Oggi, nel mondo del pallone siamo abituati a vedere e sentire presidenti “freddi”, interessati più al bilancio che all’andamento della squadra, come chi nel corso degli ultimi anni, ha preferito retrocedere pur di mettere mano al tanto discusso “paracadute” piuttosto che rimanere un altro anno nella massima serie. Chi però ha vissuto a pieno il periodo d’oro della Serie A, a cavallo tra gli anni 90′ e l’inizio del 2000, sa che la situazione non è sempre stata così. Una “milanese” romana Altro che Pallotta -sempre più contestato dai tifosi-, Lotito -a cui la stessa sorte tocca ormai da anni- …
Leggi di piùSpagna-Malta 1983: un limone e dodici gol
La Spagna arrivò sino alla finale di Euro ’84. Si arrese alla Francia padrona di casa, ma a quel torneo si qualificò grazie a una rocambolesca goleada… di Stefano Ravaglia John Bonello, portiere della nazionale di Malta, era certo: “Nemmeno dei bambini potrebbero prendere dodici reti. E poi, se accade, come farò a tornare nel mio paese?”. A trentacinque anni di distanza è ancora ignoto come abbia fatto, ma se è ancora vivo, il classe 1958 che difendeva la porta della nazionale attualmente al numero 184 del ranking FIFA, vuol dire che alla fine l’ha superata. Perché il …
Leggi di piùUn quarto d’ora di celebrità: c’era una volta il Videoton FC
Coppa Uefa 1984-85: un bomber di nome Szabo, una marcia che pare quella di un trattore. Gli sconosciuti ungheresi prendono tutti a pallonate, ma poi devono arrendersi con onore davanti al grande Real. di Stefano Ravaglia La dura legge della sponsorizzazione. Prima una industria di proiettili da caccia, poi di materiale elettrico, oggi gas e petrolio. Se vi diciamo MOL Vidi (dove MOL è appunto il nome della azienda petrolifera Magyar Olaj- és Gázipari Nyrt) non vi verrà in mente nulla, e allora meglio chiamarla con il nome più celebre: Videoton FC. Nessun alloro internazionale, tre campionati ungheresi, di cui l’ultimo …
Leggi di piùAjax-Juventus, tutto iniziò dalla notte di Belgrado
Champions, Coppa Uefa e amichevoli (6-0 per la Juventus nel 1996), e l’ultimo trionfo bianconero a Roma ventitré anni fa. Una lunga storia quella tra lancieri e bianconeri, sin da quella sera dove Johnny Rep diede alla Juventus un grande dispiacere di Stefano Ravaglia Fu un bianconero ad alzare la coppa. Vestiva la maglia della Juventus e prese il trofeo tra le mani, sollevandolo al cielo. Peccato che il 30 maggio 1973 fu soltanto un’illusione: quel ragazzone dal capello lungo che sollevò la terza Coppa dei Campioni consecutiva dell’Ajax era Johan Crujiff, vestito della maglia avversaria per aver scambiato la …
Leggi di piùFabrizio Moro racconta Mauro Zarate
Ci sono calciatori che hanno fatto la storia, giocatori normali, contenti di svolgere il “compitino”, e altri che invece l’appuntamento con la storia lo hanno mancato per poco, a volte anche per via del destino che ha giocato loro brutti scherzi. Uno di questi appartenenti all’ultima categoria è Mauro Matias Zarate, attualmente in forza al Boca Juniors. Il calcio nel sangue Mauro Matias Zarate nasce a Buenos Aires, nella piccola frazione di Haedo. Al contrario di altri bambini nati in quelle zone, Mauro può permettersi il lusso di pensare esclusivamente al suo sogno di diventare calciatore: la sua infatti è …
Leggi di piùArchibald Hunter, il cacciatore di gol
Bocciato ad un provino con il Calthorpe, se lo prende l’Aston Villa. E diventa il capitano della prima Coppa d’Inghilterra dei “Villans”. Prima di sbattere nel suo tragico destino. di Stefano Ravaglia Un nome, una garanzia. Se ti chiami Archibald Hunter, stai sicuro che avrai successo. “Hunter”, cacciatore, nella traduzione dall’inglese. E “Archie”, cacciatore affamato lo era davvero. Ma prima di parlare di lui, occorre parlare di un altro Hunter, con lo stesso nome di battesimo, che si distinse tra le fila dell’esercito britannico. Il comandante del quarto reggimento del Lancashire, subito tuffatosi nella carriera militare alla caserma di Glasgow …
Leggi di piùTeofilo Cubillas, il Pelé peruviano
L’amore per la sua patria e per l’Alianza Lima, calcio insegnato ai bambini. Un numero dieci di classe che fece faville in due edizioni dei Mondiali. Il più grande calciatore peruviano di sempre di Stefano Ravaglia Se per il Grande Torino la data designata è il 4 maggio 1949, se per il Manchester United è il 6 febbraio 1958, per l’Alianza Lima il giorno più nero è l’8 dicembre 1987. Ventitré campionati, due volte semifinalista della Coppa Libertadores, l’Alianza è il club più vincente del Perù insieme all’Universitario de Deportes. Quel giorno d’inverno di trentadue anni fa, di ritorno da …
Leggi di piùSocialismo tra i pali: Volker Ippig, il portiere della gente di St.Pauli
Difese per tutta la carriera solo una porta: quella del St.Pauli. Ma più che un eroe del football, fu dalla parte dei più deboli. Si confuse nella società e nelle sue problematiche, in anni turbolenti. Leggendo Carlos Castaneda di Stefano Ravaglia Zazzera bionda, aspetto quasi trasandato. Fa il portiere, una cosa normale. Ci si aspetta di vederlo senza coscienza, senza un briciolo di morale, senza alcuna istruzione, come erano e sono la maggior parte dei calciatori. E forse, almeno all’inizio, era così anche per Volker Ippig, uno che non ha mai giocato nel Real Madrid, che non ha …
Leggi di piùIl rigore letale: il dramma sportivo del Deportivo La Coruna
I galiziani sono a un passo dal loro primo titolo: mentre il Barcellona, al Camp Nou, deve battere il Siviglia e sperare, al “Riazor” la palla non ne vuole sapere di entrare. E all’ultimo minuto… di Stefano Ravaglia Miroslav Dukic, come tutti coloro che sognano un giorno di giocare a calcio, lo avrà fatto almeno una volta. In un campetto, o in un cortile, con il suo pallone, avrà sistemato la sfera sull’asfalto immaginando di avere davanti una vera porta e intorno uno stadio effervescente in attesa della sua prodezza. “Questo è il calcio di rigore che può …
Leggi di piùLassù a Belfast: Crusaders FC, i figli delle crociate
Rossoneri come il Milan, con elmetto e scudo sullo stemma. E quell’incrocio in Coppa dei Campioni con il grande Liverpool. di Stefano Ravaglia Belfast, Nord Irlanda. La visitai in una domenica d’estate di qualche anno fa. Pareva spettrale, forse perché il giorno della settimana non era proprio propizio. Nessuno in giro, e quei pochi, avevano lo sguardo torvo, all’ingresso di un pub. Non esattamente un posto dove far baldoria. Il Titanic fu creato qui, George Best è impresso su molti dei murales che decorano la città, e per i quali si organizzano anche dei tour guidati in taxi. Al 182 …
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