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I fratelli in gol nella stessa partita

Dal Derby d’Italia dei Thuram alle magie degli Insigne, passando per i grandi incroci di famiglia del passato: quando il pallone e scrive storie che restano per sempre

Nel calcio le storie di fratelli hanno sempre avuto un fascino speciale. Cresciuti con lo stesso pallone, le stesse porte improvvisate in cortile e i sogni raccontati davanti alla TV, molti hanno percorso strade parallele fino ad arrivare a incrociarsi tra i professionisti. Ed è proprio lì, sui palcoscenici più prestigiosi, che il destino trasforma i legami di sangue in rivalità sportive. Non si tratta soltanto di un contrasto tra due giocatori: è una sfida che porta con sé la storia di una famiglia, i ricordi di infanzia, il peso delle aspettative e la voglia di non deludere.

Quando due fratelli si ritrovano su fronti opposti, la partita assume un valore diverso. È successo nei derby: da ad Avellaneda. Sono momenti che vanno oltre i tre punti in classifica, perché raccontano la doppia faccia dello stesso destino: uno stesso cognome diviso tra due maglie rivali.

E in rari casi il copione diventa ancora più incredibile: entrambi i fratelli finiscono sul tabellino marcatori nella stessa partita. Il calcio ci regala istantanee uniche in cui la gioia del gol si sdoppia, trasformandosi in una storia che resterà negli annali.

Thuram vs Thuram, il derby di famiglia all’Allianz

Sfida nella sfida nel big match andato in scena all’Allianz Stadium tra Juventus e Inter. Da un lato Marcus, simbolo nerazzurro, dall’altro Khephren, nuova anima bianconera. Entrambi a segno, entrambi di testa, in un 4-3 incredibile che ha consegnato alla Juve una vittoria dal sapore epico. Prima il vantaggio interista firmato Marcus, quasi senza esultare, poi la risposta immediata di Khephren, con i due fratelli che si sono scambiati battute e sorrisi coprendosi la bocca. Un abbraccio a distanza, in una notte che resterà negli annali.

Era dal 25 ottobre 2020 che due fratelli non segnavano nella stessa partita di Serie A: allora furono Lorenzo e Roberto Insigne, avversari in un Benevento-Napoli 1-2.

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Altri incroci in campo

I fratelli Inzaghi hanno scritto una lunga pagina di rivalità gentile tra Piacenza, Juventus, Lazio e Milan, con otto incroci da giocatori e oggi altre sfide da allenatori. I Baresi hanno trasformato il derby di Milano in un affare di famiglia, con 19 stracittadine tra Franco e Beppe: il cuore rossonero contro quello nerazzurro.

Non è mancata la sfida tra Sergej e Vanja Milinković-Savić, uno centrocampista goleador, l’altro portiere: quattro confronti in Serie A, senza mai un gol fraterno. I fratelli Hernandez, Theo e Lucas, si sono invece trovati di fronte in Champions League: un trionfo a testa, PSG e Milan a dividersi la gloria.

In Argentina i Milito hanno trasformato le sfide di Avellaneda in battaglie epiche: Diego con il Racing, Gabriel con l’Independiente. E ancora i Boateng, Kevin-Prince e Jerome, capaci di affrontarsi addirittura in due Mondiali diversi, simboli di un destino che li ha messi l’uno di fronte all’altro con le maglie di Ghana e Germania.

Ci sono poi i fratelli Alcántara, figli di Mazinho, cresciuti nel Barcellona e separati dalle scelte di nazionale: Rafinha col Brasile, Thiago con la Spagna. Un solo confronto diretto, ma dal peso enorme: la semifinale di Champions 2015 tra Barcellona e Bayern Monaco.

I Neville, colonne del Manchester United, hanno portato la rivalità persino in Premier League quando Phil ha scelto l’Everton, ritrovandosi di fronte all’inseparabile Gary. Infine i gemelli De Boer, che per una vita hanno condiviso maglie e traguardi, tranne due incroci giovanili Ajax-Twente che regalarono a Ronald il ricordo amaro di un 7-0.

Il destino scritto nelle radici

Il bello di queste storie è che ci ricordano come il calcio, a livello di club, non sia soltanto questione di tattica e risultati. È appartenenza, simbolo, tradizione familiare che si tramanda di padre in figlio o di fratello in fratello. È la fedeltà a una maglia che diventa pelle, oppure la scelta di percorrere strade diverse pur restando sotto gli stessi riflettori.

Così nascono rivalità che hanno fatto la storia: i Baresi divisi tra Milan e Inter, gli Inzaghi a segnare e sfidarsi tra Piacenza, Juventus, Lazio e Milan, i Milito nei caldi derby di Avellaneda. Ogni volta che due fratelli si sono trovati su fronti opposti, quel match ha avuto un sapore diverso, quasi ancestrale. Il risultato finale diventava solo un dettaglio: ciò che contava era l’orgoglio di portare avanti la propria identità di club, anche a costo di sfidare il proprio fratello.

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.