Dal Manchester City al declino del River Plate, ecco un’analisi dettagliata su tutte le avversarie di Inter e Juventus nei rispettivi gironi del Mondiale per Club 2025.
Il conto alla rovescia è cominciato. Il Mondiale per Club 2025 si avvicina e, con esso, l’occasione per Inter e Juventus di sfidare il meglio del calcio globale. Entrambe inserite in gironi complicati, ma non proibitivi, le due italiane si preparano ad affrontare rivali con storie e ambizioni molto diverse. Ecco l’analisi completa delle sei avversarie nei Gruppi E (Inter) e G (Juventus).
GRUPPO E – L’INTER TRA GLORIA SUDAMERICANA E INSIDIE ASIATICHE
River Plate (ARG) – Il tramonto di un’era gloriosa
Un nome che incute rispetto a prescindere. Il River Plate arriva al Mondiale per Club con il prestigio dei suoi due titoli Libertadores recenti e di una generazione d’oro guidata per anni da Marcelo Gallardo. Il “Muñeco” ha lasciato un’impronta indelebile a Buenos Aires, ma il suo ciclo è ormai alle spalle. L’attuale squadra, priva di slancio e già fuori dalla Libertadores, si affida al talento di Franco Mastantuono, classe 2007, già nel mirino di Real Madrid e PSG. Davanti, occhio all’ex Inter Colidio, al fianco di Borja o Solari. Il River sogna il titolo che gli è sfuggito due volte: nel 2015 contro il Barcellona e nel 2018 dopo l’incredibile eliminazione ai rigori per mano dell’Al Ain.
Monterrey (MEX) – Esperienza e sangue europeo
I messicani del Monterrey arrivano carichi dopo un buon cammino nel campionato nazionale. In panchina c’è Martin Demichelis, ex River e discepolo di Guardiola, che ha dato un’impronta chiara alla squadra. Il 4-4-2 è robusto e tecnico, con una rosa composta da nomi ben noti: Sergio Canales, Jesús “Tecatito” Corona, Lucas Ocampos e Oliver Torres. Tanti ex di Liga e Serie A che garantiscono qualità ed esperienza. L’Inter dovrà fare attenzione all’organizzazione e all’intensità dei Rayados.
Urawa Red Diamonds (JPN) – Il grande ritorno non convince
Veterani del Mondiale per Club (con più partecipazioni dal 2005 in poi), i giapponesi dell’Urawa Red non attraversano un buon momento. Dopo la vittoria della Champions asiatica nel 2023, sono scivolati al 12° posto nella J-League e non si sono qualificati per l’edizione 2024. L’allenatore è il polacco Maciej Skorza, che punta su un 4-2-3-1 con il brasiliano Thiago Santana davanti, supportato da Linssen, Watanabe e Haraguchi. In mezzo al campo, l’esperienza di Gustafson, vecchia conoscenza del calcio italiano, sarà centrale.
GRUPPO G – LA JUVENTUS TRA I GIGANTI DEL CITY E LE AMBIZIONI ARABE
Manchester City (ENG) – Il colosso europeo a caccia dell’unico trofeo mancante
Il curriculum parla da solo: Guardiola guida una delle squadre più forti del mondo. E se è vero che il City ha vissuto qualche passaggio a vuoto in stagione, al Mondiale per Club si presenterà al completo, con il rientro di Rodri e l’arrivo del talento argentino Claudio Echeverri. Con Haaland e Foden in attacco, Dias e Stones in difesa, i Citizens sono tra i favoriti assoluti per sollevare un trofeo che ancora manca nella bacheca del tecnico catalano.
Wydad Casablanca (MAR) – Il club più titolato del Marocco
Il Wydad è stato campione d’Africa nel 2022 ma oggi attraversa una fase di transizione. Guidati da Rhulani Mokwena, giovane e promettente tecnico sudafricano, i marocchini sono lontani dalla vetta in campionato. In attacco, però, possono contare su due nomi di esperienza: Pedrinho, ex Corinthians, è il trequartista di qualità.
Al Ain (UAE) – Jardim per un nuovo sogno
Attenzione agli emiratini. L’Al Ain ha già fatto la storia nel 2018, eliminando proprio il River Plate e raggiungendo una finale Mondiale (poi persa contro il Real Madrid). Oggi sono allenati da Leonardo Jardim, ex tecnico del Monaco semifinalista in Champions 2017. Il 4-2-3-1 della squadra araba poggia sul bomber togolese Kodjo Laba, sul difensore portoghese Cardoso e su Gino Infantino, giovane argentino in prestito dalla Fiorentina.
INTER E JUVE, SERVE LA VERSIONE MIGLIORE
I due gruppi sono impegnativi ma non proibitivi. L’Inter sembra avere un girone più equilibrato, con il solo River potenzialmente in grado di impensierire. La Juventus, invece, avrà il banco di prova più duro contro il City, ma potrebbe sfruttare il calo di rendimento di Wydad e Al Ain per centrare gli ottavi. Per entrambe, l’obiettivo è passare il turno e, chissà, incrociarsi in uno storico derby d’Italia a stelle e strisce.