La crisi della Chinese Super League, la Serie A cinese, ha colpito praticamente tutte le società. Ma qualcuno, per ora, in estremo oriente c’è rimasto. Dopo essere stata per qualche anno la nuova frontiera del calcio, almeno sotto il punto di vista economico, la Cina ha chiuso i rubinetti – al 90% per motivi extra campo – costringendo molte squadre a svendere o regalare i proprio top player. Molte società hanno pure cambiato nome togliendo il brand del partner aziendale, vedi il Guangzhou che ha rimosso ‘Evergrande’ in favore del generico FC o lo Shanghai SIPG che adesso è Shanghai …
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