A 37 anni, Nico Hulkenberg conquista il primo podio in carriera e scrive una pagina di storia della Formula 1: un traguardo atteso da 15 anni e 239 gare, cancellando per sempre il record più amaro della sua vita sportiva.
Il tempo, a volte, sa premiare chi non molla. E Nico Hülkenberg, oggi 37enne, è l’esempio perfetto di quanto la determinazione possa valere quanto il talento. A Silverstone, nella bolgia della pioggia inglese e di una gara pazza fatta di incidenti e Safety Car, il tedesco ha finalmente conquistato quel podio sfuggito troppe volte, chiudendo terzo e lasciandosi alle spalle un primato amaro: quello di pilota con più GP disputati senza mai salire tra i primi tre.
239 Gran Premi. Un numero che sembrava marchiarlo per sempre. Ma con la gara del riscatto, Hulk – come lo chiamano da sempre per la sua forza e resistenza – ha riscritto la sua storia personale e quella della Formula 1. E ora quel record negativo, dopo 5.593 giorni dal debutto, passa ad Adrian Sutil (128 GP senza podi).
P3 – YEESSSSS!!! 🤩
NICO HULKENBERG SCORES HIS FIRST F1 PODIUM IN HIS 239TH RACE 👏👏👏#F1 #BritishGP pic.twitter.com/rKHNIdIfZL
— Formula 1 (@F1) July 6, 2025
DAI KART ALLA F1: LUNGA STRADA PER IL PODIO
Classe 1987, nato a Emmerich am Rhein, Nico inizia a correre sui kart nel 1997, a 10 anni. Nel 2002 vince il titolo tedesco giovanile e nel 2003 si laurea campione nazionale assoluto. La sua ascesa è solida e costante: nel 2010 debutta in F1 con la Williams, dopo due anni da collaudatore.
Poi un lungo viaggio tra Force India, Sauber, Renault, Racing Point, Aston Martin e infine Haas, dove nel 2023 ha preso il posto di Mick Schumacher. Ma non sono mancate le parentesi da sostituto, spesso last-minute, come nel 2020 e 2022, quando fu chiamato a rimpiazzare piloti positivi al Covid (tra cui Vettel). Sempre pronto, mai fuori forma, Nico ha rappresentato il prototipo del “pilota affidabile”.
Nel 2015, una parentesi anche nel WEC con Porsche, con la quale vinse la 24 Ore di Le Mans, segno che il talento c’era eccome, anche se la Formula 1 sembrava non volerlo premiare.
IL NUOVO INIZIO: IL FUTURO È AUDI
Dopo due stagioni da titolare in Haas, Hülkenberg ha firmato con la Sauber, che dal 2026 diventerà ufficialmente Audi F1 Team. Un segnale chiaro: la sua esperienza sarà il perno di un progetto ambizioso. Ma nel frattempo, il destino ha voluto regalargli il momento più alto proprio a Silverstone, in una delle piste più iconiche della Formula 1.
Con quel terzo posto, Nico non solo entra finalmente nell’albo d’oro dei piloti da podio, ma diventa simbolo di resilienza, pazienza e professionalità. Un traguardo che molti avevano smesso di aspettare, ma che lui non ha mai smesso di cercare.
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