Un team tutto al femminile si prepara a sfidare la 10 Ore di Modena: tra passione, identità e una storia da raccontare, Nives Arvetti ci svela cosa significa davvero correre ‘Women on Track’.
Quando inclusione e passione per i motori decidono di correre nella stessa direzione, nascono progetti capaci di lasciare un segno. È esattamente ciò che sta accadendo grazie ad AWA – Automotive Women Association – realtà fondata da Monica Zanetti, conosciuta in tutta Italia come la Lady F40 e prima meccanica donna nella storia della Ferrari, e da Laura Tancredi, giornalista e la fondatrice Anna Mangione di Wheels & Delles. Due figure simbolo dell’empowerment femminile nel settore automotive, che hanno scelto di tradurre i loro valori in un gesto concreto: schierare un team interamente femminile nella 10 Ore di The Fox Running, endurance che sabato 6 dicembre animerà l’Autodromo di Modena con oltre 30 vetture di ogni categoria.
AWA, che ogni giorno si impegna per dare spazio e visibilità a chi nel motorsport resta spesso dietro le quinte, ha trovato in questo evento l’occasione perfetta per ribadire un messaggio semplice e potente: le donne nel motorsport non solo esistono, ma meritano di esserci, in pista e in tutti i ruoli tecnici e decisionali.
Un team, una missione
A guidare questa squadra ci sarà Nives Arvetti, una delle figure più esperte del gruppo, affiancata da altre cinque pilote tra cui le ragazze della associazione sportiva dilettantistica Crazy Drift Girls – con la presenza di Lucrezia Milanese – e tre giovani selezionate da AWA. Il mezzo con cui affronteranno la sfida sarà una KIA Rio 1.5 Turbo Diesel, trazione anteriore, che verrà testata direttamente in gara da tutte e sei le pilote.
Per Nives, che conosce bene l’Autodromo di Modena ma lo ha sempre affrontato nel verso opposto, sarà un’ulteriore sfida tecnica. Una condizione che mette alla prova feeling, adattabilità e capacità di alternanza alla guida, elementi fondamentali in una gara dove velocità, resistenza e strategia devono trovare il giusto equilibrio.

Le dichiarazioni ESCLUSIVE di Nives Arvetti
1) Nives, cosa significa per te correre con un team interamente femminile in un evento endurance come The Fox Running?
«Quando ho saputo che la Lady F40 Monica Zanetti e Laura Tancredi, tramite la loro associazione AWA (automotive women association) stavano cercando donne per creare un team tutto al femminile, ero super entusiasta e sono contenta di farne parte.
Ho sempre desiderato correre in un team interamente femminile, perché quando ho cominciato 12 anni fa con il drifting, ero l’unica ragazza in un team di 15 uomini e ogni volta che facevamo una gara o un evento mi chiedevano sempre di scendere dalla macchina per presentarmi e far vedere che ero una “girl”. E siccome ero abbastanza timida, ho deciso di farmi la mia prima drift car rosa… per far capire che ero una donna senza scendere dall’auto.
Stessa cosa nel campionato italiano auto storiche velocità su circuito: sono l’unica donna e mi sento sempre molto “osservata” da tutti gli altri piloti.
Con un team tutto al femminile, finalmente ho delle “alleate” con cui sentirmi meno “diversa” e più forte.
Ho già vissuto questa esperienza all’estero perché dal 2021 faccio parte di un team inglese totalmente femminile e ho già fatto qualche gara/evento con loro: la 6 ore Birkett Relay a Silvestone con una Jaguar P8 turbo e altre 4 ragazze inglesi (Team Formula Woman) ed abbiamo attirato l’attenzione di tutti i fotografi nel nostro box. La Formula Woman Nation Cup a Dubai con le Radical e altre 49 ragazze da tutto il mondo ed è stato bellissimo.
Sabato ripeterò l’esperienza di un team tutto al femminile anche qui in Italia, nella velocità, e mi dà un sacco di carica!»
2) In che modo eventi come questo possono contribuire concretamente a cambiare la percezione del ruolo delle donne nel motorsport?
«Finalmente possiamo far vedere che il motorsport non è solamente uno sport “maschile”. Io dico sempre che, una volta che sei in auto e abbassi la visiera, non c’è differenza tra uomo e donna.
Vogliamo sfatare tutti questi pregiudizi e lo possiamo dimostrare la parità di genere con un team tutto al femminile. Non abbiamo niente di meno degli uomini, in auto!
Io stessa, qualche anno fa, ho fondato un team di sole donne nel drifting: le CRAZY DRIFT GIRLS e ti dirò che noi ragazze a volte siamo anche più precise in uno sport automobilistico di abilità come il drifting! E su qualche podio ci siamo salite pure noi!»
3) Come ti stai preparando fisicamente e mentalmente per affrontare una gara di 10 ore, dove strategia e resistenza saranno fondamentali?
«Mentalmente sono sempre pronta! Il motorsport è sempre stata la mia passione fin da piccina anche se non ho potuto praticare da giovane perché i miei non volevano… perché ero una donna… e dovevo studiare… e quindi questi “paletti” hanno rafforzato ancora più la mia convinzione nell’ottenere ciò che desideravo.
Sabato saremo in 6 donne, due delle quali le conosco mentre le altre 3 no e pertanto dovremmo trovare subito il giusto feeling per ottenere un ottimo coordinamento e capire chi parte quando e i cambi veloci del pilota per massimizzare la strategia.
Fisicamente, ho un passato da nuotatrice ed ora mi sto allenando in palestra per rinforzare i muscoli più sollecitati nella guida con un personal trainer e con la corsa per il cardio.»
4) Hai un messaggio per le ragazze che sognano di entrare nel mondo delle corse ma non hanno ancora trovato il coraggio di farlo?
«A loro dico sempre di provarci e di non mollare il loro sogno, solo perché i genitori o il fidanzato le dicono che è una donna e deve pensare ad altro… come hanno sempre fatto con me.
Non bisogna limitare i sogni di una ragazza solo perché è una ragazza a cui piace uno sport dove i piloti per la maggior parte sono uomini! Serve parità di genere!
Io sono contenta perché sto incentivando e aiutando sia psicologicamente sia praticamente ragazze col sogno del drifting e della velocità! Qui in Italia ho fondato un mio team tutto al femminile: le CRAZY DRIFT GIRLS e ora siamo in 13 ragazze tutte con la stessa passione per il motorsport. Abbiamo anche una scuola di drifting e guida sicura dove stanno venendo a provare ed a imparare un sacco di ragazze (e ragazzi)!»
Un evento, un simbolo, un punto di partenza
La partecipazione di AWA alla 10 Ore di Modena è molto più di un’esperienza sportiva: è un gesto culturale. Un modo per dimostrare, con l’esempio e con la pista, che un team femminile può affrontare una gara di resistenza al pari delle squadre più attrezzate, portando valori come sinergia, fiducia, precisione e determinazione.
Per Nives e per tutte le pilote coinvolte, il 6 dicembre non sarà soltanto il giorno di una gara: sarà la conferma che il cambiamento è già iniziato, e che corre veloce quanto loro.
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