Il sorteggio dei gironi del Mondiale 2026 si terrà il 5 dicembre a Washington: 42 squadre già qualificate, fasce definite e una procedura tennistica che stabilirà i 12 gruppi. L’Italia, ancora in corsa attraverso i playoff di marzo, conoscerà comunque il potenziale girone in vista della rassegna in USA, Messico e Canada.
L’appuntamento è fissato: venerdì 5 dicembre, ore 18 italiane, il calcio mondiale si ferma per scoprire la composizione dei gironi dei Mondiali 2026, la prima Coppa del Mondo a 48 squadre, ospitata da Stati Uniti, Messico e Canada. La cornice scelta per il sorteggio è quella elegante di Washington, al John F. Kennedy Center for the Performing Arts, dove saranno svelati i 12 gironi da quattro nazionali ciascuno.
Sarà un evento cruciale per 42 squadre già qualificate… e anche per chi ancora non ha la certezza del biglietto, come l’Italia. Gli Azzurri infatti parteciperanno al sorteggio pur non essendo ancora qualificati, perché la FIFA ha deciso di includere anche le nazionali che usciranno dai playoff europei e dal playoff interzona. Un dettaglio che aggiunge tensione, speranza e un pizzico di scaramanzia.
L’Italia al sorteggio, ma tutto dipenderà da marzo
La Nazionale di Gennaro Gattuso conoscerà il potenziale girone mondiale, ma prima dovrà guadagnarsi il diritto di partecipare attraverso la via più complicata: i playoff UEFA di marzo.
Questo il percorso degli Azzurri:
26 marzo – Semifinale: Italia vs Irlanda del Nord, in casa
31 marzo – Finale playoff: Galles o Bosnia ed Erzegovina vs Italia, in trasferta
Solo superando entrambe le sfide l’Italia potrà volare in Nord America e rendere effettivo il girone che l’urna di Washington le assegnerà.
Come funziona il sorteggio: la procedura “tennistica”
Il sorteggio non sarà casuale: la FIFA ha adottato una struttura che ricorda molto quella di un tabellone di tennis, per evitare che le nazionali più forti si incrocino prematuramente.
Si parte dalla prima fascia, occupata dai tre Paesi ospitanti – Messico nel Gruppo A, Canada nel B e USA nel D – e dalle nove squadre più alte nel ranking FIFA. Da lì in avanti, si procederà con un sistema bilanciato:
Spagna e Argentina non potranno finire nello stesso lato del tabellone,
stessa regola per Francia e Inghilterra,
e così via per tutte le teste di serie.
Una scelta che mira a preservare gli incroci spettacolari per la seconda fase e, soprattutto, per le fasi finali.
Per le fasce 2, 3 e 4, invece, la posizione di ogni squadra all’interno del girone sarà definita da uno schema FIFA fisso, che assegna slot diversi a seconda dell’urna estratta.
I vincoli del sorteggio
La FIFA ha imposto alcune regole precise per garantire la varietà geografica nei gruppi:
Mai più di una squadra della stessa confederazione in un singolo girone.
Unica eccezione: l’Europa, che con 16 nazionali può averne due nello stesso raggruppamento.
I due posti provenienti dal playoff interzona seguiranno il vincolo di confederazione di tutte le squadre coinvolte nel percorso.
In sintesi, nessuno potrà ritrovarsi al Mondiale con rivali già affrontati costantemente nelle qualificazioni.
Le fasce del sorteggio: l’Italia in quarta
La FIFA ha già stabilito le quattro fasce da 12 nazionali ciascuna. In caso di qualificazione, l’Italia entrerà di diritto in quarta fascia, insieme a squadre emergenti e alle vincitrici dei vari playoff.
Questa condizione renderà quasi certamente il girone azzurro piuttosto impegnativo: pescando dalla quarta urna, l’Italia potrà incrociare una big della prima fascia, una nazionale solida della seconda e un’avversaria ostica della terza.
Le combinazioni ipotetiche parlano da sole:
un girone “di ferro” potrebbe essere Argentina – Marocco – Norvegia – Italia,
mentre uno scenario molto più benevolo vedrebbe Canada – Australia – Sudafrica – Italia.
Ma tutto dipenderà dal campo: prima di parlare di sorteggio, servirà vincere a marzo.
Cosa succede dopo il sorteggio
Il giorno successivo, sabato 6 dicembre, la FIFA pubblicherà il calendario completo delle partite, con stadi, orari e distribuzione geografica delle gare. L’attesa sarà enorme: con 12 gironi da quattro squadre, il Mondiale 2026 sarà il torneo più grande e complesso di sempre.
Gli appassionati scopriranno non solo le sfide principali, ma anche in quali città giocheranno le loro nazionali.
Dalle iconiche metropoli statunitensi alle storiche arene messicane e agli impianti modernissimi del Canada, ogni combinazione di gruppo promette un Mondiale ricco di storie, viaggi e rivalità inedite.
Un sorteggio che vale un anno di destino
Il sorteggio di Washington non sarà una semplice cerimonia. È un crocevia in cui si incrociano attese, speranze e strategie di 48 nazionali. Per l’Italia, sarà un momento sospeso: conoscere il potenziale futuro mondiale mentre il destino si gioca altrove, nei playoff di fine marzo.
Un girone possibile, sì. Un Mondiale ancora da conquistare.
Ma la strada per tornare a vivere un Mondiale è già tracciata, e tutto passa da Washington, 5 dicembre ore 18. Da lì inizierà il percorso che porterà il calcio mondiale a scrivere un nuovo capitolo della propria storia.
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