Roberto Mancini vicino al sì definitivo con il club più titolato del Qatar. L’Al Sadd, simbolo di Doha e vincitore di 18 campionati e 2 Champions d’Asia, punta sul tecnico italiano per tornare a dominare il continente.
Roberto Mancini è pronto a tornare nel Golfo. Dopo la parentesi con l’Arabia Saudita, l’ex commissario tecnico della Nazionale italiana avrebbe deciso di accettare la proposta dell’Al Sadd Sports Club, la squadra più vincente del Qatar e una delle più prestigiose del panorama asiatico. Secondo fonti raccolte e confermate anche da La Gazzetta dello Sport, il “Mancio” potrebbe essere a Doha già entro metà settimana per la firma e la presentazione ufficiale.
Il contratto sarebbe fino a maggio 2026, con la missione di riportare il club al vertice del calcio asiatico. Un progetto ambizioso, voluto direttamente dall’emiro Al Thani, deciso a restituire all’Al Sadd quella dimensione internazionale che manca dal trionfo nella Champions d’Asia del 2011.
IL CLUB DEL “CAPO”: LA STORIA DELL’AL SADD
Fondato nel 1969 da un gruppo di studenti di Doha, l’Al Sadd è oggi una vera istituzione sportiva nel Paese. Noto come al-Zaim (“il Capo”), è una polisportiva attiva in diversi sport, ma il calcio è il suo fiore all’occhiello. Gioca le partite casalinghe nello Stadio Jassim bin Hamad, un impianto da 18.000 posti nel cuore della capitale.
Con 18 titoli di campione nazionale, 2 Champions d’Asia e decine di coppe interne, è il club più titolato del Qatar. Nel 1989 divenne la prima squadra araba a vincere la Coppa dei Campioni d’Asia, e nel 2011 tornò sul tetto del continente battendo lo Jeonbuk Hyundai ai rigori. In quell’occasione, partecipò poi al Mondiale per club FIFA, chiudendo al terzo posto dopo una storica vittoria ai rigori sul Kashiwa Reysol.
Tra le sue leggende più recenti spiccano Raúl González Blanco e Xavi Hernández, quest’ultimo prima come giocatore e poi come allenatore, preludio alla chiamata del Barcellona nel 2021.
CHI SOSTITUIRÀ MANCINI
Mancini prenderà il posto dello spagnolo Félix Sánchez Bas, l’allenatore che aveva guidato il Qatar al Mondiale casalingo del 2022 e poi all’Al Sadd. Il club ha deciso di voltare pagina dopo un inizio di stagione deludente: nelle prime quattro giornate della Champions AFC, la squadra è fuori dalle prime otto del Girone Ovest, con il rischio concreto di non qualificarsi alla fase finale.
L’obiettivo è chiaro: rilanciare la squadra e ridare slancio a un progetto tecnico che, dopo anni di dominio interno, sta mostrando segni di flessione.
UNA ROSA DI TALENTO INTERNAZIONALE
L’Al Sadd è un mix di esperienza, tecnica e giovani promesse. I tifosi possono contare su campioni affermati come il difensore Romain Saïss, l’esterno algerino Youcef Atal e l’asso offensivo Akram Afif, eletto miglior giocatore asiatico nel 2019. Non mancano gli elementi stranieri di qualità come Paulo Otávio, Guilherme, Claudinho e il talentuoso spagnolo Rafa Mújica, in rete con regolarità nella Qatar Stars League.
Il capitano storico è Hassan Al-Haidos, bandiera del club e della nazionale qatariota, affiancato dal portiere Saad Al Sheeb e dal jolly difensivo Pedro Miguel. Una base solida, con cui Mancini potrà lavorare per ricostruire una squadra capace di tornare a vincere anche fuori dai confini nazionali.
IL DEBUTTO IN CHAMPIONS: DATA CERCHIATA
In caso di firma, il debutto ufficiale di Mancini sulla panchina dell’Al Sadd potrebbe arrivare il 24 novembre, nella sfida di Champions League asiatica contro l’Al-Wahda (Emirati Arabi). Un banco di prova immediato, che dirà molto sul futuro del tecnico italiano nel deserto qatariota.
La missione è chiara: riportare il “Capo” al trono dell’Asia. E, conoscendo Mancini, la sfida non poteva essere più affascinante.
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