro innesto è stato Zabarnyi, difensore centrale ex Bournemouth, prelevato per 63 milioni e chiamato a dare maggiore solidità a un reparto già competitivo.
L’OM TRA COLPI E CESSIONI
Dall’altra parte della Francia, l’Olympique Marsiglia ha puntato forte sull’ala brasiliana Paixao, arrivato dal Feyenoord per 30 milioni, senza dimenticare gli arrivi di Pavard dall’Inter, Weah dalla Juventus ed Emerson Palmieri. Ma il club ha dovuto fare i conti con l’addio forzato a Rabiot e Rowe, finiti rispettivamente a Milan e Bologna dopo l’ormai famoso caso della rissa nello spogliatoio.
FUOCHI D’ARTIFICIO IN ARABIA
Se in Europa le big hanno preferito mirare a pochi innesti mirati, in Arabia Saudita la musica non è cambiata: mercato spettacolare e colpi a sei zeri. Il trasferimento più rumoroso è stato quello di Retegui, capocannoniere dell’ultima Serie A, passato all’Al-Qadsiah per circa 70 milioni di euro. L’Al-Hilal di Simone Inzaghi ha risposto con due innesti di lusso: Darwin Núñez e Theo Hernandez. L’Al-Nassr, invece, ha accolto Coman, Iñigo Martinez e soprattutto Joao Felix, pronti ad affiancare Cristiano Ronaldo, rimasto alla fine in Saudi League nonostante le voci di addio. E persino Lacazette ha scelto di sposare il progetto del NEOM, una neopromossa già ambiziosissima.

MLS E TURCHIA, COLPI A SORPRESA
Neppure Stati Uniti e Turchia sono rimasti a guardare. In MLS hanno fatto scalpore gli arrivi di Son, pronto a illuminare Los Angeles, di De Paul che ha scelto Miami per giocare accanto a Messi, e del veterano Thomas Müller, nuova stella dei Vancouver Whitecaps. In Turchia, invece, la notizia è diventata ufficiale: Osimhen resta al Galatasaray, che ha completato il reparto offensivo con l’acquisto di Leroy Sané. Non da meno il Fenerbahce, che ha strappato al mercato internazionale Marco Asensio e John Duran, acquistato solo sei mesi fa dall’Al-Nassr per 77 milioni di euro.
UN’ESTATE CHE CAMBIA GLI EQUILIBRI
Fra addii inattesi e nuovi campioni in giro per il mondo, questa finestra di mercato resterà nella memoria come una delle più scoppiettanti. Il calcio globale si è ridisegnato tra Parigi, Riyad, Istanbul e Los Angeles, con un filo conduttore ben chiaro: i confini tra il “vecchio continente” e le nuove potenze economiche sono ormai sottilissimi.
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