La Selecao deve rimontare lo 0-1 dell’andata: pronostico, statistiche e formazioni dello scontro tra il fenomeno portoghese e il bomber del Manchester United
INTRODUZIONE ALLA PARTITA
- Ultimo precedente in Nations League: Danimarca 1-0 Portogallo;
- Luogo: Estadio do Sport Lisboa e Benfica (Portogallo);
- Data: Domenica 23 Marzo 2025;
- Ora: 20.45;
- Ranking FIFA Men’s: Portogallo (6), Danimarca (21);
- Percentuali: 🏆 vittoria Portogallo 47%, ➖ Pareggio (X) 28%, 🚨 Danimarca 25%.
PRONOSTICO E STRATEGIE DI GIOCO
- Vincente: 📊 Portogallo 58% // Danimarca 42%;
- Extra Time: ⏳ Sì → Probabilità 42%;
- Combo Multigol totale: 🔢✅ Multigol 2-4 → di probabilità 62%;
- Handicap Asiatico: ⚖️✅ Portogallo -0.5 → di probabilità 54%;
- Pronostico: 📈 1 → 47% // Over 2.5 → 57% // 1X 80% → di probabilità;
- Pronostico Goal/NoGoal: ⚽ Goal → 54% di probabilità;
- Previsione risultato: 🎯 2-1 Portogallo → esito più probabile 28%.
LA SITUAZIONE DELLE DUE SQUADRE
Lo stadio da Luz di Lisbona si prepara ad accogliere domenica sera un confronto carico di tensione e aspettative, con il Portogallo chiamato all’impresa di ribaltare lo svantaggio di 0-1 maturato nella gara d’andata dei quarti di finale di UEFA Nations League contro una Danimarca cinica e determinata. Una sfida che mette di fronte due generazioni di campioni, con il leggendario Cristiano Ronaldo da una parte e l’emergente Rasmus Hojlund dall’altra, autore del gol decisivo nella prima sfida.
La Selecao das Quinas arriva all’appuntamento in un momento delicato, con la sconfitta dell’andata che ha interrotto un’imbattibilità costruita dopo l’eliminazione da Euro 2024 per mano della Francia. Gli uomini di Roberto Martinez hanno raccolto appena una vittoria nelle ultime quattro uscite, un rendimento preoccupante per una nazionale abituata a ben altri standard e che punta a difendere il titolo conquistato nell’edizione 2018-19, quando superò l’Olanda in finale.
La storia sorride ai portoghesi in questo confronto, con 11 vittorie in 17 precedenti contro i danesi, incluse tre affermazioni consecutive prima della battuta d’arresto di giovedì. Tuttavia, il campanello d’allarme suonato nella gara d’andata non può essere ignorato, con una prestazione sottotono che ha evidenziato difficoltà nell’attacco alla profondità e nella finalizzazione, nonostante la qualità straordinaria degli interpreti offensivi a disposizione di Martinez.
Dall’altra parte, la Danimarca di Brian Riemer ha ritrovato il sorriso dopo quattro partite senza vittorie. I biancorossi, che avevano concluso la fase a gironi con un deludente pareggio a reti inviolate contro la Serbia, hanno mostrato personalità e solidità tattica nella gara d’andata, sfiorando addirittura un vantaggio più ampio quando Christian Eriksen si è visto parare un calcio di rigore nel primo tempo.
La rete decisiva è arrivata dai piedi di Rasmus Hojlund, entrato dalla panchina per spezzare un personale digiuno di gol in nazionale e confermare il momento positivo dopo la marcatura realizzata con il Manchester United nel 3-0 contro il Leicester dello scorso weekend. Una rete che potrebbe rappresentare una svolta per l’attaccante, atteso protagonista anche nella gara di ritorno, dove secondo le indiscrezioni della vigilia dovrebbe partire titolare al posto di Mika Biereth.
Le scelte di formazione potrebbero risultare decisive nell’economia del match. Martinez non sembra intenzionato a rivoluzionare l’undici visto all’andata, confermando la presenza di Cristiano Ronaldo al centro dell’attacco nonostante la prestazione opaca del primo round. Il recordman di gol con la nazionale lusitana (130 in 219 partite) avrà il supporto di Bruno Fernandes sulla trequarti, con la velocità di Pedro Neto e Rafael Leao sugli esterni a garantire imprevedibilità offensiva. In mediana, la qualità tecnica del duo del PSG composto da Vitinha e Joao Neves sarà fondamentale per controllare il ritmo della partita.
Sul fronte danese, oltre all’inserimento di Hojlund dal primo minuto, Riemer dovrebbe confermare l’ossatura vista all’andata, con Eriksen confermato nel ruolo di fantasista alle spalle dell’attaccante. La solidità difensiva garantita da Joachim Andersen e Jannik Vestergaard, protetti dai filtri a centrocampo di Hjulmand e Norgaard, rappresenta la base su cui i biancorossi costruiranno la loro strategia di contenimento e ripartenza.
Con in palio un posto nelle semifinali, dove la vincente affronterà la qualificata tra Italia e Germania, la sfida di Lisbona promette spettacolo e intensità. Il Portogallo, davanti al proprio pubblico, cercherà di imporre ritmo e qualità sin dai primi minuti per scardinare la difesa danese e ribaltare il risultato. La Danimarca, forte del vantaggio acquisito, punterà sulla solidità difensiva e sulle ripartenze veloci per colpire in contropiede, con la prospettiva concreta di conquistare per la prima volta nella sua storia l’accesso alle Final Four di Nations League.

I NUMERI E LE STATISTICHE CHIAVE
Nel cuore del catino infuocato di Lisbona si prepara una sfida dal fascino antico e dai contorni statistici sorprendenti. Portogallo e Danimarca si ritrovano faccia a faccia in un confronto che vale una semifinale di Nations League, ma con uno scenario rovesciato rispetto alle aspettative: sono i lusitani a inseguire, costretti a ribaltare lo 0-1 dell’andata firmato Hojlund.
Il dato più impressionante che emerge dall’analisi è l’efficacia letale del Portogallo quando passa in vantaggio tra le mura amiche: un devastante 100% di vittorie quando segna per primo davanti al proprio pubblico. Un’arma psicologica potentissima per Cristiano Ronaldo e compagni, che in casa viaggiano alla media stratosferica di 2.11 gol a partita, un dato che si scontra con la fragile produzione offensiva dei danesi in trasferta (appena 0.6 reti di media).
La resilienza lusitana rappresenta un ulteriore elemento di preoccupazione per la Danimarca: quando il Portogallo subisce il primo gol in casa, riesce comunque a ribaltare il risultato nel 50% dei casi. Di contro, i biancorossi hanno un dato allarmante: quando vanno in vantaggio per 1-0 in trasferta, non riescono mai a portare a casa l’intera posta (0% di vittorie), e lo stesso vale quando subiscono il primo gol lontano dalle mura amiche (0% di rimonte vincenti).
Eppure, la Danimarca arriva a Lisbona forte di un risultato storico ottenuto all’andata, capace di interrompere una serie di tre sconfitte consecutive contro i portoghesi. Un colpo che ha spezzato anche una statistica inquietante: i danesi non vincevano da settembre, con un digiuno di quattro partite che sembrava aver minato le certezze della squadra di Riemer.
I precedenti storici raccontano di un equilibrio quasi perfetto nei nove confronti diretti più recenti: 4 vittorie per parte e 1 pareggio, con un bilancio complessivo di 6 successi lusitani, 4 danesi e 2 pareggi nelle ultime 12 sfide. La differenza reti favorisce il Portogallo (21-15), così come il rendimento negli scontri diretti in terra portoghese, dove i padroni di casa hanno vinto 2 volte su 3.
Le tendenze recenti alimentano le speranze di rimonta della Selecao: imbattuta da 6 partite consecutive e reduce da 4 vittorie casalinghe di fila, la squadra di Martinez si presenta in uno stato di forma superiore rispetto ai rivali, che invece non vincono in trasferta da 5 incontri.
L’approccio alla partita potrebbe risultare decisivo: il Portogallo tende a chiudere il primo tempo in vantaggio nel 37% dei casi, contro il 28% della Danimarca, riflettendo una maggiore aggressività iniziale dei lusitani. Con una media gol nel primo tempo di appena 0.8 nei precedenti diretti, i primi 45 minuti potrebbero trasformarsi in una delicata partita a scacchi.
Il dato più ricorrente negli scontri tra queste due nazionali è l’1-0, risultato verificatosi in tre occasioni. Una tendenza che, se confermata domenica a favore dei portoghesi, porterebbe dritti ai tempi supplementari o ai rigori.
In un confronto dove la media gol si attesta a 2.2 reti per partita, l’equilibrio statistico tra due scuole calcistiche diverse ma ugualmente efficaci lascia presagire novanta minuti di tensione agonistica, dove ogni dettaglio – dalla precisione sui calci piazzati all’esperienza nei momenti decisivi – potrebbe fare la differenza tra l’accesso alla semifinale e l’amara eliminazione.

I CONSIGLI FINALI E LE PROBABILI FORMAZIONI
🎙️ “Giocare su una squadra costretta a vincere in casa è un classico, ma la Danimarca ha già dimostrato di saper reggere l’urto. Il Portogallo farà la partita, ma si espone. Per me, il match finirà 2-1 dopo 90 minuti e poi si deciderà tutto ai supplementari. Vale la pena coprirsi con una combo 1 + Goal, oppure andare forti sul semplice 1.”
PORTOGALLO (4-2-3-1):
D Costa; Dalot, Dias, Veiga, Mendes; Vitinha, Neves; Neto, Fernandes, Leao; Ronaldo.
Ct: Roberto Martinez.
DANIMARCA (4-2-3-1):
Schmeichel; Kristensen, Andersen, Vestergaard, Maehle; Hjulmand, Norgaard; Isaksen, Eriksen, Lindstrom; Hojlund.
Ct: Brian Riemer.
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