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Bayern Monaco e Montagne Verdi: “Il mio destino è di stare accanto a te”

Dal cuore della musica italiana agli spalti dell’Allianz Arena: la straordinaria storia di “Montagne Verdi”, il brano di Marcella Bella che ha conquistato il Bayern Monaco e i suoi tifosi.

Ci sono storie che sembrano incredibili, eppure accadono. Storie di intrecci tra sport e cultura, tra nazioni e sentimenti, tra passato e presente. E poi c’è la storia di “Montagne Verdi” di Marcella Bella che, cinquant’anni dopo la sua uscita, trova nuova vita sulle tribune dell’Allianz Arena, diventando il nuovo inno del Bayern Monaco.

Il Bayern non è solo una squadra di calcio. È un’istituzione, un colosso che ha segnato la storia del calcio mondiale. Con una bacheca stracolma di trofei nazionali e internazionali, il club bavarese ha saputo costruire un’identità solida, basata su disciplina, talento e spirito di appartenenza. Ma il Bayern è anche qualcosa di più di un insieme di campioni e trofei: è una comunità, un simbolo della città di Monaco, un legame che attraversa generazioni. Ogni scelta fatta dalla dirigenza, dai tifosi e dagli uomini che hanno fatto la storia di questo club non è mai casuale.

Così, quando il Bayern Monaco ha deciso di adottare un nuovo inno per celebrare il suo 125º anniversario, la scelta di “Montagne Verdi” non è stata dettata dal caso, ma da un messaggio profondo.

“MONTAGNE VERDI”: UNA CANZONE CHE PARLA A TUTTE LE GENERAZIONI

Lanciata nel 1972, “Montagne Verdi” è una delle canzoni più amate della musica italiana. Il brano, scritto da Gianni Bella e Giancarlo Bigazzi, divenne immediatamente un successo, con la voce inconfondibile di Marcella Bella che riuscì a toccare le corde dell’anima di milioni di persone. Il testo racconta la nostalgia dell’infanzia, la malinconia per ciò che è stato e non tornerà, ma anche la forza di guardare avanti nonostante la vita ci separi dalle certezze del passato. Questo contrasto tra memoria e futuro ha reso il brano un simbolo universale, capace di emozionare chiunque, indipendentemente dall’età o dalla nazionalità.

Curiosamente, “Montagne Verdi” inizialmente non era destinata a Marcella Bella: il brano era stato scritto per Mia Martini, ma quando i produttori sentirono la voce della giovane cantante siciliana, capirono subito che sarebbe stata lei a portarlo al successo. La sua interpretazione intensa e appassionata ha dato un’anima unica alla canzone, contribuendo a farla diventare una pietra miliare della musica italiana.

La canzone divenne un’icona non solo in Italia, ma anche all’estero. Fu tradotta e reinterpretata in diverse lingue, conquistando il pubblico anche fuori dai confini italiani. In Germania, in particolare, “Montagne Verdi” ha avuto un grande impatto, grazie alle versioni adattate per il pubblico tedesco e alla popolarità della musica melodica italiana negli anni ’70. Ma il legame con la Germania non si ferma qui: nel corso degli anni, “Montagne Verdi” è stata utilizzata in spot pubblicitari, film e persino in eventi sportivi. La sua melodia evocativa e il suo testo poetico hanno fatto sì che diventasse una sorta di colonna sonora della nostalgia, un brano che riporta alla mente ricordi e sogni.

Ecco perché la scelta del Bayern Monaco di adottarla come inno non è casuale: proprio come il club bavarese, questa canzone ha attraversato il tempo e le generazioni, rimanendo sempre attuale e capace di suscitare emozioni profonde.

PERCHE’ IL BAYERN MONACO HA SCELTO PROPRIO “MONTAGNE VERDI”?

In una città come Monaco di Baviera, situata ai piedi delle Alpi, l’idea di montagne verdi non è solo un concetto musicale, ma una realtà. Le montagne sono simbolo di resistenza, di solidità, di un paesaggio che muta con le stagioni ma resta un punto di riferimento per chi lo osserva da lontano. E il Bayern Monaco è proprio questo: una roccaforte del calcio mondiale, un club che cambia nel tempo, ma che resta sempre in cima.

Bayern Monaco
Fonte: profilo X Bayern Monaco

La scelta di “Montagne Verdi” è stata anche un omaggio alla storia e alla cultura musicale italiana, che in Germania gode di un’enorme popolarità. Il legame tra la canzone e i tifosi bavaresi è stato quasi immediato: il testo parla di ricordi, di radici e della forza di guardare avanti, sentimenti che ben si sposano con la mentalità del club e della sua tifoseria.

UN LEGAME CALCISTICO TRA GERMANIA E ITALIA

Nel corso degli anni, diversi calciatori italiani hanno vestito la maglia bavarese, lasciando un segno indelebile: Luca Toni, protagonista e capocannoniere in Bundesliga, Massimo Oddo, vincitore della Bundesliga nel 2009, e Ruggiero Rizzitelli, tra i primi italiani ad approdare in Baviera. Dall’altra parte, in Italia, sopratutto l’Inter ha visto tra le sue fila grandi campioni tedeschi arrivati dal Bayern che hanno segnato un’epoca, come Karl-Heinz Rummenigge, Lothar Matthäus e Andreas Brehme artefici del trionfo dello scudetto dei record del 1989 e della Coppa UEFA 1991.

E come dimenticare Giovanni Trapattoni?

L’allenatore italiano, amatissimo in Baviera, ha guidato il club con successo negli anni ‘90, conquistando un Meisterschale e una Coppa di Germania. Il suo celeberrimo sfogo contro Thomas Strunz è diventato leggenda, mostrando ancora una volta quanto il calcio possa unire culture e caratteri diversi.

IL DEBUTTO DEL NUOVO INNO: UN ALLIANZ IN ESTASI 

L’8 marzo 2025, l’Allianz Arena ribolliva di emozione. Non era solo una partita, non era solo una celebrazione: era la storia che si scriveva sotto gli occhi di 75.000 tifosi in un tripudio di biancorosso. Le luci dello stadio si abbassarono leggermente, lasciando spazio a un silenzio irreale, carico di attesa. Poi, lentamente, una melodia familiare cominciò a diffondersi nell’aria, accompagnata dal coro sempre più potente della Südkurve: “Immer vorwärts, FC Bayern!”.

E quando sul campo apparve Jonas Kaufmann, il celebre tenore e tifoso bavarese, il tempo sembrò fermarsi. La sua voce imponente si levò nel cuore dell’arena, intonando in italiano quel ritornello che aveva fatto emozionare generazioni: “Il mio destino è di stare accanto a te…”. Un brivido percorse le tribune, le sciarpe si alzarono all’unisono in un’onda biancorossa, e in quell’istante tutto il Bayern Monaco, dai veterani ai giovani tifosi, cantò come un’unica, immensa voce.

Le immagini storiche del club scorrevano sui maxi schermi, raccontando un secolo e un quarto di trionfi, sacrifici, sconfitte e risalite. Il pubblico era un fiume in piena, trasportato dall’emozione di un canto che, con il suo richiamo alla nostalgia e alla speranza, sembrava fatto apposta per incarnare lo spirito del club. Marcella Bella, dall’Italia, non riuscì a trattenere l’emozione: “Sapere che una mia canzone è diventata un simbolo per uno dei club più importanti del mondo è qualcosa di straordinario. Le emozioni non conoscono confini”.

E da quella notte magica, “Montagne Verdi” non è più solo un pezzo di storia della musica italiana: è il battito di un popolo, il grido di un’identità, la voce di un club che non smette mai di guardare avanti.

L’INNO DI UNA SQUADRA: IL CUORE PULSANTE DEI TIFOSI

Un inno non è mai solo una canzone. È un richiamo identitario, una promessa, un’emozione che si trasforma in suono. Per i tifosi, il canto che accompagna la loro squadra del cuore è un legame indissolubile con la storia, con il presente e con il futuro. Quando uno stadio intero si alza in piedi e intona le stesse parole, si crea un’energia collettiva capace di trascendere il tempo e lo spazio.

Nel calcio, gli inni rappresentano molto più di una semplice colonna sonora pre-partita: sono il simbolo della comunità che gravita attorno al club, un segno di appartenenza che si tramanda di generazione in generazione. Ogni squadra ha il proprio, un pezzo di musica che, al solo ascolto, fa battere il cuore più forte. E nel caso del Bayern Monaco, “Montagne Verdi” ha assunto questo ruolo, trasformandosi da una canzone di malinconia e speranza a un inno che accompagna le vittorie, le sconfitte, la passione di un popolo intero.

Quando un tifoso canta l’inno della sua squadra, lo fa con tutta l’anima. Non è un semplice gesto, è un rito collettivo che rafforza il senso di appartenenza e di unità. È per questo che il Bayern Monaco ha scelto una melodia che non solo suona bene, ma racconta una storia, evoca emozioni e rafforza l’identità del club. Perché il calcio, come la musica, è fatto di emozioni. E ogni grande squadra ha bisogno di una grande canzone che la rappresenti.

“Montagne Verdi”, oggi, è più di un brano storico: è l’eco di un popolo, la voce di un’epoca, l’urlo di una tifoseria che non smetterà mai di cantare. Sempre avanti, “Immer vorwärts FC Bayern”.

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.