Aurelio De Laurentiis
De Laurentiis non vuole sentir parlare di scudetto, almeno per ora: cosa ha scritto il patron del Napoli su X - Credit Instagram Aurelio De Laurentiis (Lanotiziasportiva.com)

Amarcord Napoli: i 10 acquisti più costosi dell’era pre-De Laurentiis

Non mancano sorprese in questa top 10 e, a scanso di equivoci, tutti i dati relativi ai costi dei trasferimenti convertiti dalle vecchie lire negli attuali euro sono stati presi dal sito trasfermarkt.it. Non vi aspettate Maradona in prima posizione, ma non mancano nemmeno gli assenti illustri. Scopriamo insieme quali sono gli acquisti più costosi del Napoli nell’era pre-De Laurentiis.

Dal basso verso l’alto

La classifica partirà dall’ultima posizione, la decima, a salire fino a svelare la prima e subito troviamo le prime sorprese.

  • Ad aprire la classifica dal basso, nella decima posizione, troviamo José Luis Calderon: vera e propria meteora della storia del Napoli, è ricordato soprattutto per un gol segnato contro il Boca Juniors da 48 metri nel 1998, quando vestiva la maglia dell’Independiente. Proprio dal club argentino venne acquistato dal Napoli per 7,5 miliardi di lire, circa 3,87 milioni di euro di oggi, ma tra le fila dei partenopei non lascerà nessun ricordo: 6 presenze nella stagione 1997/1998 e 0 gol. Venne rispedito al mittente per 2 miliardi di lire;
  • Massimo Crippa
    Fonte: profilo Instagram old_football_world

    Al nono posto troviamo Massimo Crippa: centrocampista classe 1965, sarà un componente fondamentale del centrocampo azzurro che avrebbe dominato in Italia e in Europa tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta. Acquistato dal Napoli per la stagione 1988/1989 dal Torino, in azzurro vincerà un campionato italiano, una Supercoppa italiana e una Coppa Uefa. Nel 1993 si trasferisce al Parma, dove fa in tempo a vincere un’altra Coppa Uefa e anche una Supercoppa Uefa, segnando il gol del decisivo 2-0 contro il Milan nella finale di ritorno che segna il trionfo dei ducali. Il costo del cartellino in lire era di 7,6 miliardi di lire, circa 3,93 milioni in euro oggi;

  • All’ottavo posto troviamo Fabio Rossitto: centrocampista di talento dell’Udinese, si impone in maglia friulana esordendo in Serie A a 18 anni e diventando ben presto il perno della mediana bianconera. Ceduto al Napoli, vi rimarrà due stagioni, dal 1997 al 1999, assistendo all’inizio della fine dell’epoca d’oro dei partenopei: nella stagione 1997/1998 il Napoli retrocedette in Serie B dopo trentatré anni, tornando in massima serie solo nella stagione 1999/2000. Rossitto, però, era già emigrato verso lidi più felici: alla Fiorentina, dove alzò la Coppa Italia nella stagione 2000/2001.Il valore in euro del suo trasferimento al Napoli è di 4 milioni di euro attuali;
  • Salvatore BagniAl settimo posto c’è Salvatore Bagni: grintoso centrocampista classe 1956, con un passato da ala, venne acquistato dal Napoli nella stagione in cui all’ombra del Vesuvio arrivò Diego Armando Maradona. Bagni venne chiamato a rinforzare il centrocampo partenopeo, mettendo a disposizione dei compagni le sue doti da interditore e aiutare nella costruzione del gioco. Protagonista del primo storico scudetto del Napoli, il rapporto con i partenopei si chiuse con la perdita dello scudetto nella stagione 1987/1988, lasciando comunque un buon ricordo tra i tifosi azzurri. Nel suo palmares con i partenopei anche una Coppa Italia. Il Napoli lo pagò 5,30 milioni di euro attuali per prelevarlo dall’Inter.

Dal sesto al quarto posto

Ci avviciniamo al podio e ai suoi piedi troviamo una sorpresa inaspettata.

  • Al sesto posto troviamo Benny Carbone: talentuoso attaccante dalla tecnica raffinata, ma dal rendimento altalenante, al Napoli disputa 29 partite in campionato condite da 5 gol, a cui si aggiungono 5 partite e 3 gol in Coppa Uefa con indosso la maglia numero 10, orfana di Maradona. Arrivato al Napoli dalla Roma, nell’affare che porta in giallorosso Daniel Fonseca, resta all’ombra del Vesuvio solo una stagione, 1994/1995, per poi essere acquistato dall’Inter. Con l’attuale moneta, il costo del suo cartellino sarebbe di circa 6 milioni;
  • Al quinto posto c’è José Luis Vidigal: la carriera del centrocampista portoghese al Napoli iniziò in salita, con un infortunio in nazionale che lo tenne fuori tutta la stagione 2000/2001. Rientrato con i partenopei retrocessi di nuovo in Serie B, riuscì a imporsi e raccogliere 91 presenze condite da 8 gol tra Serie A, cadetteria e Coppa Italia, fino alla cessione al Livorno. Acquistato dallo Sporting Lisbona, il costo del suo cartellino in euro è di 6,5 milioni;
  • Quartieri spagnoli Napoli
    Foto di Simona Ianuale

    Al quarto posto troviamo Diego Armando Maradona: il giocatore più forte nella storia del Napoli, principale responsabile dei successi dell’era Ferlaino, l’argentino si trova un gradino sotto il podio. Bambino prodigio, si impone prima in Argentina con la maglia dell’Argentinos Juniors prima e del Boca Juniors dopo e poi in Europa con quella del Napoli, dove arriverà nell’estate del 1984 accolto come un Messia. Con i partenopei rimarrà fino al 1991, vincendo due Scudetti, una Coppa Uefa, una Supercoppa italiana e una Coppa Italia. Entrato nella cultura di massa come il “Dio del calcio“, vanta una vera e propria chiesa a suo nome (Iglesia Maradoniana) e fedeli in tutto il mondo, che lo celebrano negli anniversari più importanti come il compleanno, la vittoria contro l’Inghilterra e il giorno della morte. Venne acquistato dal Barcellona per la cifra record di 13 miliardi e mezzo di lire, oggi circa 7 milioni di euro.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE–> Il derby ieri e oggi: cosa è cambiato e cosa è rimasto

Il podio

Le prime tre posizioni sono praticamente una sorpresa inaspettata.

  • La medaglia di bronzo va a David Sesa: talentuoso giocatore svizzero di origini italiane, si trasferisce al Napoli dopo 2 buone stagioni al Lecce. I partenopei lo acquistano per 18 miliardi di lire, risultando uno dei fiori all’occhiello della campagna acquisti della stagione 2000/2001, quella che segna il ritorno in massima serie della squadra campana. Tuttavia, a causa di una serie di infortuni e un cambio allenatore da Mondonico a Zeman, Sesa non lascerà mai il segno e si rivelerà una grossa delusione, con appena 1 gol segnato in 16 presenze e la retrocessione in Serie B del Napoli. Il costo del suo cartellino con la moneta attuale è di 7,25 milioni circa.;
  • Medaglia d’argento per Claudio Husaín: centrocampista argentino classe 1974, venne acquistato nell’estate del 2000 dal River Plate ma, nonostante le 29 presenze in Serie A, non convinse la società, che lo rispedì al mittente in prestito dopo appena una stagione, fino a cederlo definitivamente nel 2003 al River Plate. Vera e propria meteora, finito anche lui nel calderone del disastroso Napoli post-Maradona, il suo cartellino attualmente vale 7,40 milioni di euro;
  • Daniel FonsecaLa medaglia d’oro e il podio se lo prende Daniel Fonseca: attaccante portoghese arrivato in Italia grazie al Cagliari, si trasferì al Napoli nell’estate del 1992, risultando uno dei migliori giocatori partenopei del post-Maradona. Autore di una cinquina in Coppa Uefa contro il Valencia, con la maglia azzurra segnò 31 gol in 58 presenze totali, prima di essere ceduto alla Roma nell’operazione che portò Benny Carbone al Napoli. Il suo cartellino in euro vale 7,75 milioni.

Esclusi eccellenti

Non mancano degli esclusi eccellenti. Tra questi, segnaliamo: Giovanni Francini, terzino molto abile sia in fase difensiva che offensiva, segnò il suo primo gol con i partenopei in un Roma-Napoli finito 1-1 con la sua squadra in 9 uomini; Careca, protagonista con Maradona e Giordano della Ma-Gi-Ca, è considerato uno dei più forti numeri 9 della storia del Napoli; Hans Jeppson, soprannominato ‘o banco ‘e Napule per il costo del cartellino, venne acquistato dal Napoli per la cifra record di 105 milioni di lire nel 1953 con un colpo di teatro del comandante Achille Lauro, che credeva di essersi così assicurato il giocatore capace di portare la squadra campana al successo nazionale.

di Simona Ianuale

A proposito di Simona Ianuale

Appassionata di calcio dall'età di 5 anni e tifosissima del Napoli, oltre al sogno di aprire una casa editrice, vorrei poter trasformare questa mia grande passione in un lavoro.