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Il campione del mondo rompe il silenzio e chiede l’uscita anticipata dal contratto con Noale: clausola attivata, infortuni, Honda sullo sfondo e un amore mai sbocciato. Il caso è destinato a finire in tribunale?
Il paddock della MotoGP è stato scosso da una notizia inattesa e potenzialmente dirompente: Jorge Martin, campione del mondo in carica, ha comunicato la volontà di rescindere in anticipo il contratto che lo lega all’Aprilia fino al termine del 2026. Una decisione clamorosa che potrebbe avere ripercussioni legali e aprire un nuovo fronte nel già turbolento mercato piloti.
UNA CLAUSOLA NEL CONTRATTO E L’OMBRA DELLA HONDA
Secondo quanto riferito da Sky Sport, il management di Martin avrebbe deciso di attivare una clausola rescissoria prevista nell’accordo firmato lo scorso giugno. Tale clausola permetterebbe al pilota di liberarsi qualora non venissero raggiunte determinate performance entro le prime sei gare del 2025. Il problema? Martin non ha praticamente mai corso in questa stagione, complice una sfortunata sequenza di infortuni che lo ha tenuto lontano dai GP.
Dopo il crash nei test in Malesia, un altro infortunio durante un allenamento col motard e infine la frattura di dieci costole in Qatar: una stagione finora maledetta, che rende difficile qualsiasi valutazione sportiva da parte di Aprilia. Eppure, la volontà del pilota è chiara: lasciare Noale per approdare in Honda, dove ad attenderlo ci sarebbe anche l’amico Aleix Espargaró nel ruolo di collaudatore.
APRILIA PER ORA TACE, MA PREPARA LE CONTROMOSSE
Da Noale non arrivano commenti ufficiali, ma il silenzio è eloquente. L’Aprilia si aggrappa al contratto biennale firmato e sembra decisa a chiedere il rispetto formale dell’accordo. Il management del pilota avrebbe proposto un aggiornamento con nuova scadenza valutativa intorno al GP di Misano, ma l’apertura da parte del team italiano al momento non c’è.
Dietro la rottura si nasconde anche una verità emotiva: tra Martin e l’Aprilia non è mai sbocciato un vero feeling. L’ingaggio del campione del mondo era stato salutato come un colpo da maestro, soprattutto dopo il suo mancato approdo in Ducati. E invece, oggi, il rapporto sembra logorato ancor prima di decollare. Una situazione difficile da gestire anche per lo stesso Martin, provato nel fisico e nell’animo.
VERSO I TRIBUNALI O PACE IN EXTREMIS?
Le strade ora sono due: o una negoziazione che accontenti entrambe le parti, oppure il ricorso legale. Honda, dal canto suo, attende con discrezione e non presenterà alcuna offerta formale finché Martin resterà vincolato. Ma è pronta ad accoglierlo per il nuovo corso tecnico e umano della casa giapponese. Intanto, i legali delle due parti sono già al lavoro per interpretare la clausola e capire chi avrà l’ultima parola in un caso destinato a far discutere a lungo.
