Lassù a Belfast: Crusaders FC, i figli delle crociate

Rossoneri come il Milan, con elmetto e scudo sullo stemma. E quell’incrocio in Coppa dei Campioni con il grande Liverpool.

di Stefano Ravaglia

Belfast, Nord Irlanda. La visitai in una domenica d’estate di qualche anno fa. Pareva spettrale, forse perché il giorno della settimana non era proprio propizio. Nessuno in giro, e quei pochi, avevano lo sguardo torvo, all’ingresso di un pub. Non esattamente un posto dove far baldoria. Il Titanic fu creato qui, George Best è impresso su molti dei murales che decorano la città, e per i quali si organizzano anche dei tour guidati in taxi.

Al 182 di North Queen Street, una delle arterie principali della città a due passi dal molo, pare si fosse tenuta una riunione importante in un non meglio specificato giorno del 1898. In quella via abitava Thomas Palmer, uno dei fondatori, che, riunito insieme ad altri compagni, scelse il nome “Crusaders” in onore delle guerre religiose combattute tra l’undicesimo e il tredicesimo secolo, perché il club potesse avere un nome di risonanza planetaria. Maglie rossonere, e uno stadio, lo “Seaview” che significa “vista sul mare”.

È la casa del club dal 1921, quando fu inaugurato alla presenza di William Grant, fervido politico unionista. Tremila e trecento posti e il primo terreno artificiale nel campionato nordirlandese, steso nel 2009. Ammesso nella Irish Intermediate League nel 1921, proprio alla vigilia della indipendenza dell’Eire, il club collezionò immediatamente una sequela di successi almeno per due decenni, vincendo quel campionato per 9 volte dal 1922 al 1949 e portando a casa anche la Irish McElroy Cup, un torneo in vigore sino al 1954 quando la Irish Intermediate League fu sostituita dalla Irish B Division. Il primo titolo di Irish League arriva nel 1973, replicato tre anni più tardi.

E proprio nel 1976, al primo turno di Coppa dei Campioni, i Crusaders incrociano niente meno che il Liverpool. Che insegue ancora il primo alloro nella massima competizione continentale, dopo aver vinto due coppe Uefa. Ad Anfield, il 14 settembre, il Liverpool vince 2-0, con un rigore di Phil Neal e il gol di Toshack nella ripresa.

Bob Paisley sarà perentorio con i nordirlandesi:

“Credo abbiano ricevuto l’ordine di non muoversi dalla propria area di rigore. Abbiamo fatto moltissima fatica a trovare spazi. Se qualcuno dei nostri ragazzi si fosse seduto a metà campo a leggere il ‘Liverpool Echo’ non sarebbero venuti fuori dall’area ugualmente”.

Nel nord di Belfast, due settimane dopo, il punteggio è più rotondo: il Liverpool passa con Keegan al 34°, e la gara pare indirizzata su un’altra vittoria striminzita. Negli ultimi dieci minuti piove una grandinata sul Crusaders: Johnson (doppietta), McDermott e Heighway arrotondano sul 5-0. Il primo turno di una coppa europea, eguagliato in altre cinque occasioni, resterà il miglior risultato internazionale della squadra.

Mai il Crusaders ha avuto manager al di fuori dal Regno Unito e dall’Irlanda: Stephen Baxter, l’attuale tecnico, nato proprio a Belfast, è in carica addirittura dal 2005 e ha già stabilito il record di permanenza per un allenatore nella storia del club. La rivalità più accesa è con il Cliftonville, con il quale il Crusaders dà vita al derby del nord della città.

Naturalmente i troubles, i conflitti tra unionisti protestanti e indipendentisti cattolici, hanno coinvolto anche la città e le sue squadre: con un occhio gioco forza rivolto a Glasgow parteggiando per Celtic o Rangers, fioriscono anche qui delle compagini che mappano i destini calcistici di Belfast come il Linfield, il disciolto Belfast Celtic e il Donegal City, quest’ultimo dai colori sociali bianco e verde come i lontani parenti scozzesi, e il Glentoran, zona est della città. Lo “Seaview” dista infatti solo un chilometro e mezzo dal “Solitude”, l’impianto dei rivali con i quali, negli anni di lotta, scoppiarono diversi incidenti prima e dopo le partite.

Sono 7 in totale i campionati del Nord Irlanda in bacheca per i Crues, che detengono il trofeo avendo vinto l’ultimo titolo nel 2018, impreziosite da due coppe di Lega nel 1997 e nel 2012.

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