Secondo il CEO del club saudita, l’ex tecnico dell’Inter aveva già deciso il suo futuro prima del 5-0 col PSG. Una scelta discussa, che ora divide stampa e tifosi.
Quando una sconfitta brucia, si cercano risposte. Quando a bruciare è una finale di Champions League persa 5-0, le domande diventano inevitabili. E ad alimentare polemiche e sospetti è arrivata ora la clamorosa rivelazione dell’amministratore delegato dell’Al-Hilal, Esteve Calzada, che in un’intervista alla BBC ha svelato i retroscena dell’arrivo di Simone Inzaghi sulla panchina del club saudita.
Un colpo di scena? Non proprio. Ma la tempistica raccontata da Calzada ha il sapore del retrogusto amaro. «L’accordo con Inzaghi era già fatto prima della finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain», ha detto Calzada. «Lui ci ha chiesto di non rendere pubblica la notizia per rispetto dell’Inter e della partita che stava per giocare. Per questo abbiamo aspettato».
LA SCELTA GIÀ FATTA
Inzaghi, dunque, aveva già deciso di lasciare l’Inter. Il contatto con l’Al-Hilal non era solo una voce: era una trattativa chiusa, anche se non ancora firmata ufficialmente. Eppure, in quei giorni precedenti alla finale, l’allenatore italiano lasciava intendere ben altro: «In questo momento sarebbe folle pensare al futuro. Dopo la finale parlerò con la società». Parole che oggi, alla luce dei fatti, assumono un sapore diverso.
L’Inter, travolta dal PSG in un match senza storia, ha visto crollare un ciclo dorato proprio nel giorno più importante. Per molti, quel 5-0 non può essere scollegato dal futuro già deciso del suo allenatore.
LE CRITICHE NON MANCANO E IL PARAGONE CON MOURINHO
«Se fosse vero, risulterebbe grave aver insinuato nella testa della squadra pensieri extra-PSG», ha scritto La Gazzetta dello Sport, tra i primi a sollevare il polverone mediatico. Il comportamento di Inzaghi viene giudicato da alcuni poco professionale, specie in vista di una partita che avrebbe potuto scrivere la storia nerazzurra. E che invece è diventata il simbolo della fine.
C’è però un precedente illustre. José Mourinho, nel 2010, sapeva già prima della finale di Madrid contro il Bayern Monaco di avere un accordo con il Real. Ma lì, l’Inter vinse. E i tifosi non gli hanno mai voltato le spalle. Inzaghi, invece, ha lasciato alle spalle una sconfitta, un vuoto e un’eredità incompleta.
Adesso, Simone Inzaghi è pronto per la sua nuova avventura. Stasera, alle ore 21, esordirà sulla panchina dell’Al-Hilal proprio contro il Real Madrid, nella gara valida per il Mondiale per Club. Un debutto che sa di sfida al destino, sotto gli occhi del mondo intero.