Il conflitto tra Israele e Iran travolge anche lo sport: Mehdi Taremi non potrà raggiungere i compagni negli Stati Uniti per il Mondiale per Club. A causa della chiusura dello spazio aereo, l’attaccante nerazzurro resta bloccato a Teheran, in un clima di crescente tensione internazionale.
Giorni drammatici per il Medio Oriente. La situazione tra Israele e Iran si è aggravata in modo repentino, portando a un’escalation militare che ha coinvolto anche le dinamiche civili e sportive. Dopo i raid israeliani contro obiettivi strategici iraniani – tra siti nucleari e basi militari – la risposta di Teheran non si è fatta attendere: un fitto lancio di missili ha colpito Tel Aviv e Gerusalemme, facendo scattare lo stato d’emergenza in tutta l’area.
Tra i settori colpiti anche quello sportivo, in un intreccio tragico tra cronaca e calcio. Mehdi Taremi, attaccante dell’Inter e simbolo del calcio iraniano, è rimasto bloccato a Teheran proprio nel momento in cui avrebbe dovuto raggiungere i suoi nuovi compagni nerazzurri negli Stati Uniti, dove l’Inter è attesa per il debutto nel nuovo formato del Mondiale per Club FIFA.
AEROPORTI CHIUSI, SPAZIO AEREO BLOCCATO: TAREMI NON PARTE
Tutti gli aeroporti in Iran risultano attualmente chiusi, mentre lo spazio aereo del Paese è sotto severo controllo per motivi di sicurezza. Il club nerazzurro ha confermato la situazione, precisando di essere in costante contatto con il giocatore, ma le possibilità di rientro – anche via terra – sono state scartate per l’elevato rischio.
A oggi, Mehdi Taremi non potrà quindi essere presente al Mondiale per Club 2025, un’assenza pesante dal punto di vista tecnico e simbolico per la squadra di Cristian Chivu, che puntava sulla sua esperienza internazionale.
IL DOLORE DEGLI ATLETI IRANIANI
Ma non è solo il calcio a fare i conti con la guerra. Le immagini strazianti dei pallavolisti iraniani, in lacrime dopo la sconfitta contro gli Stati Uniti nella Volleyball Nations League disputata in Brasile, raccontano tutta la drammaticità di questi giorni. Proprio alla fine della partita, i giocatori sono stati raggiunti dalle notizie provenienti da casa: è scoppiata la guerra.