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Antonio, sogni Mondiali tra dubbi e speranze: c’è anche la Sampdoria

Dopo l’addio al West Ham, il bomber giamaicano valuta la Championship, ma apre anche a nuove avventure. La Serie B chiama: la Samp ci prova. E il 2026 resta l’ultima grande meta.

Il tempo passa, i muscoli rallentano, ma certe ambizioni non invecchiano. Michail Antonio, 35 anni e un’intera carriera costruita a suon di spallate e gol pesanti, non ha alcuna intenzione di appendere gli scarpini al chiodo. Anzi. Dopo il recente svincolo dal West Ham United, club con cui ha segnato 68 reti in Premier League e vinto una Conference League nel 2023, l’attaccante giamaicano è pronto a ripartire. Magari dalla Championship, o chissà… anche da Genova.

LA CHAMPIONSHIP CHIAMA, MA NON SOLO

Secondo quanto rivelato da SportsBoom, Antonio è aperto a un trasferimento in Championship pur di tenere viva la speranza di volare ai Mondiali del 2026 con la sua Giamaica. Diversi club britannici hanno sondato il terreno, tra cui anche lo Sheffield Wednesday, ma l’ingaggio richiesto rappresenta un ostacolo considerevole. Prima del loro affondo su Richard Kone, anche i Queens Park Rangers avevano pensato a lui.

LA SAMPDORIA SI INSERISCE

E proprio mentre i club inglesi si dividono tra dubbi economici e valutazioni fisiche, ecco spuntare un interesse tutto italiano: la Sampdoria. Il club blucerchiato ha contattato l’agente di Antonio per esplorare un possibile approdo in Serie B. Non si tratta ancora di una trattativa avviata, ma l’idea affascina il giocatore, che non ha escluso un’esperienza all’estero.

UN UOMO DA RISCATTO

Il presente di Antonio è una scommessa. Dopo un grave incidente d’auto che ha rischiato di compromettere la sua carriera, l’attaccante è tornato a disposizione prima dell’estate, segnando due gol con la squadra U21 del West Ham e rientrando anche nel giro della Nazionale giamaicana. Il club londinese, nonostante l’addio, gli ha messo a disposizione strutture e staff medico. Un segnale di stima profonda per un giocatore che, al netto dell’età e degli infortuni, resta un simbolo.

UN ULTIMO GIRO DI GIOSTRA

«Ho ancora molto da dare», ha dichiarato Antonio. «Devo dimostrare qualcosa per dimostrare che posso tornare». Una frase che è tutto un programma. Non solo orgoglio, ma anche consapevolezza. A 35 anni, con un Mondiale alle porte, questa potrebbe essere l’ultima chiamata. Il talento c’è, la voglia pure. Resta solo da capire chi sarà disposto a scommettere su un giocatore che ha sempre vissuto fuori dagli schemi, e che adesso cerca l’ultima sfida per entrare nella storia della sua Nazionale.

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