Gosens illude con una doppietta, ma il Betis segna con Antony e colpisce ai supplementari con Ezzalzouli. La Viola esce tra gli applausi, ma con tanto rammarico: niente terza finale consecutiva.
Il match parte su ritmi elevati, con il Betis più intraprendente. Al 30’ Antony apre le marcature con una splendida punizione che fulmina De Gea. La reazione della Fiorentina è rabbiosa e immediata: Gosens pareggia i conti al 34’ con un preciso colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Il Franchi esplode e trascina la squadra di Palladino, che al 42’ completa la rimonta ancora con Gosens, ancora di testa, ancora su palla inattiva. È 2-1, e la Viola è virtualmente qualificata.
RIPRESA EQUILIBRATA, POI L’AMAREZZA DEI SUPPLEMENTARI
Nel secondo tempo la partita cambia volto: stanchezza e paura prendono il sopravvento. Il Betis gestisce con ordine, la Fiorentina tiene ma fatica a trovare varchi. I cambi non portano l’energia sperata: Gudmundsson e Kean deludono, Adli è il peggiore in campo.
Si va ai supplementari, dove l’episodio chiave arriva al 97’: Abde Ezzalzouli, approfittando di una disattenzione della retroguardia viola, punisce con un sinistro che si insacca sul primo palo. È il 2-2 che manda il Betis in finale (4-3 complessivo tra andata e ritorno).
GOSENS SUPER, MA NON BASTA: I MIGLIORI E I PEGGIORI
Il migliore in campo è senza dubbio Robin Gosens, autore di una doppietta e autentico trascinatore. Bene anche Dodò e Ranieri, mentre deludono Kean, Gudmundsson e soprattutto Adli, mai in partita. La Fiorentina ha provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma non è bastato.
CONFERENCE, LA FINALE SARÀ BETIS-CHELSEA
Il Betis vola alla prima finale europea della sua storia e sfiderà il Chelsea, che ha eliminato il Legia Varsavia con un doppio successo netto. La finale si giocherà il 28 maggio 2025, sede ancora da ufficializzare.
UNA DELUSIONE CHE NON CANCELLA IL PERCORSO
Per la Fiorentina di Palladino resta la delusione per un traguardo sfumato sul più bello, ma anche la consapevolezza di aver costruito un ciclo europeo importante. Tre semifinali consecutive in Conference League non sono un caso: adesso la sfida sarà ripartire con rinnovata ambizione, cercando quella continuità che il tecnico invoca da settimane.
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