I Blues battono anche il Djurgarden al ritorno e diventano il primo club a raggiungere tutte e tre le finali UEFA. A Breslavia sarà sfida al Betis il 28 maggio.
Non era questo l’obiettivo stagionale del Chelsea, partito per tornare in Champions, ma precipitato presto nella realtà della Conference League. Tuttavia, il club ha deciso di onorare la competizione nel migliore dei modi, affidandosi all’esperienza europea di Enzo Maresca e al talento di una rosa che, nonostante la giovane età media, ha un valore di mercato superiore a molte squadre di Champions.
L’eliminazione del Legia Varsavia con un doppio 3-0 ha confermato la superiorità tecnica, mentre in semifinale contro il Djurgarden è bastato ieri sera un 1-0 casalingo e un 1-4 in Svezia per blindare il pass per la finale.
MAI IN DISCUSSIONE: DJURGARDEN DOMATO IN DUE ATTI
All’andata, in Svezia, il Chelsea aveva già ipotecato la qualificazione con un netto 4-1, frutto di una prestazione travolgente. Al ritorno, davanti al pubblico di Stamford Bridge, la squadra di Maresca ha confermato la sua superiorità gestendo il possesso e concedendo poco o nulla agli avversari. Il sigillo del match porta la firma di Kiernan Dewsbury-Hall, abile a infilarsi tra le linee e battere il portiere ospite col mancino dopo un perfetto filtrante di George.
LA VERA EUROPA DEL CALCIO: MERITOCRAZIA E INCLUSIONE NELLA UEFA CONFERENCE LEAGUE
La UEFA Conference League incarna l’autentico spirito del calcio europeo: una competizione meritocratica, aperta a tutte le federazioni affiliate, dove anche i club dei cosiddetti “campionati minori” hanno la possibilità concreta di emergere. È qui che le squadre campioni delle loro nazioni, spesso escluse dai grandi palcoscenici, trovano finalmente spazio per competere e farsi conoscere. Dalle sorprese delle Isole Faroe alle favole dei club georgiani, ogni edizione regala imprese che arricchiscono il racconto calcistico del continente.
A confermare il prestigio crescente del torneo è anche la partecipazione del Chelsea, una delle potenze storiche d’Europa, che in questa stagione ha accettato la sfida della Conference con serietà e rispetto, fino a raggiungere la finale. Un torneo dove contano i risultati, non il nome: questa è la vera forza della Conference League.
IL CHELSEA FA LA STORIA
Il tecnico italiano Enzo Maresca, alla prima stagione europea da allenatore, ha saputo trasformare una rosa giovane e talentuosa in una macchina competitiva. Sotto la sua guida, i Blues hanno ritrovato compattezza, equilibrio e cinismo. La qualificazione in finale non è solo un risultato sportivo, ma un traguardo storico:
🔵 Primo club di sempre a raggiungere la finale in tutte e tre le competizioni UEFA
🏆 Champions League (ultima nel 2021, vinta)
🏆 Europa League (ultima nel 2019, vinta)
🏆 Conference League (prima finale nel 2025)
UN TITOLO PER RIPARTIRE
Per il Chelsea, vincere la Conference League rappresenta molto più di una semplice coppa:
È il primo trofeo europeo dopo l’addio di Abramovich;
È un segnale di ripartenza per una squadra in cerca di identità;
È un trampolino per tornare a sedersi stabilmente nel salotto buono del calcio europeo.
Una vittoria contro il Betis – che ha già compiuto la sua impresa eliminando la Fiorentina ai supplementari – significherebbe archiviare definitivamente un biennio deludente e rilanciare le ambizioni dei Blues.

LE STELLE DEL CHELSEA 2024-25: TALENTO GIOVANE E LEADERSHIP EUROPEA
Il Chelsea ha messo in mostra un mix esplosivo di qualità, gioventù e concretezza, guidato dalla mano sapiente di Maresca. Cole Palmer è stato il simbolo del nuovo corso: 15 gol e 11 assist lo hanno reso il giocatore più decisivo della rosa, un vero faro nella trequarti. Al suo fianco, Moisés Caicedo ha dettato i ritmi a centrocampo con dinamismo e intelligenza tattica, tanto da essere eletto miglior giocatore dell’anno dai tifosi. Completa il trio delle stelle Enzo Fernández, che con la sua visione di gioco e la precisione nei passaggi ha garantito equilibrio tra i reparti. Un Chelsea giovane, ma già maturo, pronto a giocarsi tutto nella finale di Conference League.
UNA FINALE DI STILI DIVERSI
Il Chelsea affronterà il Betis Siviglia il 28 maggio 2025, nella suggestiva cornice dello Stadion Miejski di Breslavia (Polonia). Gli spagnoli hanno eliminato la Fiorentina ai tempi supplementari, dimostrando grinta e qualità.
Sarà una sfida tra due filosofie calcistiche differenti:
Il palleggio verticale e fisico del Chelsea, con velocità e intensità;
Il possesso palla e l’estro del Betis, con il gioco tecnico andaluso marchiato a fuoco da Manuel Pellegrini.
Una finale inedita, ma affascinante. Una sfida da seguire fino all’ultimo minuto.