Dalla periferia del calcio mondiale a una sfida storica contro Kane e compagni: l’Auckland City rappresenta l’essenza del sogno sportivo.
In Nuova Zelanda, dove la palla ovale è sacra e il rugby una religione, c’è una piccola squadra nata nel 2004 che ha costruito una leggenda: l’Auckland City FC. Un club semiprofessionista che, contro ogni logica e pronostico, sarà protagonista per l’undicesima volta nella storia del Mondiale per Club FIFA. Nessuno ne ha giocate più di loro, nemmeno il Real Madrid.
Eppure, nessuno dei suoi calciatori vive davvero di calcio. Il vice capitano Adam Mitchell fa l’agente immobiliare e pubblica annunci tra una partita e l’altra. Nella rosa allenata dallo spagnolo Albert Riera si trovano barbieri, attrezzisti e magazzinieri. Gente normale con un sogno straordinario: sfidare club da miliardi di euro come il Bayern Monaco.
L’IMPRESA DEL 2014: A UN PASSO DAL REAL
L’apice della loro storia? Marocco, 2014. Partiti dal turno preliminare, eliminarono i padroni di casa del Moghreb Tétouan ai rigori, poi l’ES Sétif e infine sfiorarono la clamorosa finale col Real Madrid. Il sogno si infranse solo ai supplementari contro il San Lorenzo del “Papa argentino”, fresco di insediamento a Roma. Ma la favola proseguì con la vittoria ai rigori sul Cruz Azul nella finale per il terzo posto.
VALORE DI MERCATO? 158 MILA EURO A GIOCATORE
La rosa attuale è valutata circa 4,5 milioni di euro, meno della clausola di un primavera del Chelsea. Il valore medio per calciatore è di 158mila euro. Il club con la rosa più costosa del torneo? Il Manchester City, con 1,33 miliardi. Il confronto è impietoso, ma non è lì che si misura il cuore di chi scende in campo.
Secondo l’Opta Power Ranking, l’Auckland è la squadra numero 4.948 al mondo (indice 55.0). L’esordio sarà contro il Bayern Monaco, sesto nel mondo con un punteggio di 97.2. A completare il girone ci sono anche Benfica (24°) e Boca Juniors (131°). Un Everest da scalare.
TRA FOLKLORE E PASSIONE: IN CAMPO, PERCHÉ CI CREDONO
“Rappresentiamo il 99% delle squadre di club dilettantistiche del mondo” ha dichiarato il dg Gordon Watson. Loro ci saranno, con quaranta o cinquanta tifosi al seguito: un esercito piccolo, ma rumoroso. Per assistere al sogno servono venti ore di volo e tanta fede.
Al Kiwitea Street, casa del club, ci sono anche sciarpe di Lazio, Werder Brema, Wimbledon, Dinamo Zagabria. Prima del match, una birra è d’obbligo. Un piccolo rito, in uno stadio che raramente supera i mille spettatori.
IL NOME DA TENERE D’OCCHIO: RYAN DE VRIES
Nel cuore dell’attacco ci sarà Ryan De Vries, classe 1991, autore di 89 gol e 44 assist in 200 partite con l’Auckland. La sua esperienza europea è limitata a un preliminare di Conference League con gli irlandesi dello Sligo Rovers, ma nei suoi occhi brilla ancora quella sfida contro i giganti del 2014.
In un mondo dove i bilanci valgono più delle favole, l’Auckland City ricorda a tutti cosa significa davvero giocare per amore dello sport. E quando scenderanno in campo contro il Bayern, con i loro lavori dalle 9 alle 17, sarà l’essenza del calcio puro a sfidare la macchina perfetta. Sognare non costa nulla. Ma a volte, può valere più di tutto.