La grande sfida tra i campioni europei e gli Orange promette spettacolo: pronostico, statistiche e formazioni del ritorno di Nations League dopo il 2-2 dell’andata
INTRODUZIONE ALLA PARTITA
- Ultimo precedente in Nations League: Olanda 2-2 Spagna;
- Luogo: Mestalla, Valencia (Spagna);
- Data: Domenica 23 Marzo 2025;
- Ora: 20.45;
- Ranking FIFA Men’s: Spagna (3), Olanda (7);
- Percentuali: 🏆 vittoria Spagna 45%, ➖ Pareggio (X) 35%, 🚨 Olanda 20%.
PRONOSTICO E STRATEGIE DI GIOCO
- Vincente: 📊 Spagna 60% // Olanda 40%;
- Extra Time: ⏳ No ❌ → Probabilità 55%;
- Combo Multigol totale: 🔢✅ Multigol 2-4 → di probabilità 68%;
- Handicap Asiatico: ⚖️✅ Spagna 0.0 → di probabilità 60%;
- Pronostico: 📈 1 → 45% // Over 2.5 → 60% // 1X 80% → di probabilità;
- Pronostico Goal/NoGoal: ⚽ Goal → 65% di probabilità;
- Previsione risultato: 🎯 2-1 Spagna → esito più probabile 28%.
LA SITUAZIONE DELLE DUE SQUADRE
Il Mestalla si prepara ad accogliere un duello dal sapore antico ma dal significato contemporaneo: Spagna e Olanda si sfideranno domenica sera nel ritorno dei quarti di finale di UEFA Nations League con un equilibrio perfetto dopo il pirotecnico 2-2 maturato nella gara d’andata a Rotterdam. Una sfida nella quale la difesa del titolo per i campioni in carica spagnoli passa attraverso novanta minuti che promettono intensità, tecnica e tattica ai massimi livelli.
Il primo round ha regalato emozioni a non finire, con un copione che sembrava scritto per tenere incollati gli spettatori fino all’ultimo secondo. La Roja aveva iniziato col piglio giusto, passando in vantaggio dopo appena nove minuti grazie a Nico Williams. La risposta olandese è stata però veemente, con Gakpo e Reijnders capaci di ribaltare il risultato, prima che il subentrato Mikel Merino trovasse il gol del definitivo pareggio nei minuti finali, approfittando di un’incertezza del portiere Verbruggen su un tiro dello stesso Williams.
Il pareggio ha interrotto la striscia di sei vittorie consecutive della Spagna, ma ha comunque mantenuto intatta l’imbattibilità della squadra di De la Fuente nelle competizioni ufficiali, che dura ormai da quasi due anni – l’ultima sconfitta risale al marzo 2023 contro la Scozia nelle qualificazioni europee. Un dato che testimonia la solidità di una nazionale che, dopo aver trionfato nell’Europeo della scorsa estate, punta a diventare la prima a conquistare consecutive il trofeo della Nations League.
L’Olanda di Ronald Koeman arriva a Valencia con la consapevolezza di aver sfiorato il colpaccio nella gara d’andata, dove ha giocato alla pari e in alcuni frangenti meglio dei campioni d’Europa, nonostante l’espulsione di Jorrel Hato all’81° minuto che ha complicato il finale. Gli Orange sono in un buon momento di forma, con una sola sconfitta nelle ultime sette partite in tutte le competizioni, e possono contare su un attacco esplosivo guidato da Depay, supportato da talenti del calibro di Gakpo, Simons e Kluivert.
Le scelte di formazione potrebbero risultare decisive nell’economia del match. De la Fuente dovrà fare a meno del difensore centrale Pau Cubarsi, costretto ad abbandonare il campo nella prima frazione della gara d’andata e successivamente ritiratosi dalla squadra. Al suo posto potrebbe esserci spazio per l’esordio dal primo minuto del giovane Dean Huijsen, che ha già fatto il suo ingresso in campo sostituendo proprio il centrale del Barcellona. In attacco, nonostante le buone prestazioni di Merino e Olmo dalla panchina, è probabile che il capitano Morata mantenga il suo posto al centro dell’attacco, affiancato dalle ali Williams e il prodigioso diciassettenne Yamal.
Sul fronte olandese, la squalifica di Hato costringerà Koeman a riorganizzare la difesa, con Frimpong che dovrebbe spostarsi sulla fascia destra e Geertruida a sinistra, mentre il capitano Van Dijk guiderà il reparto insieme a Van Hecke. A centrocampo, la qualità di Frenkie de Jong sarà fondamentale per contrastare il possesso palla spagnolo, mentre in attacco Depay dovrebbe essere supportato dal tridente Simons-Kluivert-Gakpo.
La storia recente degli scontri diretti sorride alla Spagna, imbattuta contro gli Orange dal Mondiale 2010, anche se gli ultimi due confronti si sono conclusi in parità. Al Mestalla, davanti al proprio pubblico, La Roja cercherà di sfruttare il fattore campo per avanzare alla semifinale, dove troverebbe la vincente del confronto tra Croazia e Francia.
Con due filosofie di gioco votate all’attacco, un’intensità agonistica elevata e un patrimonio tecnico di primissimo livello da entrambe le parti, la sfida promette spettacolo e colpi di scena. Chi avrà la meglio staccherà il biglietto per le Final Four di giugno, avvicinandosi al prestigioso trofeo che sta acquisendo sempre maggiore importanza nel panorama calcistico internazionale.

I NUMERI E LE STATISTICHE CHIAVE
Il Mestalla si prepara ad accogliere una sfida che racchiude in sé paradossi statistici e tendenze contrastanti, rendendo il ritorno tra Spagna e Olanda un rompicapo tattico affascinante. Il 2-2 dell’andata ha fotografato alla perfezione l’equilibrio tra due scuole calcistiche storicamente opposte, ma i numeri raccontano verità nascoste che potrebbero influenzare l’esito finale della qualificazione.
La fortezza casalinga della Roja rappresenta il primo dato intimidatorio per gli ospiti: 5 vittorie consecutive davanti al proprio pubblico, parte di un’imbattibilità generale che si estende ormai a 17 partite ufficiali. Un dato che acquista ulteriore valore considerando che quando la Spagna passa in vantaggio per 1-0 in casa, la percentuale di vittoria finale schizza all’88%, evidenziando l’importanza capitale del primo gol nella filosofia di gioco di De la Fuente.
Eppure, esiste un’anomalia statistica impossibile da ignorare: nei precedenti scontri diretti, la bilancia pende sorprendentemente dalla parte degli Orange. Non solo l’Olanda ha vinto l’unico precedente giocato in Spagna, ma negli ultimi 7 confronti il bilancio è di 3 vittorie olandesi, 3 pareggi e una sola affermazione spagnola, con una differenza reti complessiva di 12-6 a favore degli uomini di Koeman. Un vero e proprio paradosso per una nazionale, quella spagnola, che domina il calcio europeo contemporaneo.
L’approccio alle partite evidenzia una differenza filosofica significativa: la Spagna tende a prendere il controllo sin dall’inizio, trovandosi in vantaggio all’intervallo nel 58% dei match, contro il 31% dell’Olanda. Questa capacità di indirizzare precocemente il risultato si riflette anche nella media gol del primo tempo nei precedenti diretti (1.4 reti), suggerendo che i primi 45 minuti potrebbero risultare decisivi.
La produzione offensiva casalinga della Spagna è impressionante (2.83 gol di media), più del doppio rispetto a quella esterna dell’Olanda (1.33), ma quando si affrontano direttamente i numeri si ribaltano: gli olandesi segnano mediamente 2 gol a partita contro La Roja, che si ferma a una sola rete di media contro gli Orange.
Particolarmente rilevante il dato sulla resilienza spagnola: quando va sotto 0-1 in casa, la squadra di De la Fuente ha una percentuale di rimonte vincenti del 100%, evidenziando una mentalità e una capacità di reazione straordinarie. Un contrasto netto rispetto all’Olanda che, quando subisce il primo gol in trasferta, riesce a ribaltare il risultato solo nel 33% dei casi.
La forma recente premia nettamente gli iberici, con 7 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 10 partite (contro i 4 successi, 4 pareggi e 2 sconfitte degli olandesi), ma il dato sui precedenti diretti racconta una storia diversa: negli ultimi 5 confronti, 2 vittorie Orange, 2 pareggi e 1 sola vittoria spagnola.
Con una media gol complessiva di 3 reti nei confronti tra le due nazionali, i 90 minuti del Mestalla potrebbero riservare un altro spettacolo di gol e capovolgimenti. In uno scontro dove tradizione e attualità si fondono in un mix imprevedibile, ogni dettaglio – dalle scelte di formazione alla strategia sui calci piazzati, passando per la gestione degli episodi chiave – potrebbe risultare determinante per conquistare il biglietto per le Final Four.

I CONSIGLI FINALI E LE PROBABILI FORMAZIONI
La Spagna in casa ha una marcia in più, ma l’Olanda ha carattere e sa soffrire. Mi aspetto una gara equilibrata ma risolta dai singoli. Fiducia nella Roja, ma protezione con combo tecniche. Per i più audaci, 2-1 secco.
SPAGNA (4-3-3):
Simon; Porro, Le Normand, Huijsen, Cucurella; Pedri, Zubimendi, Ruiz; Yamal, Morata, N Williams.
Ct: Luis de la Fuente.
OLANDA (4-2-3-1):
Verbruggen; Frimpong, Van Hecke, Van Dijk, Geertruida; Reijnders, F de Jong; Simons, Kluivert, Gakpo; Memphis.
Ct: Ronald Koeman.