Una sessione di mercato travolgente: tra colpi da record, sorprese dell’ultimo giorno e investimenti monstre, la Premier League ha riscritto le regole del gioco. Dalle big six ai club emergenti, è stata l’estate degli attaccanti, ma non sono mancati colpi clamorosi in ogni reparto.
Mai come quest’anno, la Premier League ha visto un assalto senza precedenti al reparto offensivo. Dall’Arsenal al Tottenham, passando per Chelsea, Liverpool e Manchester United, tutte hanno investito su nuovi bomber. Solo il Manchester City ha fatto eccezione, scegliendo di concentrare le proprie risorse altrove.
Il segnale più forte lo hanno dato i campioni in carica del Liverpool, che hanno spazzato via ogni record con un mercato da capogiro. L’arrivo di Alexander Isak sul gong del deadline day per 144 milioni di euro è stato il colpo più costoso della storia della Premier. Un affare che si aggiunge agli oltre cento milioni per Florian Wirtz e ai 95 spesi per Hugo Ekitiké. In totale, i reds hanno superato quota 500 milioni in cartellini: una cifra mai vista prima in Inghilterra.
LIVERPOOL, DOMINIO ASSOLUTO
Il club di Anfield ha fatto tremare il mercato. Non solo i big, ma anche rinforzi di prospettiva: Milos Kerkez dal Bournemouth, Jeremie Frimpong dal Leverkusen e il talento italiano Leoni dal Parma. Un mix di campioni già pronti e giovani in rampa di lancio che conferma la volontà di restare sul tetto d’Europa.

CITY, SORPRESA DONNARUMMA
Se il Liverpool ha guardato avanti, il Manchester City ha scelto di blindarsi dietro. Pep Guardiola ha messo a segno un colpo clamoroso portando a Manchester Gigio Donnarumma, protagonista del triplete del PSG. Una svolta inaspettata, arrivata dopo la rottura tra il portiere italiano e il club parigino, che ha deciso di puntare su Lucas Chevalier.
Ma non solo Donnarumma: dal Milan è arrivato Tijjani Reijnders per 55 milioni, il più costoso acquisto della sessione per i citizens, insieme a Aït-Nouri per la fascia e Rayan Cherki per arricchire il reparto offensivo.
ARSENAL E CHELSEA: BOMBER E TALENTI
L’Arsenal ha scelto di rinforzarsi con colpi mirati: Zubimendi a centrocampo (70 milioni), Eberechi Eze per la trequarti (69) e soprattutto Viktor Gyökeres, il nuovo bomber da 65 milioni. Sul gong è arrivato anche il difensore Piero Hincapié dal Leverkusen.
Il Chelsea, invece, ha confermato la sua strategia orientata ai giovani di talento: Joao Pedro dal Brighton, Delap dall’Ipswich, Gittens dal Dortmund e Garnacho dallo United. Senza dimenticare il brasiliano Estevão, già bloccato mesi fa, considerato uno dei prospetti più promettenti al mondo.

UNITED E TOTTENHAM: RIVOLUZIONI OFFENSIVE
Il Manchester United ha puntato forte sul reparto offensivo: Sesko come colpo principale da 76 milioni, ma anche Mbeumo e Cunha per una spesa complessiva da quasi 150 milioni solo in attacco. In porta, invece, è arrivato Senne Lammens dall’Anversa, che contenderà il posto a Onana.
Il Tottenham ha risposto con un mercato ambizioso: Kolo Muani in attacco, Xavi Simons come erede di Son, Mohammed Kudus dal West Ham per 60 milioni e Mathys Tel dal Bayern Monaco per 35. Una vera rifondazione per gli Spurs, pronti a inseguire la vetta della Premier.
NEWCASTLE, RIPARTENZA SENZA ISAK
Ceduto Isak al Liverpool, il Newcastle ha reinvestito pesantemente: 85 milioni per Nick Woltemade dello Stoccarda, 58 per Yoane Wissa dal Brentford e poi colpi d’esperienza come Elanga, Jacob Ramsey e Malick Thiaw dal Milan. Una spesa vicina ai 300 milioni, segnale che i magpies non intendono fermarsi.
GLI ALTRI COLPI DALLA PREMIER
Non solo le big. L’Aston Villa ha messo a segno Guessand dal Nizza e il prestito di Sancho, a lungo accostato alla Roma. L’Everton ha fatto scalpore assicurandosi Jack Grealish dopo l’addio al City. Il Nottingham Forest ha pescato in Italia: Ndoye dal Bologna, Savona e Douglas Luiz dalla Juventus. Bournemouth, Leeds e Fulham hanno accolto rispettivamente Jimenez, Okafor e Chukwueze.
UNA SESSIONE INDIMENTICABILE
Quella appena conclusa resterà nella storia come l’estate delle punte: investimenti record, colpi da sogno e sorprese dell’ultimo giorno hanno ridisegnato la geografia della Premier League. Se il Liverpool ha alzato l’asticella come nessun altro, City, Arsenal, Chelsea, United e Tottenham hanno risposto a modo loro. Il risultato? Un campionato che promette spettacolo assoluto e che, mai come quest’anno, sembra davvero senza padroni.
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