L’Aquila Bianca contro gli uomini di Rangnick: pronostico in bilico dopo l’1-1 dell’andata, chi volerà nella massima serie della Nations League?
INTRODUZIONE ALLA PARTITA
- Ultimo precedente in Nations League: Austria 1-1 Serbia;
- Luogo: Rajko Mitic Stadium, Belgrado (Serbia);
- Data: Domenica 23 Marzo 2025;
- Ora: 18.00;
- Ranking FIFA Men’s: Serbia (32), Austria (22);
- Percentuali: 🏆 vittoria Serbia 34%, ➖ Pareggio (X) 36%, 🚨 Austria 30%.
PRONOSTICO E STRATEGIE DI GIOCO
- Vincente: 📊 Serbia 45% // Austria 55%;
- Extra Time: ⏳ Sì ❌ → Probabilità 38%;
- Combo Multigol totale: 🔢✅ Multigol 2-3 → di probabilità 44%;
- Handicap Asiatico: ⚖️✅ Serbia -0.25 → di probabilità 40%;
- Pronostico: 📈 X → 36% // Under 2.5 → 63% // 1X 68% → di probabilità;
- Pronostico Goal/NoGoal: ⚽ Goal → 60% di probabilità;
- Previsione risultato: 🎯 1-1 → esito più probabile 18%.
LA SITUAZIONE DELLE DUE SQUADRE
Il Rajko Mitic Stadium di Belgrado si prepara a ospitare un incontro dal peso specifico elevatissimo domenica sera, quando Serbia e Austria si affronteranno nel match di ritorno dei playoff di UEFA Nations League con l’obiettivo di conquistare un posto nell’élite del calcio europeo. Dopo l’1-1 maturato all’andata a Vienna, con il gol del talento Samardzic a rispondere alla rete iniziale di Gregoritsch, tutto è ancora perfettamente in equilibrio.
La posta in palio è altissima: un posto nella prestigiosa Lega A della prossima edizione della competizione, palcoscenico riservato alle migliori nazionali del continente. Un traguardo che assume contorni ancora più significativi per le ambizioni di due selezioni che, con approcci diversi, stanno cercando di guadagnarsi stabilmente un posto al tavolo dei grandi.
La Serbia di Dragan Stojkovic arriva all’appuntamento in un momento di profonda crisi di risultati. L’Aquila Bianca ha raccolto la miseria di cinque vittorie nelle ultime 21 partite disputate, un rendimento deludente che ha messo in discussione la posizione del tecnico. Il terzo posto nel girone di Nations League alle spalle di Spagna e Danimarca ha costretto i serbi a questo spareggio, dove si giocano la possibilità di non retrocedere dalla massima serie.
Il bilancio recente testimonia le difficoltà della nazionale balcanica: una sola vittoria nelle ultime 10 uscite, anche se mitigata da prestazioni dignitose contro avversari di rango come Spagna e Danimarca (entrambe le partite terminate 0-0). Il successo più prestigioso è arrivato contro la Svizzera (2-0 in casa), ma la discontinuità è stata il vero tallone d’Achille di una squadra che può comunque contare su talenti offensivi del calibro di Dusan Vlahovic e Luka Jovic.
Dal canto suo, l’Austria rappresenta una delle realtà più sorprendenti e in crescita del panorama europeo. Da quando Ralf Rangnick ha assunto la guida tecnica nel 2022, i biancorossi hanno intrapreso un percorso impressionante, vincendo 19 delle 34 partite disputate e subendo solo quattro sconfitte (tutte con un solo gol di scarto). La mancata promozione diretta in Lega A è arrivata per un soffio, con i due punti di distacco dalla Norvegia maturati nonostante una roboante vittoria per 5-1 proprio contro gli scandinavi nella partita di ritorno.
L’Austria si presenta a Belgrado forte di una striscia di cinque partite senza sconfitte, anche se il rendimento in trasferta negli ultimi impegni (una vittoria nelle ultime tre) potrebbe rappresentare un campanello d’allarme. Il rientro di Konrad Laimer, che ha scontato la squalifica all’andata, garantirà maggiore dinamismo a centrocampo, mentre in attacco il veterano Marko Arnautovic cercherà di sfruttare la sua esperienza nei big match.
Per la Serbia, Stojkovic potrà contare sul rientro di elementi chiave come Nikola Milenkovic, Strahinja Pavlovic e Aleksa Terzic, tutti assenti nella gara d’andata per squalifica. La gestione fisica di Jovic, reduce da un lungo periodo di inattività e impiegato per 68 minuti a Vienna, sarà uno degli aspetti cruciali nelle scelte di formazione.
Con due filosofie di gioco differenti – la Serbia più attendista e votata alle ripartenze, l’Austria più propositiva e aggressiva nel pressing – il match del Rajko Mitic potrebbe risolversi sui dettagli e sugli episodi. La pressione del pubblico di casa, il fattore psicologico e la capacità di gestire i momenti chiave della partita saranno elementi determinanti in una sfida che promette equilibrio fino all’ultimo minuto, con la qualificazione che potrebbe decidersi anche ai tempi supplementari o ai calci di rigore.

I NUMERI E LE STATISTICHE CHIAVE
Nel teatro calcistico del Rajko Mitic di Belgrado si prepara una sfida dal sapore particolare, dove numeri e statistiche raccontano una storia di equilibrio precario tra Serbia e Austria. Il pareggio dell’andata (1-1) ha lasciato tutto aperto, ma a scavare tra i dati emergono sfumature che potrebbero risultare decisive nella battaglia per un posto nella Lega A della Nations League.
La Serbia si presenta all’appuntamento con un paradosso statistico inquietante: nonostante sia imbattuta da 5 partite consecutive, la squadra di Stojkovic ha raccolto appena una vittoria nelle ultime 10 uscite ufficiali (6 pareggi e 3 sconfitte). Un digiuno di successi che si estende ormai a 4 incontri, con l’ultima gioia risalente al 2-0 inflitto alla Svizzera in ottobre. Particolarmente preoccupante il rendimento offensivo casalingo: appena 0.5 gol di media nelle partite disputate davanti al proprio pubblico, un dato che stride con le ambizioni di una nazionale che può contare su attaccanti del calibro di Vlahovic e Jovic.
D’altro canto, l’Austria di Rangnick si presenta a Belgrado con un’identità tattica ben definita e numeri confortanti: 5 vittorie nelle ultime 10 partite, con una serie attuale di 5 risultati utili consecutivi. Particolarmente impressionante il rendimento esterno della compagine biancorossa, capace di segnare 1.86 gol di media in trasferta, quasi quattro volte superiore alla produzione offensiva casalinga dei serbi.
Il fattore “approccio alla partita” potrebbe rivelarsi cruciale: l’Austria tende a prendere il controllo delle operazioni sin dal primo tempo, trovandosi in vantaggio all’intervallo nel 53% dei match, contro il modesto 23% della Serbia. Una propensione che si riflette nella media gol del primo tempo nei precedenti diretti (2 reti), suggerendo una potenziale partenza aggressiva degli ospiti.
La tradizione recente dei confronti diretti è perfettamente bilanciata: 2 vittorie per parte e un pareggio negli ultimi 5 incontri, con identica media realizzativa (1.6 gol a partita per entrambe). Tuttavia, quando si gioca in Serbia, la bilancia pende decisamente dalla parte dei padroni di casa, che hanno vinto entrambi i precedenti disputati al Rajko Mitic senza mai concedere nemmeno un pareggio agli austriaci.
Un dato che potrebbe rivelarsi determinante riguarda il primo gol della partita: quando la Serbia passa in vantaggio per 1-0 nei match casalinghi, la percentuale di vittoria finale sale al 100%, mentre l’Austria in trasferta trasforma il vantaggio iniziale in successo nell’80% dei casi. Di contro, entrambe le nazionali non sono mai riuscite a ribaltare lo svantaggio iniziale quando subiscono la prima rete (0% di vittorie in rimonta sia per la Serbia in casa che per l’Austria in trasferta).
Con una media gol complessiva di 3.2 reti nei precedenti, la sfida promette spettacolo, ma il peso della posta in palio potrebbe indurre entrambe le squadre a un approccio più cauto. In un confronto dove il primo gol potrebbe risultare decisivo, e con una differenza reti storica che premia di poco i serbi (11-9 nei sei precedenti diretti), ogni dettaglio – dal possesso palla alla precisione sui calci piazzati, passando per le individualità dei singoli – potrebbe risultare determinante per conquistare il biglietto per la Lega A.

I CONSIGLI FINALI E LE PROBABILI FORMAZIONI
In una sfida così tirata come quella tra Serbia e Austria, ogni dettaglio conta. E fidati: chi conosce il calcio sa che non sempre vince chi gioca meglio, ma chi sbaglia meno. I serbi, pur giocando in casa, arrivano da un periodo piatto, con troppi pareggi e un attacco che non graffia. L’Austria invece ha una marcia più solida, concreta, e con Rangnick in panchina ha trovato equilibrio e gamba, anche fuori casa.
Sì, il Marakana di Belgrado spinge, ma non abbastanza da cambiare i numeri: questa è una partita che puzza di supplementari da lontano. Due squadre che si conoscono bene, che si rispettano e che possono annullarsi nei 90 minuti.
🎯 Il mio consiglio? Gioca la X se hai coraggio, copri con 1X se vuoi dormire sereno. Il Goal è da prendere, ma se vuoi colpire forte: 1-1 risultato esatto è il colpo da vero intenditore.
SERBIA (3-4-1-2):
Rajkovic; Gudelj, Milenkovic, Pavlovic; Zivkovic, Maksimovic, Lukic, Terzic; Samardzic; Vlahovic, Cvetkovic.
Ct: Dragan Stojkovic.
AUSTRIA (3-4-1-2):
Rajkovic; Gudelj, Milenkovic, Pavlovic; Zivkovic, Maksimovic, Lukic, Terzic; Samardzic; Vlahovic, Cvetkovic.
Ct: Ralf Rangnick.